Depressione, autolesionismo e pensieri di suicidio

Buona sera a tutti è difficile per me raccontarmi..... Spero solo che il mio breve racconto posso aiutare qualcuno. Ho avuto un infanzia molto difficile, padre alcolizzato e madre che abusa di psicofarmaci, ho dovuto affrontare momenti veramente difficili che mi hanno segnato nel profondo, nonostante tutto mi sono fatto forza e sono riuscito nel mio sogno lavorativo. Ormai sono 10 anni che ho una società che si occupa di servizi specifichi per aziende. Tutto questo percorso è stato molto difficile per me perché nel frattempo ho dovuto lottare con insicurezze, rabbia, mancanza di autostima e attacchi di panico. Ho sempre portato con onore questo pesantissimo bagaglio che ha mio parere mi ha reso forte e speciale. Ha inciso nella mia sensibilità e fortunatamente mi ritengo una persona piacevole e giusta nel rispetto di tutti.

Tutto è crollato da quando si è ammalato il mio primo figlio, ha una malattia autoimmune degli globuli bianchi che in piena infiammazione multisistemica ha danneggiato gravemente il cuore.

Da quel momento il grosso bagaglio che ho sulle spalle mi ha fatto cadere e non ho più avuto la forza di alzarmi.

In breve non ho avuto la forza per affrontare tutto e mi sento colpevole di essere diventato un problema. Ho iniziato ad abusare di alcol, tutti i classici sintomi della depressione già presenti che però riuscivo a domare si sono manifestati fortemente ed ho iniziato a tagliarmi per sentirmi bene.... Strano ma vero.... Ho dovuto tatuarmi perché le ferite erano molto visibili. Ora sento come avessi un forte rimorso ed a volte penso che sia meglio se la faccio finita. Penso che non sarà possibile per me guarire. Quello che mi tiene ancora vivo è l'amore per i miei figli e per la mia compagna. Inizio a fare fatica a nascondere tutto questo con la mia famiglia e le persone che mi circondano.

Spero che questo racconto possa aiutare qualcuno. Non trascuratevi, non sottovalutare anche gli episodi più banali perché se si chiede aiuto in tempo c'è più che la speranza di guarire ma di stare bene e di essere più forti.