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- Come affrontare la sensazione di essere tornati all'inizio?
Come affrontare la sensazione di essere tornati all'inizio?
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Sara_B
Animatrice della communityBuon consigliere
Sara_B
Animatrice della community
Ultima attività il 21/11/24 alle 16:30
Iscritto nel 2022
1.048 commenti pubblicati | 135 nel gruppo Convivere con i disturbi psichici o mentali. Depressione e fobie
69 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
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Buon consigliere
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Partecipante
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Messaggero
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Esploratore
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Amico
Ciao @EdoDeep16, grazie mille per aver condiviso la tua storia!
Chiedo ai nostri membri @Balty96 @Luca1974 @severina2021 @Bella85 @El1990 @Latina58 @Clipper @Mapina qualcuno ha avuto esperienze simili? Come ne siete usciti?
Grazie!
Sara del Team Carenity
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Sara
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EdoDeep16
EdoDeep16
Ultima attività il 08/11/23 alle 09:30
Iscritto nel 2022
1 commento pubblicato | 1 nel gruppo Convivere con i disturbi psichici o mentali. Depressione e fobie
Ricompense
Esploratore
Ciao a tutti sono un ragazzo di 24 anni, quasi 25. Cominciai a soffrire di depressione maggiore all'età di 16 anni ma mi fu diagnosticata all'età di 18 dopo un tentativo di suicidio. I motivi furono principalmente causati da atti di bullismo cominciati in terza media e poi proseguiti, se pur da nuove persone, fino alla fine delle superiori anche se l'ultimo anno sono stati di lieve entità. Si trattò di bullismo verbale, insulti e prese in giro continui tutti i giorni. Conseguente abbassamento dell'autostima che mi rese per fino difficile trovare una ragazza. Nel mezzo di quegli anni ne ebbi una a 15 anni, fu la mia fonte di forza per quel mese di relazione che mi fece dimenticare di essere un bersaglio, ma la rottura improvvisa mi fece crollare tutto addosso. Cominciai da li a qualche mese anche a soffrire di disfunzione erettile, ignaro del fatto che fosse uno dei tanti sintomi fisici della depressione, che non fece che peggiorare le cose. Tra prese in giro, abbassamento dell'autostima, paura di non essere in grado di affrontare la vita post scuola e paura di rimanere solo a vita, tentai il suicidio con una coltellata nell'addome. Operazione, ricovero un paio di settimane e trasferimento in reparto di psichiatria. Da li la disgnosi, più terapia a base di fluoxetina e psicoterapia e la vita riprende poco alla volta. Le cose riacquistano senso, riprende la fiducia in me stesso e di li a pochi mesi conosco una ragazza che diventa poi la mia fidanzata. Finita con lei dopo due mesi non mi abbatto, anzi tra discoteche e serate con gli amici esco con diverse ragazze, ero un playboy a 20 anni e questo mi fece sentire quasi un dio. Mi iscrivo poi all'Università ed entro ai ripescaggi nella facoltà che avevo scelto. Il futuro si fa chiaro e la vita sociale va, anche se con qualche discussione con amici va nel verso giusto. A pochi mesi conosco in una serata tra amici una ragazza che diviene la mia fidanzata per un anno. Perdiamo la verginità insieme e nulla poteva andare meglio. Al secondo anno di università le cose si mettono poi male, sono indietro di qualche esame del primo anno ma non riesco a passarli dopo vari tentativi. Faticavo a studiare e poca roba mi entrava in testa. L'anno accademico va avanti e gli esami si accumulano. Poi la pandemia e li la decisione fatidica: lascio l'Università dopo mesi di ansia e stress più episodi depressivi insopportabili. Ma questo non fa altro che aumentare il mio senso di insicurezza. Qualche mese dopo lascio la mia ragazza perché non provavo più niente per lei e da li mi chiudo in me stesso. Nonostante continuai ad uscire con gli amici non sapevo cosa dire alle serate, la rottura della relazione e l'idea di un futuro lavorativo incerto intasavano la mia mente. Dopo il secondo lockdown esco con un'altra ragazza ma ci vediamo solo per avere rapporti sessuali ma la cosa non prosegue a lungo. Trovo però un lavoro e per un po' la fiducia sale di nuovo. Cambio lavoro, stesso campo della vecchia azienda, ma mi rendo conto di non mi soddisfa al 100%. Questo ad aprile 2022 e tutt'ora ci lavoro. In tutto questo che ho raccontata andavo una volta la settimana dalla psicologa. Ho poi cambiato psicoterapeuta dopo 5 anni, ora sono in terapia da uno psichiatra che fa anche la terapia cognitivo comportamentale. Molto bravo e competente ma ultimamente faccio fatica a dirgli tutto. Tutt'oggi mi sento come se fossi tornato indietro nel tempo. Ho si una vita sociale ma limitata. Desidero fare nuove conoscenze ma faccio fatica, non so come fare. Ho di nuovo il timore di non piacere all'altro sesso nonostante mi sia stato detto più volte che sono un bel ragazzo. Ma più che altro ho il timore di non piacere dal punto di vista caratteriale.
Dal punto di vista lavorativo come detto prima non sono soddisfatto, il fatto di avere lasciato gli studi due anni fa ogni tanto mi pesa per il fatto di essermi sentito incapace, e mi ci sento tutt'ora, di affrontare e capire le nozioni che andavano studiate. Non avere più un obbiettivo preciso mi ha causato squilibri in tutti gli altri campi della vita. Penso al suicidio diverse volte alla settimana, un momento sono depresso e un altro no ma non sono mai al top. Ho quasi voglia persino di interrompere la psicoterapia.
Se qualcuno ha avuto un'esperienza simile ed è riuscito ad uscirne fuori sarei lieto di avere un feedback.
Grazie di cuore a chi leggerà