e non sentirti...

"Si può cambiare quello che si prova, in modo che non faccia più male?Io penso di sì, perché molte volte nella vita lo abbiamo già fatto, anche se non ce ne ricordiamo"

Cito me stesso. Comincio a rendermi conto: e ripenso al mio passato sono quelle che ho accettato. Per due motivi, direi: o perché mi sono fatto un'idea diversa di un certo fatto, pervenendo a una spiegazione diversa che ha reso possibile l'accettazione, o perché semplicemente ho accettato le cose, così come sono andate. Dove sento un rifiuto, non riesco a superare un fatto e quindi mi ritrovo in un circolo emotivo prolungato. In realtà non succede solo a me, perché vedo che capita un po' a tutti di incagliarsi su qualcosa e da lì non muoversi più di un millimetro.

Mi viene anche in mente che il consiglio benevolo da parte di una persona fidata, a cui esponiamo con calma le nostre ragioni, può far reinterpretare i fatti in una versione accettabile. Da soli non riusciamo a vedere tutto

Mi autocritico.

Cercare di ricomporre un senso, sia pure più realistico e favorevole, è comunque un ritorno al passato, col rischio di permanere. Mi sembra meglio dimenticare, o meglio, vivere nel presente e considerare che il passato non vale più del mio oggi . Direi anche che è meglio rimandare centrato su me stesso e non sbilanciato sugli altri.

Vedo che, proiettarsi con la mente nel passato, porta a proiettarsi anche verso il futuro, anticipando magari eventi che nemmeno accadranno, ma producono ansia.

Scrivo questo perché oggi è stato per me un giorno molto felice, semplicemente perché mi sono calato nel presente e in me stesso. Carpe Diem o No mind🌈🌈🌈