- Home page
- Interagisco
- Forum
- Foro generale
- Rassegna stampa
- La donna che 'annusa' il Parkinson: "Sa di muschio"
La donna che 'annusa' il Parkinson: "Sa di muschio"
- 51 visualizzazioni
- 0 sostegno
- 2 commenti
Tutti i commenti
Atrodonurb
Atrodonurb
Ultima attività il 20/11/19 alle 12:35
Iscritto nel 2015
18 commenti pubblicati | 2 nel gruppo Rassegna stampa
Ricompense
-
Partecipante
-
Collaboratore
-
Esploratore
-
Amico
molto interessante ;chi sa è colllegabile alla sindrome del Parchinson;sarebbe auspicabile una ricerca rapida.A me hanno detto che ho una sindrome del parchinson ma non la malattia vera e propria.Speriamo bene
Ex membro
Ciao Bruno, purtroppo non sono in grado di rispondere alla tua domanda se la capacità olfattiva di questa donna valesse anche per la sindrome, ma pare che degli studi più approfonditi su questo fenomeno siano in corso. Se ho altre notizie non manchero' di postarle qui. A presto, Francesco
Esprimi la Sua opinione
Indagine
Articoli da scoprire...
19/10/24 | Nutrizione
Quali sono i benefici antinfiammatori e antiossidanti della curcuma?
12/08/24 | Attualità
05/08/24 | Consigli
Caffè: consumarlo con moderazione ha dei benefici per la salute?
27/07/24 | Attualità
Andare in terapia: sì! Ma da chi? Scoprite i vari specialisti della psiche!
17/09/18 | Consigli
14/02/19 | Attualità
La vita sentimentale alla prova della malattia: come affrontarla?
15/04/19 | Consigli
21/06/19 | Consigli
Quali malattie e quali farmaci sono incompatibili con il paracetamolo?
Iscrizione
Vuoi ricevere notifiche quando ci sono nuovi commenti
La tua iscrizione è stata effettuata con successo
Ex membro
Ha 65 anni e un olfatto molto sviluppato Joy Milne, la donna inglese che ha identificato alcuni malati di Parkinson annusando le magliette che avevano indossato. Si sapeva che la malattia neurodegenerativa può mutare la composizione del sebo, ma solo Milne sembra percepirne l'odore caratteristico. Intervistata dalla Bbc, la donna ha raccontato di averlo sentito per la prima volta sul marito, morto a giugno dopo che gli era stato diagnosticato il Parkinson. "Il suo odore è cambiato in un modo difficile da descrivere, non è successo all'improvviso. Era leggermente muschiato".
Milne lo ha collegato al Parkinson solo dopo aver incontrato altri malati e averne parlato con uno scienziato che ha subito testato il suo senso dell'olfatto con le magliette dei pazienti, trovandolo molto accurato. Adesso uno studio dell'università di Manchester, condotto dal gruppo di Perdita Barran e finanziato dalla charity Parkinson's Uk, spera di trovare un legame che possa portare alla diagnosi precoce.
"Siamo davvero all'inizio della ricerca - precisa Arthur Roach, direttore di ricerca dell'associazione - ma se riuscissimo a provare che esiste un odore tipico delle prime fasi del Parkinson, il lavoro potrebbe avere un impatto enorme. Non solo per la diagnosi precoce, ma anche per rendere più semplice il reclutamento delle persone per testare farmaci che potrebbero rallentare o bloccare il Parkinson, risultato che nessun medicinale attualmente in commercio può raggiungere", conclude l'esperto.
Adnkronos.com