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Lo sai che gli omega3 riducono il rischio di demenza?
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giupipino
Buon consigliere
giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
Iscritto nel 2016
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Io sono un sostenitore convinto della utilità della assunzione di integratori a base di Omega3 (tre grammi giornalieri) come testimoniano tutti i miei numerosi interventi in loro favore. L'utilità di tali integratori l'ho sperimentata su me stesso. Assumo Omega 3 (tre grammi giornalieri) da un anno circa. Rispetto a un anno fa i miei valori di trigliceridi e colesterolo, che prima erano fortemente fuori norma, si sono normalizzati. La mia memoria e la mia sessualità hanno avuto un netto miglioramento.
Naturalmente l'assunzione di tali integratori è stata accompagnata da una autentica rivoluzione nella alimentazione, che prevede un uso abbondante e costante di pesce, noci, frutta e verdura. Una eliminazione totale si sostanze intossicanti per l'organismo come alcool, (compreso vino e birra), fritture, pane, pasta e biscotti di grano raffinato, latte e latticini. Bevo molta acqua e limone, che arricchisce il corpo di vitamina C.
Cerco di assumere tutte le vitamine e i sali minerali indispensabili all'organismo, variando il tipo di frutta e verdura utilizzate durante l'anno, dando la preferenza a tutti i frutti di stagione, con pochissime esclusioni (solo banane, cachi e uva, per il loro forte contenuto zuccherino). Per il resto cerco di assumere in particolare frutta rossa, come ciliegie, susine, mirtilli, fragole, ricca di vitamina A (carotenoidi) ed E (antiossidante e quindi antietà per eccellenza). Ma anche frutta verde o gialla, come kiwi, limoni, arance, pompelmi, ricca di vitamina C. A ciò unisco un'ora al giorno di semplice passeggiata veloce che faccio ogni mattina per abbassare la mia pressione arteriosa (la passeggiata è in grado di abbassare la pressione massima anche di 20 punti) e per mantenere la mia glicemia nella norma (inferiore a 110).
Naturalmente quanto sopra, benché utilissimo, non basta per avere una vita veramente sana. Perché si deve aggiungere necessariamente un rapporto equilibrato - ovvero che garantisca reciproco rispetto - con i propri cari, un rapporto piacevole con i propri amici, e una cura della cultura e della fantasia che sono componenti essenziali della natura umana. Ovvero per raggiungere la salute non basta curare "l'organo" malato, ma occorre curare l'uomo nella totalità dei suoi bisogni. E chi meglio di noi stessi conosce tali bisogni?
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Gli omega 3 ormai famosi perché fanno bene al cuore riducono anche il rischio di demenza, una delle forme di malattie neurologiche degenerative che colpiscono soprattutto il cervello degli anziani.
Grazie alla loro azione anti infiammatoria, gli omega 3 aiutano a ridurre il rischio di demenza, in particolare perché si ritiene che incrementando il dosaggio di omega 3 sia possibile ridurre il rapporto omega6/omega3 e prevenire così i meccanismi infiammatori a carico del cervello e quindi anche la demenza – spiega il professor Alberto Albanese, Responsabile di un'Unità Operativa di Neurologia.
Gli omega 3 sono acidi grassi poli-insaturi che raggiungono il cervello attraverso la barriera emato-encefalica, una speciale struttura con funzione di filtro che permette il passaggio selettivo di alcune sostanze al cervello mentre blocca altre. Gli omega 3 sono distinti dagli omega 6, un altro tipo di acidi grassi essenziali che, se in eccesso e, come suggeriscono alcuni studi, in un rapporto elevato omega6/omega3 possono causare infiammazione e facilitare le malattie neurologiche degenerative, tra cui la demenza. Questo però non suggerisce di eliminare gli acidi grassi omega 6, presenti in oli di semi, frutta secca e legumi, perché sono costituenti necessari per il cervello e la loro assunzione non può essere ridotta. Invece, aumentare l’assunzione di omega 3, in particolare dal pesce di mari freddi come il salmone, dall’olio e dai semi di lino e di chia, aiuta a riequilibrare il rapporto omega6/omega 3 correttamente bilanciato verso gli omega 3 e quindi a favore della prevenzione della demenza.
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