Diabete tipo 2 Pediatrico:riduzione del livello di acido urico aiuta a prevenire la malattia renale
Pubblicata il 23 lug 2018
Nei bambini con diabete di tipo 2, la riduzione del livello di acido urico sierico potrebbe aiutare a prevenire la malattia renale. I risultati, sono stati presentati al congresso dell’American Diabetes Association a Orlando in Florida.
Nei bambini con diabete di tipo 2, che sono in aumento anche nel nostro paese, la riduzione del livello di acido urico sierico potrebbe aiutare a prevenire la malattia renale. In 539 bambini valutati per 7 anni, ogni innalzamento di un 1 mg/dL dell’acido urico sierico ha aumentato di 1,23 volte il rischio di escrezione urinaria elevata di albumina, un marker di patologia renale (p=0,02), e di 1,2 volte il rischio di sviluppare ipertensione (p=0,007).
Sono i risultati di uno studio presentato al congresso dell’American Diabetes Association, a Orlando in Florida.
La scoperta aggiunge alla crescente evidenza che l’acido urico sierico (SUA) non è solo un marker di malattia renale diabetica, ma contribuisce alla malattia stessa. «C’è sicuramente un rapporto incrociato tra gotta e diabete», ha detto il ricercatore capo Petter Bjornstad, dell’Università del Colorado, Aurora.
Un SUA elevato è comune in entrambe le condizioni e rappresenta un fattore di rischio per la malattia renale. Livelli più alti di acido urico sono stati correlati in studi recenti al declino del numero dei nefroni e ad altre patologie, forse attraverso l’infiammazione renale.
L’allopurinolo, il farmaco da sempre impiegato per ridurre l’acido urico nella gotta, è già in fase di studio per prevenire il declino dei reni negli adulti con diabete di tipo 1. Ci sono inoltre evidenze che febuxostat, un inibitore della xantina ossidasi, l’enzima che catalizza il metabolismo delle purine ad acido urico, sia in grado di attenuare l’ipofiltrazione nella malattia renale diabetica precoce.
Bjornstad ha affermato nei che bambini diabetici è probabilmente giustificabile una terapia volta a ridurre l’acido urico sierico, che potrebbe anche ridurre l’incidenza di ipertensione, come emerso dalla ricerca. La riduzione non dovrebbe però essere troppo aggressiva, perché un certo livello di acido urico è fondamentale per un corretto sviluppo cognitivo.
Acido urico legato a ipertensione e malattia renale
La SUA elevata è sempre più riconosciuta come un fattore di rischio per le malattie renali negli adulti diabetici, ma i dati relativi ai giovani sono limitati. Per questo motivo lo studio TODAY ha valutato ogni anno per 7 anni 539 giovani con diabete di tipo 2.
Al basale i partecipanti avevano una media di 13,9 anni, un indice di massa corporea medio di 34,6 kg/m2 ed emoglobina glicata (HBA1c) media del 6%.
Il 18,7% dei bambini era iperteso (130/80 mm Hg o superiore); Il 26% era iperuricemico (6,8 mg/dl o superiore) e il 6,1% aveva un’elevata escrezione di albumina nelle urine (rapporto albumina/creatinina nelle urine di almeno 30 mg/g), un marker di patologia renale.
Alla fine dei 7 anni di follow-up, il 18% aveva un’elevata escrezione di albumina e il 37,4% era iperteso. Un SUA basale più elevato ha aumentato il rischio di ipertensione (HR: 1,20, p=0,007, per un aumento di 1 mg/dL nel SUA) e di elevata escrezione di albumina (HR: 1,23, p=0,02, per un aumento di 1 mg/dL nel SUA) dopo aggiustamento.
Alla luce dei risultati gli autori concludono che «le terapie che abbassano l’acido urico sierico potrebbero impedire lo sviluppo della malattia renale diabetica e di ipertensione nei giovani con diabete di tipo 2».
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