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Orbitopatia tiroidea: come stare meglio nel quotidiano?

Pubblicata il 25 apr 2025 • Da Candice Salomé

Occhi che tirano, vista sfocata, sguardo diverso... e se questi sintomi non fossero solo un disturbo della vista?

L'orbitopatia tiroidea, spesso associata al morbo di Basedow, non colpisce solo gli occhi, ma anche la qualità della vita in generale.

Come alleviare il fastidio agli occhi nella vita di tutti i giorni? Quali accorgimenti adottare per sentirsi meglio? E come preservare il proprio benessere emotivo di fronte ai cambiamenti fisici?

In questo articolo troverete consigli pratici e semplici da seguire per convivere meglio con questa malattia, un giorno dopo l'altro.

Orbitopatia tiroidea: come stare meglio nel quotidiano?

Orbitopatia tiroidea: di cosa si tratta?

L'orbitopatia tiroidea (nota anche come malattia oculare tiroidea, malattia oculare di Graves, oftalmopatia di Graves, orbitopatia di Graves, OB, orbitopatia distiroidea) è una malattia autoimmune che colpisce principalmente i muscoli e i tessuti intorno agli occhi. È spesso associata all'ipertiroidismo, in particolare in concomitanza con la malattia di Basedow, ma può anche manifestarsi in pazienti eutiroidei (con livelli normali di ormone tiroideo nel sangue) o ipotiroidei.

In questa patologia, le cellule del sistema immunitario attaccano erroneamente i tessuti orbitali, provocando infiammazione, gonfiore e talvolta fibrosi. Questo può causare sintomi vari: occhi dall'aspetto sporgente (esoftalmo), dolore oculare, secchezza, visione doppia (diplopia) e persino un calo della vista nei casi più gravi.

La malattia evolve generalmente in due fasi: una fase infiammatoria attiva, seguita da una fase detta “inattiva” o “cronica”, durante la quale i sintomi si stabilizzano. La gestione della patologia si basa sull'equilibrio tiroideo, sui trattamenti sintomatici e, in alcuni casi, su interventi chirurgici o terapie immunomodulatorie.

Alleviare i sintomi agli occhi nel quotidiano

Semplici accorgimenti per un miglior benessere visivo

Uno dei sintomi più frequenti dell'orbitopatia tiroidea è la sensazione di fastidio agli occhi. Per porvi rimedio, esistono alcune semplici soluzioni. Applicare impacchi freddi sulle palpebre aiuta ad alleviare l'infiammazione e ad attenuare la sensazione di gonfiore. L'uso costante di lacrime artificiali o colliri lubrificanti aiuta a combattere la secchezza oculare.

A casa come in ufficio, un umidificatore può contribuire a mantenere una buona idratazione oculare, soprattutto in inverno o in caso di uso prolungato del riscaldamento. Infine, quando si lavora al computer, si consiglia di adottare la regola del 20-20-20: ogni 20 minuti, fare una pausa di 20 secondi guardando un punto situato a circa 6 metri per rilassare i muscoli oculari.

Adeguare gli occhiali alla malattia

In caso di fotofobia o di visione doppia, occhiali specifici possono rivelarsi molto utili. Le lenti colorate o che filtrano la luce blu possono migliorare il comfort visivo. Per i pazienti affetti da strabismo secondario, è possibile integrare dei prismi nelle lenti per correggere la visione doppia. Si consiglia una visita oculistica per adattare al meglio gli occhiali alla situazione di ciascun paziente.

Adattare l'ambiente personale e professionale

A casa: creare uno spazio rilassante

L'ambiente domestico può svolgere un ruolo fondamentale nella gestione del disagio visivo. Si consiglia di optare per un'illuminazione soffusa, preferibilmente indiretta, ed evitare fonti di luce troppo aggressive. Ridurre l'esposizione al fumo, agli allergeni e alle correnti d'aria aiuta anche a limitare l'irritazione oculare.

Riorganizzare alcune faccende domestiche o attività può essere utile per limitare l'affaticamento visivo. L'obiettivo è quello di preservare il più possibile gli occhi, mantenendo uno stile di vita attivo e autonomo.

Al lavoro: accorgimenti semplici ed efficaci

In ambito professionale, può essere utile adattare la propria postazione di lavoro. Regolare l'altezza dello schermo, aggiustare la luminosità o utilizzare filtri anti-luce blu sono semplici accorgimenti che possono fare la differenza. Bisogna aggiungere alla propria giornata pause regolari per gli occhi.

Se la malattia ha un forte impatto sulla vita quotidiana, è possibile discuterne con il proprio datore di lavoro o con il medico del lavoro al fine di trovare soluzioni adeguate o un'eventuale modifica dell'orario di lavoro.

Prendersi cura della propria immagine e del proprio benessere emotivo

Accettare i cambiamenti fisici

Una delle sfide più delicate da affrontare con l'orbitopatia tiroidea è l'impatto sull'immagine di sé. Gli occhi sporgenti, le palpebre retratte o l'asimmetria dello sguardo possono generare un profondo malessere. Questi cambiamenti visibili sono talvolta fonte di complessi, isolamento o difficoltà a mantenere le interazioni sociali.

È importante ricordare che questi sentimenti sono legittimi e che possono essere superati con il tempo e con il giusto sostegno.

Farsi seguire da uno psicologo

La terapia con uno psicologico può aiutare a convivere meglio con gli effetti visibili della malattia. Il sostegno delle persone vicine, che si tratti della famiglia, degli amici o dei parenti, svolge anch'esso un ruolo essenziale per preservare l'autostima e il morale nella vita quotidiana. Parlare con un professionista o partecipare a un gruppo di discussione spesso aiuta a dare un nome alle proprie esperienze e a sentirsi meno soli. Numerose associazioni o piattaforme sanitarie offrono anche spazi di scambio per affrontare liberamente queste problematiche.

Attività delicate e rilassanti per il benessere

Per alleviare lo stress e favorire un miglior benessere generale, alcune pratiche soft come la sofrologia, la meditazione, lo yoga o il rilassamento guidato possono essere benefiche. Inoltre, semplici esercizi oculari (da praticare sotto controllo medico) possono contribuire a mantenere la flessibilità dei muscoli intorno agli occhi.

La gestione dello stress è particolarmente importante, poiché le situazioni stressanti possono aggravare alcuni sintomi o favorire le riacutizzazioni infiammatorie. Prendersi del tempo per sé stessi, imparare a respirare e trovare momenti di calma può davvero fare la differenza.

Per concludere

Convivere con l'orbitopatia tiroidea non è semplice, ma è possibile migliorare notevolmente il proprio benessere quotidiano grazie a misure adeguate e a uno stile di vita sano. Alleviare i sintomi legati agli occhi, modificare il proprio ambiente, prendersi cura della propria immagine e coltivare il benessere emotivo sono tutti fattori che contribuiscono a convivere meglio con la malattia.

In caso di dubbi o fastidio persistente, non esitate a parlarne con un medico. Ogni paziente è unico e merita un'assistenza personalizzata, sia dal punto di vista medico che psicologico e sociale.

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Forza a tutte e tutti!

Fonti:
Ophtalmopathie Basedowienne (Ophtalmopathie Dysthyroïdienne), Hospices Civils de Lyon 
L’orbitopathie thyroïdienne. Définition et traitement., Centre Ophtalmologique Barcelone 
A. Yan Lun, M. Le Bras, E. Scharbarg, P. Morcel, S. Hadjadj, P. Lebranchu, D. Drui, L’orbitopathie basedowienne: diagnostic, épidémiologie et principes de traitement, La Revue de Médecine Interne, Volume 43, Issue 4, 2022, Pages 242-251, ISSN 0248-8663,
https://doi.org/10.1016/j.revmed.2022.01.006
Ophtalmologie, Mehrad Hamédani, Aurélie Obéric, DOI: 10.53738/REVMED.2013.9.368.0066 

avatar Candice Salomé

Autore: Candice Salomé, Redattrice di Salute

Creatrice di contenuti presso Carenity, Candice è specializzata nella scrittura di articoli sulla salute. Ha un interesse particolare nei campi della psicologia, del benessere e dello sport. 

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