- Home page
- Interagisco
- Forum
- Forum Arteriosclerosi
- Convivere con le malattie cardiovascolari
- Più pesce nella dieta, è l'elisir di lunga vita
Pazienti Arteriosclerosi
Più pesce nella dieta, è l'elisir di lunga vita
- 171 visualizzazioni
- 7 sostegni
- 13 commenti
Tutti i commenti
Andare all'ultimo commento
EUREKA
Membro AmbasciatoreBuon consigliere
EUREKA
Membro Ambasciatore
Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
Iscritto nel 2015
3.509 commenti pubblicati | 15 nel forum Arteriosclerosi
1 delle sue risposte è stata utile ai membri
Ricompense
-
Buon consigliere
-
Partecipante
-
Messaggero
-
Collaboratore
-
Esploratore
-
Amico
By Eureka !
Vedere la firma
** Noi Siamo e Saremo --->> Quello che Mangiamo ** con le Scelte che Facciamo.
EUREKA
Membro AmbasciatoreBuon consigliere
EUREKA
Membro Ambasciatore
Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
Iscritto nel 2015
3.509 commenti pubblicati | 15 nel forum Arteriosclerosi
1 delle sue risposte è stata utile ai membri
Ricompense
-
Buon consigliere
-
Partecipante
-
Messaggero
-
Collaboratore
-
Esploratore
-
Amico
Quale pesce scegliere? Qual è il pesce che fa bene?
Ogni giorno sentiamo parlare di colesterolo buono, acidi grassi omega-3, pesce che fa bene alla salute. E allora, quale è il pesce che fa bene? Il pesce può essere consumato in maniera smisurata e senza regole?
E’ bene sapere che il pesce è un’inesauribile fonte di salubrità per l’uomo, ma anche che bisogna conoscere l’alimento che stiamo mangiando per non eccedere, in quanto un consumo eccessivo potrebbe portare a gravi patologie. I prodotti ittici sono tanti e differenti, pesci magri, pesci grassi, pesci azzurri, pesci ricchi di colesterolo o di omega3,… . Appartengono tutti a gruppi ben definiti ed hanno spesso anche stili di vita differenti. Cio’ che mangiano, quanto mangiano e soprattutto quanto nuotano sono tutte domande a cui si deve rispondere per saperne di piu’ sul prodotto che stiamo mangiando. Una tappa fondamentale e’ quella di scoprire che tipi di acidi grassi contiene il pesce.
Acidi grassi e colesterolo
Gli acidi grassi sono i componenti comuni e fondamentali dei lipidi. Si dividono in Acidi grassi saturi ed acidi grassi insaturi. Gli acidi grassi saturi tendono a depositarsi con più facilità sulle pareti delle arterie e tendono ad innalzare il livello di colesterolo nel sangue. Invece gli acidi grassi polinsaturi, conosciuti perché presenti abbondantemente nelle specie ittiche di maggior interesse sia per la pesca sportiva che culinario,tendono ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue e a fluidificare lo stesso. Il pesce azzurro (a differenza del pesce bianco) è un pesce ricco degli ormai famosi acidi grassi Omega 3, che hanno diverse proprietà positive poiché riducono il livello di trigliceridi nel sangue e prevengono attacchi di cuore o ictus proprio grazie all’alto contenuto di “colesterolo buono”.
Molte delle ricerche sui benefici degli acidi grassi Omega-3 indicano il pesce come la fonte principale di Omega-3. Oltre al pesce azzurro (Sardine, tonno, scombri ect) anche il salmone e i crostacei hanno un alto contenuto di grassi Omega-3. Il pesce in generale, in particolare il pesce azzurro, ed i crostacei sono eccellenti fonti di proteine e poveri di grassi. Ma non è una regola che funziona per tutti i pesci azzurri visti che ad esempio lo sgombro e le aringhe sono pesci molto grassi.
Una porzione di 100 grammi della maggior parte dei pesci e dei crostacei fornisce all’incirca 20 grammi di proteine, circa un terzo della razione giornaliera raccomandata. Le proteine del pesce sono di ottima qualità, contengono abbondanti quantità di aminoacidi essenziali e sono molto digeribili ad ogni età. Il pesce e i frutti di mare contengono generalmente meno grassi e calorie a parità di peso rispetto alle carni di manzo, pollo e maiale e forniscono la stessa quantità o poco meno di colesterolo. Il contenuto di grassi del pesce varia in base alla specie e alla stagione.
Cefalopodi e colesterolo
Sfatiamo un mito, il polpo, i calamari e le seppie hanno livelli di colesterolo piuttosto bassi. I valori si aggirano tra i 55 ed i 70mg ogni 100g di prodotto. Molto basse rispetto ad ostriche e cozze che ne contengono 150mg ogni 100g di prodotto.
Meglio un pesce grasso o un pesce magro ?
I crostacei e il pesce bianco (gamberetti, aragosta, cozze, calamari, il nasello, platessa, sogliola) contengono pochissimi grassi; meno del 5%. Il grasso nei pesci che ne sono più ricchi, varia tra il 5 e il 25%; sardine e tonno (5-10%), aringhe, acciughe, sgombri, salmone (10-20%) e anguilla (25%). Il pesce ed i prodotti ittici sono inoltre ricchi di minerali come ferro, zinco e calcio. Per le ottime caratteristiche organolettiche il pesce azzurro viene consigliata dai nutrizionisti nella dieta mediterranea e dai cardiologi nella prevenzione delle cardiopatie specie nelle persone.
Quali sono i pesci magri ?
Quando parliamo di pesci magri intendiamo prodotti della pesca che possiedono meno del 1% di grassi (e che pertanto sono di grande interesse per la salute) sul totale del peso dell’esemplare. Un pesce magro si preferisce nelle diete ipocaloriche, nelle diete di bambini o di gestanti o di malati. Si tende spesso a classificare i pesci azzurri tra i pesci magri. Non è proprio cosi perché la sardina è un pesce semigrasso e lo sgombro invece è un pesce grasso. Tra i pesci magri dunque annoveriamo le sogliole, le razze, i naselli, la spigola, il calamaro, la seppia, le cozze e le vongole e le aragoste.
Tra i pesci grassi invece i sono le aringhe, le anguille, i gronghi, il salmone e lo sgombro. Il Tonno, la sardina, l’orata ed il pesce spada sono classificati tra i pesci semi grassi.
fonte: Marinai
Vedere la firma
** Noi Siamo e Saremo --->> Quello che Mangiamo ** con le Scelte che Facciamo.
Baptiste
Buon consigliere
Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
Iscritto nel 2016
5.442 commenti pubblicati | 42 nel forum Arteriosclerosi
15 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
-
Buon consigliere
-
Partecipante
-
Messaggero
-
Collaboratore
-
Esploratore
-
Amico
Come state oggi cari membri? Mi permetto di rilanciare questa discussione. @Zuanne1951 @RubinoSilvana @GiorgioLapitari @Rosarioagerola @ocaassassina @ctumino Avete visto questo tema? Qual è la vostra esperienza a riguardo? Grazie tanto in anticipo
Vedere la firma
Baptiste - Scaricare l'applicazione mobile Carenity sull'App Store o su Google Play
Esprimi la Sua opinione
Indagine
Indagine
I membri partecipano anche...
Convivere con le malattie cardiovascolari
Malattie cardiovascolari e coronavirus: quali raccomandazioni?
Convivere con le malattie cardiovascolari
Rischio cardiovascolare e gestione dello stress: voi come fate?
melopeo
Si parla raramente nei forum dell'età dell'iperteso. Occorre ritoccare al rialzo il valore 140/90? Inoltre. Qual è il miglior modo per misurarla in casa per evitare l'effetto emozione (ossia paura di averla alta)?
Vedere il miglior commento
Convivere con le malattie cardiovascolari
Malattie cardiovascolari e coronavirus: quali raccomandazioni?
melopeo
Si parla raramente nei forum dell'età dell'iperteso. Occorre ritoccare al rialzo il valore 140/90? Inoltre. Qual è il miglior modo per misurarla in casa per evitare l'effetto emozione (ossia paura di averla alta)?
Vedere il miglior commento
Articoli da scoprire...
24/07/18 | Attualità
24/07/18 | Nutrizione
24/07/18 | Nutrizione
19/01/18 | Attualità
La pericolosità dei grassi idrogenati: aumento dei casi di malattie cardiovascolari
19/10/24 | Nutrizione
Quali sono i benefici antinfiammatori e antiossidanti della curcuma?
12/08/24 | Attualità
05/08/24 | Consigli
Caffè: consumarlo con moderazione ha dei benefici per la salute?
Iscrizione
Vuoi ricevere notifiche quando ci sono nuovi commenti
La tua iscrizione è stata effettuata con successo
Baptiste
Buon consigliere
Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
Iscritto nel 2016
5.442 commenti pubblicati | 42 nel forum Arteriosclerosi
15 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
Buon consigliere
Partecipante
Messaggero
Collaboratore
Esploratore
Amico
La sua assunzione, insieme a quella di acidi grassi omega-3 a catena lunga, ridurrebbe il rischio di morte precoce. Ecco i risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Internal Medicine.
PESCE, omega-3 e cuore. Un tris che ormai conosciamo bene, per gli effetti protettivi di questo alimento nel ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Ma sembra proprio che i suoi benefici non finiscano qui: ora un ampio studio, condotto su oltre 400mila persone e pubblicato sul Journal of Internal Medicine, rivela che il consumo di pesce allunga la vita, riducendo il rischio di mortalità precoce per tutte le cause, in modo dose-dipendente, quindi più se ne mangia, meglio è.
IL PESCE ALLUNGA LA VITA
Per lo studio, i ricercatori hanno selezionato un campione di circa 420mila persone - approvato dall'Istituto di revisione degli studi speciali del National Cancer Institutedegli Usa - depennando invece chi era affetto da malattie cardiache o ictus, patologie renali allo stadio terminale e chi era in condizioni di salute precarie. Gli esperti hanno quindi seguito per 16 anni 240.729 uomini e 180.580 donne (di questi nel periodo complessivo delle indagini sono morti 54.230 uomini e 30.882 donne), suddividendo il campione in gruppi di assunzione totale di pesce per valutare le caratteristiche dietetiche e lo stile di vita dei partecipanti. Dalle indagini è emerso come una buona assunzione di pesce fosse associata a un minor rischio di morte: 9% in meno per gli uomini e 8% in meno per le donne, confrontando il quintile più alto con quello più basso di assunzione di pesce.
Sono andati poi a vedere più da vicino per quali tipi di malattie valesse questo 'regola': ebbene, per gli uomini i maggiori benefici riguardavano specialmente la riduzione del 37% del rischio di mortalità per malattie croniche del fegato, del 20% per malattie respiratorie, 10% per quelle cardiovascolari e 6% per il rischio di mortalità dovuto al cancro. Per le donne, la riduzione del rischio riguardava soprattutto il morbo di Alzheimer (38%) e malattie cardiovascolari (10%). Attenzione però a come cucinarlo: dalla ricerca sembra infatti che il pesce fritto - se consumato in grandi quantità - non abbia le stesse proprietà benefiche per le donne, specialmente nel prolungare la durata della vita. Anzi, sembra possa addirittura mettere a rischio la loro salute, aumentando il rischio di morte per tutte le cause.
L'OMEGA-3
Gli esperti hanno inoltre esaminato quali effetti avesse l'assunzione di acidi grassi omega-3 a catena lunga - i grassi buoni contenuti nel pesce -, riscontrando un ridotto rischio di morte per problemi cardiaci in entrambi i sessi, 15% negli uomini e 18% nelle donne. E sebbene questi nutrienti contribuiscano positivamente alla salute cardiovascolare, oltre che allo sviluppo intellettuale, non ci sono trial clinici che dimostrino benefici per la salute dovuti all'assunzione di integratori di grassi omega-3.
La Repubblica