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Pazienti Asma
Correlazione fra coronavirus, asma e inquinamento
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Baptiste
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Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
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Amico
Grazie mille del tuo contributo e di aver iniziato questa discussione @Giulia. Il tema è molto interessante. @Marco... @lisailcognome @EUREKA avete visto questa discussione? avete esperienze da condividere? Grazie tanto in anticipo
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Marco...
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Marco...
Ultima attività il 10/08/24 alle 00:35
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Amico
Buongiorno..in Lombardia si stanno effettuando e monitorando degli esami sul particolato , perché si è notato che il virus può essere trasportato dalle polveri sottili...sicuramente l'inquinamento fa' più morti annualmente del qlunche virus,e nessuno lo dice....😔😔.La pianura padana è una delle zone più inquinate da particolato di tutta Europa.
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Marco...
EUREKA
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EUREKA
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Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
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Amico
La modalità di contagio preminente ad oggi è relativa alla trasmissione del virus attraverso le goccioline di saliva emesse da persone infette con la tosse, gli starnuti o parlando. Questa accertata modalità di trasmissione si esaurisce in circa un metro di distanza. Restare in casa o, in caso si sia costretti ad uscire, osservare la distanza di sicurezza dalle altre persone. Attualmente sono in corso studi sulla capacità dei virus di attaccarsi alle polveri sottili presenti nell’aria e di essere così trasportati dal vento per ampie distanze o restare in sospensione nell’aria ma ad oggi NON ci sono evidenze scientifiche della permanenza del nuovo coronavirus nell’aria al di là delle distanze di sicurezza menzionate sopra in condizioni normali, ovvero in assenza di sistemi che producono aerosol che invece possono trovarsi in ambiente ospedaliero nell’assistenza a pazienti COVID-19
A cura del Gruppo ISS Comunicazione COVID-19
Cmq abbiamo già parlato in parte di questo su altri post
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EUREKA
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EUREKA
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Coronavirus, quanto sopravvive nell’aria. E sulla plastica, sul cartone e sull’asfalto
Conoscere i tempi di resistenza del virus è importante per evitarlo. Nell’aria resiste fino a tre ore. Un giorno sul cartone, e tre sulla plastica. Ma la carica virale si abbatte rapidamente
Mano a mano che si avvicina un graduale, e lungo, ritorno alla “normalità” diventa sempre più importante essere bene informati e consapevoli sui movimenti nel coronavirus. E innanzitutto su un dato: quanto sopravvive e quanto resiste. Sono elementi essenziali per non sprecare le nostre contromisure e anche per le modifiche necessarie degli stili di vita.
QUANTO SOPRAVVIVE IL CORONAVIRUS
All’inizio della pandemia si sapeva davvero poco del SARS-COV-2, adesso abbiamo diversi elementi grazie a una quantità impressionate di ricerche che sono state fatte in tutto il mondo. I risultati più importanti e completi arrivano dall’America, e in particolare dai laboratori di virologia del National Institute of Allergy and Infectious Diseases dove gli scienziati sono riusciti a classificare il tempo di sopravvivenza del virus nei diversi luoghi ed a contatto con diversi materiali.
LEGGI ANCHE: Caos mascherine, il loro uso è ancora incerto. Intanto prezzi alle stelle, e mancano dove servono
QUANTO RESISTE IL CORONAVIRUS SULLE SUPERFICI
La sopravvivenza nell’aria. Chi pensava che il virus resistesse nell’aria, attraverso le micidiali goccioline, soltanto per pochi minuti, aveva fatto male i conti. In realtà, stando alle ricerche degli studiosi americani il SARS-COV-2 nell’aria sopravvive fino a 3 ore, anche se la sua potenza si dimezza dopo i primi sessanta minuti. Una tenuta molto più forte rispetto ad altri virus che si trasmettono per vie respiratorie alte, con uno starnuto o con un colpo di tosse, un respiro, in grado però di resistere soltanto per pochi secondi.
QUANTO SOPRAVVIVE IL CORONAVIRUS SULLE SUPERFICI
La sopravvivenza sui materiali. Le cose cambiano sulla base del tipo di materiale. Plastica e acciaio inossidabile sono quelli dove il coronavirus resiste meglio: fino a 3 giorni. Sul rame, invece, la sua sopravvivenza non supera le 4 ore e sul cartone 1 giorno. Sull’asfalto di strade e marciapiedi la sopravvivenza del SARS-COVID-2 è di pochi minuti. Anche su tutte queste superfici, la carica virale del coronavirus si abbassa in modo radicale in poco tempo. Questo che cosa significa? Semplice: se il virus resiste per 3 giorni, ad esempio su un oggetto di plastica, non significa che si tratta di un oggetto contagioso per 72 ore. Nel tempo, la quantità di virus che resta è tra mille e diecimila volte inferiore a quella iniziale. Assolutamente insufficiente per produrre un’infezione.
CORONAVIRUS NELL’ARIA
Le precauzioni utili per la circolazione nell’aria. Dai diversi tempi di resistenza del virus, sulla base degli ambienti e delle superfici dove si può trovare, derivano le nostre più semplici precauzioni. Per quanto riguarda la sopravvivenza nell’aria, è evidente che bisogna evitare di stare a lungo in ambienti chiusi, aprire spesso le finestre, evitare posti, come gli ascensori, dove il ricambio d’aria è molto basso. Quanto alla mascherina è utile, se non indispensabile, per chi deve restare a lungo in ambienti chiusi, affollati e poco ventilati. Inutile per chi deve solo andare all’aria aperta.
QUANTO SOPRAVVIVE IL CORONAVIRUS SUGLI OGGETTI
Le precauzioni utili per il contagio attraverso gli oggetti. Chiarito che il SARS-COV-2 è un virus resistente, efficiente e rapido, ci sono due semplici contromisure rispetto al rischio contagio attraverso i materiali. La prima: evitare, specie dopo che abbiamo toccato qualcosa, di portarsi le mani agli occhi o in generale sulla faccia. Ma innanzitutto la più importante e la più utile precauzione: lavarsi le mani, spesso e bene.
Fonte : per vivere meglio
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Giulia
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Ultima attività il 01/09/22 alle 09:27
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Per quanto la pericolosità del virus si evidenzi sulle superfici a cui inevitabilmente veniamo a contatto, a me spaventa molto la sua permanenza nell'aria, perché lì ci si sente veramente impotenti. All'interno di un ufficio o di qualsiasi altro luogo di lavoro chiuso da muri, risulta veramente difficile difendersi. La mascherina non la puoi tenere tutto il giorno, soprattutto per chi ha problemi respiratori.
Ci affidiamo alla speranza di una perdita di viralita' durante il corso delle ore.
😊
EUREKA
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Qui parla un Vero Medico contro tutti i Medici
se hai 7 Minuti liberi guardati questo video URGENTE
Clicca qui sotto
https://www.youtube.com/watch?v=Mf0HJCtqquI&app=desktop
Diffondete !!!
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EUREKA
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Precauzione per il Covid19 sempre qui su Carenity
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Baptiste
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Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
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Cari membri come state oggi? @Elisabettagenova @Micol28 @Giulioa @Tamara @Simo1972 @Rosacortile Non so se avete visto ma abbiamo scritto un articolo che riguarda i trattamenti con corticosteroidi che potete leggere qui:
Non esitate a condividere le vostre esperienze con noi per aiutare la comunità. Grazie tanto in anticipo
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Giulia
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Giulia
Ultima attività il 01/09/22 alle 09:27
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Salve a tutti. In questi giorni da diverse parti nel mondo, numerosi scienziati stanno studiando la correlazione che si è mostrata fra inquinamento e la diffusione del virus. Qualche scienziato addirittura parla di contagio attraverso il particolato atmosferico. Se su questo ancora si dovrà accertare, sicuro è che l'inquinamento aggravi la malattia una volta contagiati.
Ovviamente i polmoni delle persone vissute a lungo a contatto con l'aria inquinata, non sarà come quello di persone vissute in aria pulita. Perché una cosa è sicura, che l'inquinamento fa' ammalare i polmoni e chi già soffre di asma, li aggrava. Le difese immunitarie si abbassano e l'infiammazione aumenta. Con tutte le conseguenze.
Mi chiedo se esistano strategie rivolte a contenere il contagio per noi, persone ad alto rischio.