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Un’esame del sangue semplificato per verificare l’orologio biologico
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Miriam.Perugia
Miriam.Perugia
Ultima attività il 02/08/22 alle 22:24
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2 commenti pubblicati | 1 nel gruppo Buono a sapersi
Ricompense
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ottimo ma qui in Italia si puo' fare?
Baptiste
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Baptiste
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Ciao @Miriam.Perugia
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Baptiste
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Washington, 10 settembre 2018 (AFP) – Un team di scienziati dell’Università Northwestern negli Stati Uniti ha annunciato di avere sviluppato un metodo più veloce per verificare se l’orologio interno di un paziente sia sbagliato, ciò che potrebbe permettere a lungo termine di personalizzare meglio alcuni trattamenti.
Lo studio è stato pubblicato nei resoconti dell’accademia delle scienze americane, la rivista PNAS.
Tutte le cellule del corpo sono sincronizzate dal «ritmo circadiano», un campo di ricerca in fase di sviluppo e valorizzato dal premio Nobel per la medicina dell’anno scorso, assegnato a tre genetisti americani che hanno scoperto dei meccanismi molecolari per regolare questo ritmo.
Questo orologio biologico regola le funzioni essenziali del corpo, del sonno fino al sistema immunitario passando dalla temperatura corporea o la fame. Numerosi lavori hanno anche stabilito un collegamento tra la sua disfunzione e alcune malattie, a cominciare dalle malattie del cuore, il diabete o Alzheimer.
Numerosi scienziati presuppongono che i farmaci possano essere più efficaci se assunti ad una certa ora, ad esempio la chemioterapia o un farmaco contro l’ipertensione. Ma la «cronoterapia» è ancora esitante.
Attualmente, per determinare se l’orologio interno sbaglia, i scienziati fanno un prelievo di sangue ogni ora e osservano l’attività genetica delle cellule nel corso della giornata. Questo permette di dimostrare il ritardo dell’individuo, ad esempio, di due ore rispetto all’ora del giorno. Ma il metodo è pesante perché implica numerosi esami del sangue.
Per facilitare il compito, il team di Northwestern ha raccolto una grande quantità di dati da un migliaio di esami del sangue realizzati cira ogni due ore su 73 individui, e aggiornato tutti questi dati in un computer per elaborare un modello più preciso dell’attività genetica delle cellule nel corso della giornata.
«L’algoritmo ha trovato soltanto circa 40 marcatori genetici che possono prevedere con estrema precisione l’ora del giorno», spiega all’AFP l’autrice principale dello studio, la Professoressa di biostatistiche Rosemary Braun dell’Università Northwestern.
Risultato: l’algoritmo sviluppato da questi scienziati ha bisogno di soltanto due esami del sangue per determinare dove sta l’orologio di un individuo, con una precisione di un’ora e mezzo. A questo stadio, il codice è disponibile soltanto a scopi di ricerca.
«Questo apre numerose prospettive per studiare il legame tra l’orologio circadiano e la salute», prosegue la ricercatrice.
AFP