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Diabete di tipo 2, efficacia della terapia combinata exenatide più dapagliflozin si mantiene anche nel lungo periodo
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EUREKA
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EUREKA
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Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
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Ciao @Baptiste , Ecco ..questo è una di quelle informazione che Non sono pienamente d'accordo c'è una verità mezza vera e mezza falsa, perchè i "Signori." Pharmastar hanno interessi solo a vendere e non diranno mai tutti gli effetti negativi di questa miscela. Basta informarsi. Qui a distanza di 700 metri c'è un amico superdiabetico 2 , a parte farsi 5 buchi al giorno gli avevano prescritto il farmaco Xigduo , che è esattamente il composto o la combinazione sopra-citata. Ovvero medicinali ipoglicemizzanti inclusa l’insulina con l’associazione dapagliflozin e metformina.
Potrei fare una lunghissima lista di effetti negativi, ma questo non viene detto al paziente, viene detto solo Prova questo! >>> poi...... si vedrà i danni li avrà solo il paziente mica loro, forse ci prendono per cavie ? Cavie Umane ovvio.
Ritornando al mio amico , per iniziare a perso molti decimi alla vista, poi ha perso un occhio, ed è qui che ho conosciuto questo amico che mi è stato presentato da un suo amico anche lui diabetico, poi gli hanno amputato le dita del piede SX . Allora a questo punto gli ho consigliato cosa fare e cosa mangiare , ma non accettava disse Io devo Mangiare tutto e di tutto è una vita che lo faccio e queste sono sono fesserie, Grazie lo stesso mi disse.
Dopo ci ha ripensato , Risultato ? da 640 a 170 Glicemia ovvio questo per 7-8- mesi , e qui viene il bello" si fà per dire" gli hanno prescritto Xigduo , al che lui decise di mangiare nuovamente di tutto e di più Tanto cè ....Xigduo mi an assicurato che è micidiale per il mio diabete , Infatti per farla breve 20 giorni fa' gli hanno amputato la Gamba intera . Penso che dopo ferragosto uscirà dall'Ospedale . ho un grosso dispiacere per Lui!
Questo episodio vuole solo far riflettere . >>>> Occhio all'alimentazione !! <<<<<<
By Eureka!
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giupipino
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giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Concordo pienamente con Eureka: le CASE FARMACEUTICHE hanno tutto l'INTERESSE a VENDERE i loro farmaci. Tenderanno perciò ad AUMENTARE i farmaci che ci somministrano, non a DIMINUIRLI.
Il diabete di TIPO 2 NON E' UNA MALATTIA GRAVE. Lo diventa solo viene trattato SOLO con i farmaci.
Il diabete di tipo 2 REGREDISCE fino a RIENTRARE NELLA PIENA NORMALITA' se si adotta una ALIMENTAZIONE SANA (ovvero povera di CARBOIDRATI SEMPLICI E RAFFINATI, quali pane e pasta di grano RAFFINATO, dolci, biscotti, gelati, banane, patate, vino e birra) e ricca di VITAMINE, SALI MINERALI e FIBRE. Ovvero ricca di frutta (con la BUCCIA, che contiene fibre e vitamine) e di ORTAGGI (come carote, cipolle, cavolo, broccolo, rape, cicoria).
E facendo un MOVIMENTO MODERATO E REGOLARE (un'ora di passeggiata al giorno).
Tale dieta e movimento ci consentiranno di RIDURRE GRADUALMENTE il PESO e la circonferenza addominale.
Ricordiamoci infatti che è il GRASSO ADDOMINALE il principale responsabile della resistenza all'insulina di cui soffre il diabetico T2.
NON C'E' BISOGNO DI FARMACI MIRACOLISTICI. Anzi questi sono DANNOSI, perché ci danno l'ILLUSIONE di poter mangiare di tutto. Si può essere sicuri che mangiando di tutto e non facendo movimento SI FINIRA' MALISSIMO, QUALI CHE SIANO i farmaci che si assumono.
Quello che ho esposto deriva da una esperienza DIRETTA e prolungata nel tempo, per ANNI.
Chiunque sia diabetico di tipo 2 può verificarlo di persona.
Ovvero può verificare che il proprio diabete, con una alimentazione sana e col movimento regolare REGREDISCE fino al raggiungimento di valori ematici (emoglobina glicata, glicemia e digiuno e a due ore dai pasti) NORMALI.
Salviamoci da chi ha a cuore solo i propri SPORCHI INTERESSI.
Mi sono stancato di ripetere VERITA' ELEMENTARI che persino il MODERATORE di questo sito fa finta di ignorare.
Credo che i miei interventi su Carenity sono destinati a finire presto.
Giuseppe
EUREKA
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EUREKA
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Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
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Esatto @giupipino , e da tempo che noi lo predichiamo , io solo con alimentazione anche da te citata ho risolto totalmente , mai toccato un farmaco, ora ilio diabete e' tra 88- 102 dopo 2 ore dai pasti , Grazie a Madre Natura .E' vero ci ero ricascato x ovvi motivi, ma gli ho fatto lo Sfratto Esecutivo al Diabete ed anche a tutte le altre 6 patologie , bye bye patologie , noi lo ripetiamo sempre,...... Siamo quello che ... Mangiano ! Resta cumme si dice, dove scappi . Ciao da Eureka! N.B se c'è errori r xe' sono con App dal cell
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EUREKA
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EUREKA
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Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
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Aggiungo..... Finche' ci sara' Gente che preferisce mantenere le case farmaceutiche , invece di seguire i Veri e unici consigli qui citati, Loro continueranno a fabbricare farmaci e inventando miracoli che non esistono ,illudendo il popolo. Ma poi io mi domando e dico..... Non vedono che assumendo farmaci x anni e anni non risolvono Nulla!!! Mentre con 30/40 Giorni di alentazione corretta vedono immediatamemte i risultati già dai primissimi giorni facendosi i vari test, giorno x giorno. Cmq dal MIP vicino di casa non ci sono andato e non penso di andarci x un semplice motivo. Per non farlo sentire in colpa perche lui seguiva i mie consigli e il diabete era sceso di brutto, poi il nuovo farmaco a ripreso a mangiar di tutto, tanto c'è il farmaco che ci pensa. Il risultato ???? Amputazione totale gamba. Secondo voi faccio bene a non andarlo a trovare ?? ..... By. Eureka!
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Renatag
Renatag
Ultima attività il 22/08/20 alle 02:21
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Eureka è possibile avere più particolari sul suo metodo per combattere il Diabete?
EUREKA
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EUREKA
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Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
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Certo @Renatag ,con vero piacere , se' leggi attentamente trovi tutte le risposte, io personalmente ho risolto 7 Patologie senza un Grammo di nessun Farmaco. Poi se ti fai un giretto sempre su Carenity , Trovi tantissimi miei post dove tratto vari argomenti e principalmente diabete. Credimi sei nel Posto "Forum" Giusto se' vuoi guarire
Qui sotto troverai , Tutto ma proprio tutto sul Diabete ed altro ( fai click sul Link) qui sotto
"The End" La fine di tutte le Patologie
https://member.carenity.ithttps://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/the-end/the-end-1631
Ciao e Buona Lettura !
N.B. per qualsiasi domanda o info.... non esitare , abbonda ! Abbonda!
By Eureka!
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Baptiste
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Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
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@EUREKA Il nostro ambasciatore sempre qui per aiutare gli altri membri
Ti ringrazio tanto
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EUREKA
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EUREKA
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Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
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FARMACI ORALI PER IL DIABETE DI TIPO 2
L’attività fisica (basta una passeggiata per 30 minuti tutti i giorni) e la dieta (senza soffrire la fame e senza essere monotoni) erano, sono e resteranno i capisaldi nel trattamento del diabete. A volte, sia per la maggiore severità della malattia, sia perché il paziente non segue le raccomandazioni sullo stile di vita, è indispensabile prendere dei farmaci. I più indicati per la cura del diabete mellito di tipo 2 sono gli ipoglicemizzanti orali, che devono però essere assunti solamente quando la terapia nutrizionale medica per il diabete non porta alcun beneficio osservabile dopo almeno tre mesi.
Di seguito una panoramica dei farmaci orali utilizzabili per la terapia del diabete di tipo 2 che devono sempre essere assunti su prescrizione e sotto il controllo del medico. ( Sè possibile meglio evitarli )
Insulinosensibilizzanti
Farmaci che aumentano la capacità delle cellule dell’organismo (soprattutto nel fegato, nel muscolo e nel tessuto adiposo) di rispondere all’insulina prodotta dal pancreas. Questi farmaci non stimolano le cellule beta del pancreas a produrre insulina, piuttosto sensibilizzano i tessuti periferici diminuendo la gluconeogenesi epatica, oltre a potenziare la captazione periferica dello stesso. Il capostipite di questi farmaci è la metformina che è il farmaco di prima scelta per la cura del diabete tipo 2. Idem il Farmaco slowmet da 500.
Metformina (es. Metforal, Glucophage): in genere, si inizia la terapia con una compressa da 500 mg, da assumere per bocca 2-3 volte al dì (o anche con dosi più basse, per evitare la diarrea, che può essere un effetto collaterale), dopo i pasti principali, senza superare i 2,5 g al dì. Sono reperibili anche compresse da 850 mg e da 1 g.
Glitazoni o tiazolidinedioni: anche questi farmaci diminuiscono la gluconeogenesi ed aumentano la sensibilità delle cellule all’insulina. Un effetto collaterale tipico è la ritenzione idrica. Contrariamente alla metformina, non favoriscono la perdita di peso. In Italia è disponibile il Pioglitazone (es. Actos, Glustin): all’inizio, si raccomanda di assumere piccole dosi (mezza compressa, equivalente a 15 mg) o una compressa intera al dì, in un’unica volta, con o senza cibo. La dose massima è 45 mg al dì.
Secretagoghi
Farmaci che stimolano il pancreas a produrre più insulina: bloccando i canali del potassio, questi farmaci favoriscono la depolarizzazione di membrana; l’entrata degli ioni calcio stimola le cellule beta del pancreas a produrre insulina. Si tratta di farmaci che possono causare ipoglicemia grave se utilizzati oltre le dosi prescritte dal medico.
Le SULFONILUREE trovano indicazione per il trattamento dei pazienti diabetici non obesi.
Gliclazide (es. Diabrezide, Diamicron): quando la dieta antidiabetica e l’esercizio fisico non sono sufficienti per garantire i giusti livelli glicemici nel sangue, questo farmaco risulta un valido aiuto per controllare la glicemia. Comunemente si assumono 2-3 compresse al giorno da 80 mg, ognuna mezz’ora prima dei pasti principali. Esiste ed è molto utilizzata anche una formulazione a rilascio prolungato, da somministrare una sola volta la giorno a dosi variabili da 30 a 120 mg.
Glibenclamide (es. Daonil, Euglucon): all’inizio della terapia antidiabetica, si raccomanda di assumere mezza compressa da 5 mg (corrispondente a 2,5 mg), prima del pasto principale. Se necessario la dose può essere aumentata; non superare le 2-3 compresse al dì (10-15 mg).
Glipizide (es. Minidiab): inizialmente, si raccomanda di assumere 2,5-5 mg al giorno, prima di colazione o del pranzo. Non superare i 15- 20 mg al giorno.
Gliquidone (es. Glurenor): in generale, la dose indicativa è compresa tra 30 mg (1 compressa) e 120 mg al dì.
Le GLINIDI (Repaglinide) sono molto simili alle sulfoniluree, ma sono state introdotte dopo sul mercato. Si differenziano dalle sulfoniluree essenzialmente per la loro breve durata di azione. Ad esempio Novonorm, Prandin, Enyglid.
Farmaci che inibiscono l’assorbimento del glucosio
L’acarbosio (Glucobay) è un farmaco che inibisce la digestione degli zuccheri nell’intestino, inibendo l’attività dell’enzima alfa-glucosidasi, e quindi ne riduce l’assorbimento. Va assunto prima dei pasti a dosi variabili da 50 a 300 mg al giorno. Il suo effetto collaterale più comune è il meteorismo.
Gliptine
Si tratta di farmaci antidiabetici di ultima generazione che agiscono bloccando la distruzione e quindi prolungando la vita del GLP-1 e del GIP, due ormoni prodotti nell’intestino e nello stomaco, che modulano i livelli di glucosio nel sangue agendo sul pancreas stimolando la secrezione di insulina e riducendo il rilascio di glucagone. I principali vantaggi di questi farmaci sono il fatto che non causano aumento di peso e, se usati da soli, non inducono ipoglicemia.
Sono presenti sul mercato sitagliptin, vildagliptin, saxagliptin, linagliptin e alogliptin, che si differenziano per durata di azione e vie di eliminazione dall’organismo.
Esistono poi sul mercato farmaci iniettabili, non orali, che hanno la stessa azione del GLP-1 ma una durata di azione più prolungata, gli agonisti del recettore del GLP-1 o analoghi del GLP-1 (exenatide, liraglutide lixisenatide). Anche questi farmaci agiscono sul pancreas stimolando la secrezione di insulina e riducendo il rilascio di glucagone e rallentano lo svuotamento gastrico; se usati da soli o associati ad insulino-sensibilizzanti, non inducono ipoglicemia e favoriscono la perdita di peso.
Inibitori del cotrasportatore SGLT2
Sono gli ultimi ipoglicemizzanti orali introdotti in commercio. Bloccano un trasportatore che riassorbe glucosio nel rene e quindi abbassano la glicemia favorendo la eliminazione del glucosio. Hanno un azione favorevole sulla perdita di peso. Appartengono a questa classe: canagliflozin, dapagliflozin, empagliflozin.
Associazioni di ipoglicemizzanti orali
Esistono associazioni di due ipoglicemizzanti orali nella stessa preparazione farmaceutica. Quando entrambi i farmaci sono necessari semplificano l’assunzione della terapia.
Fonte: diabete
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giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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giupipino
E chi ha mai detto di non condividere col proprio medico le azioni da fare?
Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
Questa è la situazione VERA.
Chi vuole accontentarsi delle pillole fatti suoi.
Sappia comunque che la sua malattia diverrà negli anni cronica e sempre più grave.
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giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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giupipino
E chi ha mai detto di non condividere col proprio medico le azioni da fare?
Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
Questa è la situazione VERA.
Chi vuole accontentarsi delle pillole fatti suoi.
Sappia comunque che la sua malattia diverrà negli anni cronica e sempre più grave.
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giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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Baptiste
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Nel trattamento a lungo termine del diabete di tipo 2, la terapia combinata con l’agonista del recettore GLP-1 exenatide più l’inibitore del co-trasportatore sodio glucosio di tipo 2 (SGLT-2) dapagliflozin, si è dimostrata efficace nel mantenere la riduzione dei livelli di emoglobina glicata in aggiunta a metformina.
I risultati di uno studio di estensione a lungo termine sono stati presentati al congresso dell’American Diabetes Association che si è tenuto a Orlando, Florida.
Nel trial clinico di Fase III DURATION-8, la riduzione di HbA1c con exenatide una volta alla settimana più dapagliflozin una volta al giorno è stata mantenuta per le tutta la durata dello studio, secondo Serge Jabbour, della Thomas Jefferson University di Filadelfia e colleghi.
«Il mantenimento degli effetti osservati in questa analisi non è stato inaspettato, considerato il profilo dei singoli farmaci», ha spiegato Jabbour. «Studi a lungo termine su exenatide una volta a settimana hanno dimostrato un miglioramento glicemico prolungato, riduzione del peso e marcatori del rischio cardiovascolare migliorati, anche fino a 7 anni di trattamento. Una durata simile è stata osservata negli studi a lungo termine con dapagliflozin in pazienti con diabete di tipo 2».
Uno studio di due anni
Si tratta dell’estensione a lungo termine di un precedente studio della durata di 28 settimane e in 431 hanno completato le 104 settimane di trattamento. Al basale, tutti i partecipanti presentavano una HBA1c dell'8% o superiore e assumevano almeno 1.500 mg/die di metformina.
Il gruppo di trattamento combinato ha ricevuto 2 mg di exenatide iniettabile settimanale per via sottocutanea e una compressa orale giornaliera da 10 mg di dapagliflozin in aggiunta alla metformina, e le stesse dosi sono state mantenute nei gruppo solo-exenatide e solo-dapagliflozin. L'insulina basale era consentita come terapia di salvataggio, se necessario.
Rispetto alle monoterapie con exenatide o dapagliflozin, il trattamento di associazione ha mostrato una riduzione media della percentuale di HBA1c significativamente più bassa rispetto al basale dopo 104 settimane (p<0,01): exenatide più dapagliflozin: -1,7 punti percentuali, exenatide da solo: -1,29 punti percentuali, dapagliflozin da solo: -1,06 punti percentuali.
Dopo due anni sono stati mantenuti anche numerosi altri indicatori clinici di efficacia per il controllo della glicemia. La terapia combinata ha comportato miglioramenti significativi dei livelli di glucosio plasmatico a digiuno (-49 mg/dL contro -29,8 mg/dL con il solo exenatide solo e contro -21,9 per il solo dapagliflozin), così come in quelli di glucosio postprandiale a 2 ore (-86,2 mg/dL contro -79,0 mg/dL contro -64,0 mg/dL, rispettivamente).
Come prevedibile con l’uso di un inibitore di SGLT-2, i pazienti in trattamento con dapagliflozin hanno riportato anche una perdita di peso che si è mantenuta a lungo termine, mentre non è stato lo stesso con exenatide.
I pazienti con il trattamento combinato hanno avuto un miglioramento della pressione arteriosa (-3,1 mm Hg) superiore rispetto a una monoterapia.
Effetti collaterali nella norma
Jabbour ha affermato che il trattamento di combinazione è ideale per i pazienti con diabete non controllato, con la HBA1c del 9% o superiore e in trattamento con la dose massima tollerata di metformina.
«La combinazione dei due farmaci può consentire una riduzione della HBA1c che si avvicina o raggiunge gli obiettivi delle linee guida ADA», ha affermato. «Se i pazienti dovessero fare resistenza, in alternativa questi agenti potrebbero essere aggiunti in sequenza anziché contemporaneamente».
Nel complesso, il trattamento combinato è stato ben tollerato senza problemi di sicurezza inaspettati, ha osservato Jabbour. Tra i gruppi di trattamento, le percentuali di eventi avversi erano simili. Anche se nessun paziente ha avuto episodi importanti di ipoglicemia nel corso dello studio, con l’associazione c'è stata una percentuale leggermente più alta, ma non significativa, di eventi minori (1,7% rispetto a 0% con exenatide da solo e 0,4% con dapagliflozin da solo).
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