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Broccoli e cavoli, contro il cancro grazie al sulforafano
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giupipino
Buon consigliere
giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
Iscritto nel 2016
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Confermo l'utilità di una alimentazione basata principalmente su ortaggi e vegetali (cavoli, broccoli, carote, finocchi, rape, sedano, carciofi, tarassaco) su agrumi (limone, arancia, pompelmo) e spezie (peperoncino, curcuma, zenzero) al fine di prevenire il tumore al colon. Io soffro di poliposi intestinale e sono costretto a fare la colonscopia ogni 4 anni. Fino a due anni fa ogni volta che facevo la colonscopia mi asportavano, per via endoscopica, tre polipi. Da due anni ho cambiato dieta, assumendo la dieta a base dei vegetali detti prima, accompagnati solo da pesce, uova o carne bianca. Sostituendo vino e birra con succo di mela. Accompagnandola con un'ora di marcia giornaliera. Bene, nell'ultima colonscopia, avvenuta a distanza di un anno dall'inizio della dieta, non hanno trovato alcun polipo nell'intestino. Inoltre ho potuto buttare alle ortiche tutti i farmaci che ero costretto a prendere per diabete, trigliceridemia, colesterolemia, ipertensione e gotta. Chissà se i medici ce lo diranno mai...
Su richiesta potrei allegare la copia scannerizzata dei miei esami di tre anni fa con gli ultimi.
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Il consumo regolare di broccoli e cavoli potrebbe aiutare a prevenire e a contrastare il cancro. Queste verdure, infatti, contengono una sostanza, chiamata sulforafano, che sarebbe in grado di aumentare l'espressione di un gene oncosoppressore, noto come p16.
È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Clinical Epigenetics dai ricercatori americani guidati da Praveen Rajendran, del Texas A & M Health Science Center di Houston (Usa). Secondo gli esperti, l'effetto benefico derivante dall'assunzione di verdure crocifere (come cavolini di Bruxelles, cavolo, broccoli e cavolfiore) potrebbe durare anche dopo averne limitato il consumo: “Il nostro studio suggerisce la possibilità che i meccanismi epigenetici siano inizialmente attivati dal sulforafano e dai suoi metaboliti – spiega Rajendran -, e che i processi a valle potrebbero essere prolungati, almeno nel breve termine, anche dopo l'eliminazione di questi composti dall'organismo”.
La ricerca è stata condotta su 28 ultracinquantenni di entrambi i sessi, ai quali è stato chiesto di riportare le loro abitudini alimentari. Inoltre, i soggetti sono stati sottoposti a colonscopia. Confrontando le risposte dei partecipanti con i referti dell'esame, gli studiosi hanno scoperto che l'assunzione regolare di verdure crocifere potrebbe aiutare a prevenire l'insorgenza del cancro, o potrebbe rallentare la crescita tumorale. È, infatti, emerso che i soggetti che mangiavano spesso questi vegetali avevano livelli più alti di espressione del gene soppressore del cancro. Negli individui che, invece, mangiavano broccoli e cavoli raramente, o che non lo facevano mai, l'espressione genica di p16 risultava inferiore. Inoltre, i ricercatori hanno constatato che i benefici derivanti dall'assunzione di broccoli e cavoli persistevano anche dopo che i volontari ne avevano ridotto il consumo.
Secondo gli esperti, il sulforafano sarebbe quindi in grado d'influire su p16, un gene che aiuta a prevenire e a combattere il cancro. Di conseguenza, ipotizzano che l'assunzione frequente della sostanza potrebbe anche rafforzare l'efficacia dei farmaci oncologici. Le proprietà antitumorali delle verdure crocifere sono anche state confermate da un esperimento condotto sui topi e durante uno studio precedente, eseguito dai ricercatori su alcune cellule di colon e prostata coltivate in laboratorio. Tuttavia questo studio avrebbe una valenza maggiore, perché avrebbe dimostrato l'esistenza di effetti benefici anche sugli umani.
“Il nostro lavoro offre prove esaurienti, basate su studi condotti sulle cellule, sugli animali e sugli umani, del fatto che il sulforafano possa aiutare a prevenire il cancro - osserva Rajendran -. Si può quindi affermare la validità di ciò che i nutrizionisti ripetono da anni: bisogna mangiare le verdure”.
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