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Caldo, ecco come evitare il colpo di calore
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Ex membro
cercare di uscire il meno possibile e se poi siamo costretti magari al mattino presto almeno io la penso cosi
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Ex membro
Quando il caldo è eccessivo, il tasso di umidità particolarmente alto e la ventilazione è scarsa, l’insidia in agguato è il colpo di calore. Di questo ha parlato il dottor Antonio Voza, responsabile di Pronto Soccorso dell’ospedale Humanitas, su Ok Salute e Benessere: «Il colpo di calore deriva da un’incapacità del nostro organismo di termoregolare e di sopperire a eventuali sbalzi di temperatura. Comporta un’eccessiva produzione di calore maggiore della nostra capacità di disperderlo». In che modo è possibile prevenirlo?
I consigli dello specialista contro il colpo di calore:
- evitare di esporsi al sole dalle 11 alle 16. Se dovesse accadere, proteggersi adeguatamente
- a casa ventilare l’ambiente, anche con aria condizionata ma a temperature non inferiori i 24/25°, meglio ancora se fa da deumidificatore
- indossare abiti leggeri in cotone e lino per favorire la traspirazione
- idratarsi, bere e mangiare tanta frutta e verdura.
Il colpo di calore si manifesta con malessere generale, a volte agitazione; poi il paziente comincia ad avere una temperatura molto elevata, la sua pelle sarà calda e asciutta. Cosa fare? «Cercare di allontanare il paziente dalla fonte di calore; spogliarlo per far raffreddare il colpo eventualmente anche con acqua, ventilarlo, farlo distendere con le gambe sollevate, poi – raggiunta temperatura corporea idonea – cercare di reidratarlo a piccoli sorsi».
Centinaia di decessi per le ondate di calore sono stati colpa dell’uomo
È stato il cambiamento climatico a rendere questi fenomeni molto più intensi negli ultimi anni e l’intervento dell’uomo ha contribuito in maniera rilevante. Un gruppo di ricercatori della University of Oxford (Regno Unito) ha calcolato le morti attribuibili alla feroce ondata di calore che interessò l’Europa nel 2003.
Il team ha utilizzato i dati di tre mesi del 2003 (giugno, luglio e agosto) e la valutazione dell’impatto sulla salute dell’afa in quella torrida estate in due città: Parigi e Londra. Ebbene, è emerso che il cambiamento climatico indotto dall’uomo ha aumentato il rischio di morire per problemi dovuti alle alte temperature del 70% circa nel centro di Parigi e del 20% a Londra.
A Parigi, la città europea più calda di quell’estate, 506 decessi su 735 sono riconducibili agli sconvolgimenti climatici mentre a Londra “solo” 64 su 315. L’impatto è considerevole, dicono gli autori della ricerca pubblicata su Environmental Research Letters, ma il bilancio potrebbe essere ancora più alto se si allargasse lo studio anche ad altre città. E le previsioni non fanno ben sperare: le ondate di calore dovrebbero aumentare in frequenza e intensità se non si interviene prontamente.
HumanitaSalute.it