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Problemi in famiglia
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Baptiste
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Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
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15 delle sue risposte sono state utili ai membri
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Grazie del tuo contributo @MaryJuana. Il tema è molto interessante
Qualcuno vuole condividere la sua esperienza con noi? Potete testimoniare nei commenti di questa discussione. Buona giornata a tutta la comunità.
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Ex membro
Ciao @MaryJuana, @Baptiste
io e MJ ci siamo già un po' confrontate su questo tema in un'altra discussione, per me è un discorso molto complesso. Un'architettura delicata che non è totalmente negativa né positiva, ovviamente. In un certo senso il mio problema trova le sue radici proprio in quel gruppo di persone a cui sono strettamente legata, ma allo stesso tempo ho subito un abbandono invisibile. Sotto gli occhi di tutti, ma mai realmente notato. In questo momento la cosa più difficile è capire chi sono, mi è stato diagnosticato il disturbo dissociativo dell'identità solo da pochi mesi. E' arrivata La Risposta senza quasi che me ne accorgessi. La mia scelta fin dall'inizio è stata quella di tenere fuori la mia famiglia, almeno finché non sarò in grado di gestire al meglio questa rivelazione. Cambieranno moltissime cose e ho paura che non tutte saranno positive. Il mio rapporto con loro è molto squilibrato in un certo senso dipendo da loro perché mi aiutano con le spese fuori casa, non avendo ancora abbastanza stabilità e occasione di entrare nel mondo del lavoro "serio". Dall'altra parte fin da ragazzina ho costruito un muro tra me e loro, per proteggermi. Sono estremamente sociale e disponibile, divertente dicono, ma c'è sempre una sottile cortina di ferro che traccia una netta distanza emotiva. Per loro credo di risultare abbastanza sfuggente e enigmatica, ultimamente si stanno preoccupando perché ho avuto un forte calo di peso nell'ultimo anno e sembro sempre molto stanca, cercano di avvicinarsi, di fare domande, ma conosco il mio atteggiamento e solitamente mi chiudo più di un riccio, così lasciano perdere. Questo è tutto quello che posso dire, per il resto mi sembra sempre un gran casino la mia vita!
Peace and Love
Freaks
Romijuan
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Romijuan
Ultima attività il 20/08/24 alle 22:41
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Ahahahah mi piace MJ comunque come al solito mi sei molto utile, perché io tendo a vedere tutto in bianco e nero, e invece hai ragione tu, è una costruzione che non può essere del tutto negativa: d'altronde, mi ha portato a sviluppare anche le mie qualità positive..quindi bo, qualche dinamica degna di essere conservata deve pur esserci..
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M&J
Ex membro
Ahahah sì mi piace l'abbreviazione 🙃. Credo che in ogni caso queste relazione siano estremamente complesse da capire e gestire nella totalità. Ogni persona poi è diversa, non si puo mai prevedere come verrà assimilata e elaborata la notizia da parti esterne a "malato" / terapista. Il compito arduo secondo me e mantenere questa sorta di equilibrio di giudizio nei momenti in cui si è particolarmente down o in cui sono quei rapporti a metterti spalle al muro.
⭐
Romijuan
Buon consigliere
Romijuan
Ultima attività il 20/08/24 alle 22:41
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Sono contenta che tu sia arrivata a questa conclusione, credo anche che, da come me la prospetti, riuscirai a gestire questa situazione al meglio io però non parlavo della situazione della mia malattia psichica in particolare, a me manca il loro supporto in generale, per qualsiasi cosa. Non credo prenderò mai nemmeno in considerazione la possibilità di parlare apertamente con loro di chi sono, infatti, nonostante mia madre sappia che vado dalla psicologa, del disturbo borderline non sa nulla. Mi sento completamente sol* e abbandonat* (uso l'asterisco perché ho un'identità di genere non binaria, e oggi mi sento di includere anche la mia parte maschile nella discussione), non potrei mai sedermi con loro e parlare liberamente di me: subito scatterebbe il giudizio, e il disprezzo. È uno dei motivi per cui sono questo sito, ho un bisogno disperato di raccontarmi, di raccontare di tutta e tutto me, trovando dall'altra parte qualcuno che apprezzi, che mi aiuti a capirmi anche, per cui io non diventi un disgustoso stigma da cancellare. Mi hanno repressa (hanno represso la me femmina, dato che del me maschio non sanno nulla) così tanto che non so più nemmeno chi davvero sono, e cosa davvero voglio. Sopravvivo facendo una serie di cose meccaniche che so che devo fare per non sentirmi inutile, stop. Non ho una vera personalità, sono una palla di roba indistinta, e non so davvero come fare..non riesco ad esistere.
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M&J
Romijuan
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Ultima attività il 20/08/24 alle 22:41
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Scusami, in realtà il termine corretto non è non binario, ma bigender, anche se io credo di essere trigender, dal momento che spesso mi sento qualcosa di completamente diverso da maschio e femmina. È per questo che preferisco la definizione di non binario, ma non è quella più corretta.
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Butterfly99
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Butterfly99
Ultima attività il 15/05/19 alle 20:09
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Ciao ragazzi, sono qui da poco e questo è uno dei primi temi che hanno particolarmente colpito. La mia storia famigliare è un disastro: sono nata da una storiella fra due cugini di terzo grado, erano giovani e a causa di un incidente sono nata io... con il tempo i miei si separano e inizia così uno dei miei punti più deboli. Sono cresciuta con mia madre, ho cambiato paese e lei ha sempre fatto di tutto per non farmi mancare nulla, ma non è mai stata affettuosa. È sempre stata una madre molto autoritaria, una di quelle “io ti ho fatto io ti disfo” con la differenza che lei lo ha sempre pensato veramente. Crescendo queste cose ci hanno allontanato e mi hanno spinto a circondarmi di amicizie più grandi cercando affetto in altre persone. Con mio padre la situazione è peggio, lui non ha mai avuto interesse nel volermi fino a qualche anno fa, ma quando provo ad instaurare un rapporto non riesco a superare i ricordi degli anni passati senza di lui e chiudo tutto. Entrambi i miei genitori hanno sempre visto i miei comportamenti come un capriccio, quindi ho nascosto negli anni le lacrime e l’ansia. Quando succede che scoppio, mi sento dire “ma trovati uno psicologo pazza”, mi criticano su tutto rendendomi sempre più insicura. Non ho mai avuto i complimenti “da mamma” come “bella la mia bambina” ma critiche come “non puoi lavorare in quel posto dai, li cercano persone belle”. A volte ho l’impressione che mi vedano più come una donna delle pulizie che per altro e capita che mi chiedo cosa succederebbe se sparissi dalle loro vite. Vorrei avere un appoggio una volta ogni tanto, ma mi trovo sempre in mezzo a un combattimento, perché ho l’impressione che “se non è come voglio io, non si fa” e a volte mi chiedo se starei meglio se le cose fossero andate diversamente...
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Romijuan
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Romijuan
Ultima attività il 20/08/24 alle 22:41
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Ciao @Butterfly99, vorrei tanto aiutarti ma la realtà è che non posso, io sono ormai quasi completamente dall'ambito famigliare. Le nostre storie sono incredibilmente simili: padre assente, madre autoritaria, persino un trasferimento! So quanto queste situazioni facciano sentire soli, indesiderati e inutili, ma la realtà è che non puoi combattere queste sensazioni partendo da loro, cercando contatto e approvazione da loro: se lo fai, hai già perso, perché significa che, dal momento che dipendi dal loro parere, e troveresti vero un eventuale giudizio positivo, trovi vera anche tutta la negatività che ti scaricano addosso, e lo fai perché li hai eretti a possessori della verità incontrastata. Se continui a cercare questa verità da loro, sarà vero tutto ciò che ti diranno, quindi smettila di credere che il loro giudizio e la loro approvazione siano importanti, e già parte del problema sarà risolto. Poi, inizia a pensare che il tuo giudizio e la tua approvazione su di te e quello che ti succede lo siano, e a quel punto, almeno un po'. starai meglio almeno, ti parlo sulla base della mia esperienza. Per quanto riguarda la gestione dei rapporti con loro, a parte dirti di togliere importanza alle loro opinioni, il che ti risparmia anche l'inutile fatica di provare a cambiarli, non so davvero cosa dirti, non sono minimamente capace io di gestire i rapporti.
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M&J
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Romijuan
Buon consigliere
Romijuan
Ultima attività il 20/08/24 alle 22:41
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Salve a tutti! Volevo una mano per quanto riguarda un tema piuttosto delicato: la famiglia. Ecco, per quanto riguarda me, sono così abituata a non avere supporto da parte loro, così abituata a trovare solo un clima di violenza e discriminazione (sono ultracattolici, e, come tali, apprezzano solo le persone che corrispondono a degli stereotipi di funzionalità, e apprezzano anche moltissimo gli stereotipi) da non sentire nemmeno più la loro mancanza, o comunque la mancanza di una situazione stabile e di supporto alle mie spalle. Sono diventata asettica: è come se conoscessi così poco l'amore, che fosse stato così poco importante per il mio sviluppo, dato che ne ho ricevuto davvero poco, da non sentirne il bisogno. Questo succede, appunto, perché non ne ho mai avuto bisogno, me la sono sempre cavata nonostante non avessi amore da nessuno. Però non credo che sia giusto..senza contare l'handicap sociale che rappresenta, dal momento che a me non è necessario fare amicizia, o provare empatia. Non so..credo che sia il disturbo borderline portato alle sue estreme conseguenze: sono stata ferita così tanto dall'abbandono, e i miei tentativi per evitarlo non hanno portato altro che ulteriore sofferenza, che adesso elimino proprio la fonte, ovvero il mio bisogno degli altri, e tutto questo è stato causato da tutte le volte che la mia famiglia mi ha ferita e lasciata da sola. Voi avete delle situazioni simili? Come reagireste?