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Pazienti Diabete tipo 1
Lotta al diabete, l'Italia è in prima fila in Europa
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Indagine
Indagine
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Convivere con il diabete di tipo 1
Sensore Freestyle Libre, posizioni alternative rispetto al retro braccio?
Gigihgt
@Maragnaffo l'ho messo 2 volte nel tricipite, impossibile farlo arrivare a 15 giorni, allora ho cercato un posto alternativo, da 5 mesi lo applico con successo 2 centimetri sotto l'anca, valori quasi sempre perfetti nel confronto col glucometro, ottima posizione anche per dormire e per lavarsi, molto soddisfatto del mio esperimento.
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Convivere con il diabete di tipo 1
Sensore Freestyle Libre, posizioni alternative rispetto al retro braccio?
Gigihgt
@Maragnaffo l'ho messo 2 volte nel tricipite, impossibile farlo arrivare a 15 giorni, allora ho cercato un posto alternativo, da 5 mesi lo applico con successo 2 centimetri sotto l'anca, valori quasi sempre perfetti nel confronto col glucometro, ottima posizione anche per dormire e per lavarsi, molto soddisfatto del mio esperimento.
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Baptiste
Buon consigliere
Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
Iscritto nel 2016
5.442 commenti pubblicati | 172 nel forum Diabete tipo 1
15 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
Buon consigliere
Partecipante
Messaggero
Collaboratore
Esploratore
Amico
Sono 5,5 milioni i diabetici nel nostro Paese, oltre 400 milioni nel mondo. Istituita una task force per studiare e migliorare l’accesso alle cure dei pazienti. E ridurre i costi sanitari.
Garantire cure adeguate a tutti non è facile: oggi oltre la metà delle persone malate di diabete presenta livelli di controllo metabolico molto lontani dagli standard raccomandati. La patologia ha effetti negativi non solo sul benessere fisico e psicologico delle persone ma anche sulle casse dello Stato, sul rapporto con familiari e amici, sulle attività lavorative e su quelle del tempo libero. Aspetti che possono determinare una minore adesione alle raccomandazioni mediche e alle terapia, con impatto negativo sui controlli. Il costo medio per paziente con diabete è di circa 2.600-3.100 euro l’anno, per i soli trattamenti farmaceutici. Costi che aumentano con l’invecchiamento degli assistiti. A questi costi bisogna poi aggiungere quelli derivanti da perdita di produttività, pensionamento precoce, disabilità permanente e altri costi indiretti.
L'Italia è capofila nella lotta al diabete
Dopo un confronto organizzato dal parlamentare europeo Nicola Caputo sul tema "Tackling the Burden of Diabetes in Europe", cui hanno partecipato medici e professori, industriali e politici, è stata istituita una task force destinata ad avviare le azioni indispensabili al miglioramento e l’accesso alle cure dei milioni di pazienti. Cristiano Ferrari, presidente di Theras, azienda italiana protagonista della task force, nel suo intervento ha spiegato come si possano ridurre gli enormi costi sanitari, migliorando al contempo la qualità delle cure: "Data l’importanza dei temi trattati - afferma Ferrari - abbiamo accettato con piacere l’invito a far parte di questo 'Board europeo', anche per chiarire e mettere fine ad alcuni luoghi comuni che addossano l’incremento dei costi nel trattamento delle patologia alla innovazione tecnologica. E’ inammissibile infatti – prosegue l'industriale - che all’interno di qualche organizzazione governativa, ancora oggi ci sia chi pensa che la via per migliorare la sostenibilità delle cure per il diabete sia quella di tagliare le spese per i dispositivi medici".
Milioni di pazienti, italiani ed europei, attendono risposte certe e qualità di cure migliori. Lo Stato e le aziende sanitarie ovviamente devono fare bene i conti. Ma la salute dei cittadini e la loro qualità della vita dovrebbe essere sempre al primo punto.
Il Giornale