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Complicanze dopo un ictus: come evitarle?

Pubblicata il 29 ott 2023 • Da Candice Salomé

Conosciuto anche come ictus, l'incidente cerebrovascolare è determinato dalla rottura o dall'ostruzione di un vaso sanguigno nel cervello. A causa degli effetti irreversibili che produrre a livello cerebrale, si tratta di un'emergenza medica assoluta che richiede di contattare il 118 o il 112 per richiedere un intervento immediato.

Ma quali sono i sintomi di un ictus? Quali sono le conseguenze irreversibili? Come vengono gestite le complicazioni post-ictus?

Ve ne parliamo nel nostro articolo!

Complicanze dopo un ictus: come evitarle?

Che cos'è un ictus (incidente cerebrovascolare)?

Ogni anno in Italia si registrano più di 90000 nuovi casi di ictus. È la prima causa di disabilità fisica acquisita negli adulti, la seconda causa di demenza (la malattia di Alzheimer è la prima) e la seconda causa di morte.

L'età media in cui si verifica un ictus è di 74 anni, ma il 25% delle persone colpite ha meno di 65 anni e il 10% meno di 45 anni.

Esistono due tipi di ictus:

-  L'attacco ischemico transitorio è una forma lieve di ictus causata dall'interruzione temporanea del flusso sanguigno in una parte del cervello. In questo caso, i sintomi durano meno di un'ora e non lasciano segni anomali visibili alla risonanza magnetica sul cervello.

-  L’incidente cerebrovascolare è caratterizzato da un danno a una parte del cervello in seguito all'ostruzione o alla rottura di un vaso sanguigno. Deve essere trattato rapidamente per evitare danni irreversibili e facilitare il recupero.

I sintomi dell'ictus compaiono all'improvviso e sono i seguenti:

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Fonte: Insalutenews

Quali sono le possibili conseguenze di un ictus?

L'ictus causa danni cerebrali che possono essere irreversibili. Quando i neuroni sono privati dell'ossigeno a causa di un'ostruzione vascolare, muoiono al ritmo di 2 milioni al minuto. Per questo motivo l'ictus deve essere trattato il più rapidamente possibile, per ridurre al minimo il tempo che intercorre tra i primi segnali e il trattamento che si esegue per sbloccare l'arteria bloccata. Con i trattamenti disponibili attualmente, il tempo di intervento è di poche ore.

L’ictus può avere una gravità variabile. Può andare da un attacco ischemico transitorio che regredisce in pochi minuti senza lasciare conseguenze, a un ictus grave che porta alla morte o a un ictus che lascia postumi permanenti più o meno gravi.

Emiplegia

Quando l'ictus colpisce l'area motoria dell'emisfero cerebrale (lato destro o sinistro), la parte opposta del corpo può rimanere paralizzata. La paralisi del lato destro o sinistro del corpo è quindi chiamata emiplegia.

Un ictus del lato sinistro del cervello può causare l’emiplegia nella parte destra del corpo.

Disturbi del linguaggio

In caso di ictus, anche l'area responsabile del controllo del linguaggio può essere colpita, provocando disturbi del linguaggio noti come "afasia". Questo può tradursi in difficoltà ad articolare o a trovare le parole.

Eminegligenza dello spazio circostante

Dopo un ictus, alcune persone possono ignorare un lato - il destro o il sinistro, a seconda del lato colpito - dello spazio che le circonda. Per esempio, quando attraversano la strada, possono ignorare completamente ciò che proviene da sinistra, mentre vedono perfettamente ciò che proviene da destra.

Dolori

Dopo un ictus, può comparire dolore fisico sul lato colpito. Questo dolore può essere dovuto a una tensione muscolare permanente.

Alcuni dolori alla spalla possono essere legati a una condizione nota come "algodistrofia" (dolore eccessivo in un'articolazione del corpo, associato a infiammazione e rigidità articolare).

Dopo un ictus possono verificarsi altri effetti collaterali, come :

  • Disfunzioni agli sfinteri, con conseguente incapacità di urinare e stimolo a farlo,
  • Disfunzioni sessuali come problemi di libido, erezione o eiaculazione,
  • Stanchezza e difficoltà a concentrarsi,
  • Depressione, ansia, irritabilità.

Come vengono trattati i postumi dell'ictus?

La riabilitazione in caso di ictus dovrebbe iniziare il prima possibile, perché prima si inizia, maggiori sono le possibilità del paziente di recuperare le abilità e le competenze perdute. La durata della riabilitazione varia a seconda delle complicanze intervenute.

Esistono diversi approcci alla riabilitazione dopo un ictus. Il piano di riabilitazione dipende dalla parte del corpo o dal tipo di abilità colpita dall'ictus.

Attività fisica

Gli esercizi di motricità hanno lo scopo di rafforzare i muscoli e la coordinazione. Possono anche includere esercizi per rafforzare la deglutizione.

Migliorare la mobilità significa anche imparare a utilizzare ausili per la mobilità come bastoni, sedie a rotelle, stecche, ecc.

La terapia volta ad aumentare l’ampiezza dei movimento allevia la tensione muscolare e aiuta a ripristinare l'ampiezza di movimento ottimale attraverso esercizi e trattamenti specifici.

Attività fisica assistita dalla tecnologia 

Con la stimolazione elettrica funzionale, l'elettricità viene applicata ai muscoli indeboliti, costringendoli a contrarsi.

I dispositivi robotici possono aiutare gli arti indeboliti a eseguire movimenti ripetitivi per recuperare forza e funzionalità.

Riabilitazione cognitiva ed emotiva

La terapia occupazionale e la logopedia aiutano a migliorare le capacità cognitive perse, come la memoria, la capacità di risolvere i problemi e le abilità sociali.

I gruppi di sostegno permettono ai pazienti di sentirsi ascoltati e sostenuti.

Infine, possono essere consigliati farmaci come gli antidepressivi o un farmaci che agiscono su vigilanza, agitazione e movimento.

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avatar Candice Salomé

Autore: Candice Salomé, Redattrice di Salute

Creatrice di contenuti presso Carenity, Candice è specializzata nella scrittura di articoli sulla salute. Ha un interesse particolare nei campi della psicologia, del benessere e dello sport. 

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