Lavarsi i denti aiuta a prevenire l’ictus?
Pubblicata il 19 feb 2016
La maggior parte dei pazienti con emorragia cerebrale presenta batteri pericolosi nella bocca: la migliore arma di prevenzione è l'igiene orale.
Volete vivere a lungo e in salute? Allora non dimenticate mai spazzolino, dentifricio, filo interdentale e colluttorio: una cattiva igiene orale aumenta non soltanto il rischio di infarto, ma anche la probabilità di avere un ictus emorragico o piccoli sanguinamenti cerebrali che aprono la strada alla demenza. Lo dimostra uno studio giapponese pubblicato sulla rivista Scientific Reports dai ricercatori del Cerebral and Cardiovascular Center di Osaka.
Sotto la loro lente è finito un particolare batterio responsabile della carie, lo Streptococcus mutans: normalmente presente nella bocca di una persona su dieci, pare essere molto più diffuso tra i soggetti colpiti da sanguinamenti cerebrali. I ricercatori giapponesi lo hanno trovato nel 26% dei pazienti colpiti da ictus emorragico e in gran parte delle persone con microsanguinamenti cerebrali.
Il legame che unisce la salute delle gengive a quella del cervello è ancora tutto da chiarire, ma i ricercatori pensano che lo Streptococcus mutans presente nella saliva possa entrare in circolo nel sangue finendo per “aggrapparsi” ai vasi sanguigni del cervello: se le loro pareti sono già indebolite dall’età e dalla pressione arteriosa troppo alta, allora rischiano di rompersi, generando un’emorragia.
«Lo studio dimostra che la salute della bocca è importante per la salute del cervello», affermano i ricercatori. «Le persone devono imparare a prendersene cura, perché questo non porta benefici solo ai denti – aggiungono – ma anche al cuore e al cervello». Dunque spazzolate, gente. Spazzolate.
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