Poliartrite reumatoide: la relazione tra paziente e medici
Pubblicata il 20 dic 2019 • Da Louise Bollecker
Come essere ascoltata dal suo medico e trovare i trattamenti giusti? Una dei nostri membri affetta da poliartrite reumatoide ci racconta il suo percorso, dai primi sintomi fino alla diagnosi.
Buongiorno e grazie di aver accettato di rispondere alle nostre domande. Puoi presentarti in qualche parola?
Sono una donna di 66 anni, sono psicologa clinica, psicoterapeuta e psicanalista. Ho dovuto smettere la mia attività di formatrice sin dall’inizio della malattia.
Quando i tuoi primi sintomi sono comparsi?
Nel maggio del 2017, ho sviluppato una nevralgia cervico-brachiale dal lato destro che ho da quasi 10 anni. Tre mesi dopo, in agosto, ho sofferto di uno stato infiammatorio così violento che non potevo più muovermi. Le caviglie, le ginocchia, i polsi, le mani, le spalle (soprattutto la destra) insomma, la quasi-totalità delle articolazioni infiammate.
Com’è successa la diagnosi?
Consultavo già una reumatologa, con la quale avevo una visita all’inizio del settembre. La diagnosi è “caduta” a metà settembre. Ho avuto paura, ma mi sono fidata della medicina per purtroppo rendermi conto che le possibilità di trattamenti sono molto limitate oggi. Mio figlio mi sostiene, anche i miei amici.
Quale trattamento ti è stato prescritto?
Subito, Metotrexate 17,5 mg e il dosaggio è stato aumentato progressivamente fino a 25 mg oggi. Cortisone da due anni, quasi finito oggi perché assumo 1mg/giorno. Alcuni dolori presistono, sto per provare altri trattamenti. Le medicine alternative mi aiutano un po’ ma quando il dolore è acuto, niente mi aiuta.
Come sono le tue relazioni con il tuo medico?
Molto buone oggi, ma conflittuali all’inizio perché volevo spiegazioni - che non potevano darmi - su quello che mi stava succedendo. Ho cambiato di pneumologo dopo aver visto un medico troppo lassista che non ha saputo individuare la mia pneumopatia. La mia opinione è ormai tenuta bene in considerazione, sin dalla corretta spiegazione con la mia reumatologa. Vedo il mio medico ogni 6 settimane ma posso chiamarla se sento un accesso infiammatorio arrivare.
Come stai oggi?
Non molto bene. La mia malattia non è ancora stabilizzata. La stanchezza, i dolori e la perdita di una parte della mia mobilità sono i sintomi più difficili da gestire.
Quale consiglio daresti ad un paziente appena diagnosticato?
Avere pazienza e fare filosofia orientale!
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