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Perché è utile iniziare il trattamento della SM precocemente.
Molte persone trovano difficile decidere quando iniziare il trattamento per la sclerosi multipla (SM). Di fronte a pochi sintomi e alla prospettiva di effetti collaterali dei farmaci, molte persone scelgono di ritardare l'intervento medico. Ma la SM è una condizione che dura tutta la vita. L'inizio del trattamento precoce può avere un impatto positivo rallentando potenzialmente la progressione della malattia. Discutere il problema con il proprio medico per arrivare al miglior piano per il vostro benessere a breve e lungo termine.
I benefici del trattamento precoce
È più facile capire perché l'intervento precoce può aiutare la SM quando si considera come la SM colpisce il corpo. I nostri nervi sono protetti da una sostanza grassa chiamata mielina. Questi nervi sono vitali per tutte le parti del corpo per comunicare con il cervello. La SM è caratterizzata in parte dall'attacco del sistema immunitario alla mielina. Quando la mielina degrada, i nervi sono vulnerabili ai danni. Cicatrici o lesioni possono comparire sul cervello e sul midollo spinale. Nel corso del tempo, la comunicazione tra il cervello e il corpo si rompe.
Circa l' 85% delle persone con SM ha una SM recidivante-remittente (RRMS). Questi individui sperimentano attacchi di sintomi della SM seguiti da un periodo di remissione. Diversi anni dopo la diagnosi, la RRMS può trasformarsi in SM progressiva secondaria, che non ha periodi di remissione.
I farmaci che trattano la RRMS sono terapie modificanti la malattia (DMT) che riducono la gravità e la frequenza degli attacchi. Lo fanno agendo sul sistema immunitario del corpo, che attacca la mielina durante una ricaduta della SM. A loro volta, questi farmaci riducono la quantità di danno neurologico dalla SM.
I DMT non sono efficaci sulla SM secondaria progressiva. Per questo motivo, il medico può raccomandare di iniziare il trattamento DMT in anticipo, quando questi farmaci possono avere un effetto notevole. Uno studio del 2009 sul Journal of Managed Care Medicine ha stimato che per ogni attacco di SM che causa sintomi, 10 attacchi si verificano al di sotto del livello di consapevolezza dell'individuo.
Effetti collaterali del trattamento
Sebbene potenzialmente efficaci, le DMT hanno effetti collaterali e rischi. Questi possono variare da sintomi relativamente lievi di tipo influenzale e irritazione nel sito di iniezione a un maggior rischio di cancro. È importante discutere questi rischi con il medico per comprendere e valutare appieno le opzioni.
Complicazioni di SM non trattati
Se non trattata, la SM causa sostanziale disabilità nell'80-90% delle persone dopo 20-25 annidi malattia. Poiché la diagnosi si verifica in genere tra i 20 ei 50 anni, molte persone hanno ancora molto tempo. È importante considerare se sfruttare al meglio quel tempo significa trattare la malattia e interrompere la sua attività il prima possibile.
Le opzioni di trattamento sono limitate per quelli con SM avanzata o progressiva. I DMT sono approvati dalla FDA per il trattamento della RRMS. Solo un farmaco, ocrelizumab (Ocrevus), è approvato per la SM progressiva primaria. Tuttavia, non esiste un farmaco in grado di riparare il danno già causato dalla SM.
Un articolo del 2017 sul Journal of Neurology, Neurosurgery e Psychiatry ha rilevato che molte persone non hanno accesso ai DMT fino a diversi anni dopo la diagnosi. Questo gruppo di persone ritarda il trattamento, che ha conseguenze negative per la salute del cervello. Se una persona diventa disabilitata, è molto difficile, o potrebbe essere impossibile, recuperare le abilità che hanno perso.
Il takeaway
L'inizio del trattamento precoce generalmente offre la migliore possibilità di rallentare la progressione della SM. Riduce l'infiammazione e il danneggiamento delle cellule nervose, che causano il peggioramento della malattia. Il trattamento precoce con DMT e altre terapie per la gestione dei sintomi può anche ridurre il dolore e aiutarti a gestire meglio le tue condizioni. Parla con il tuo medico per saperne di più sui benefici del trattamento precoce per te.
Fine
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L’insulinoresistenza
medicina interna
Si parla di insulinoresistenza quando la sensibilità cellulare all’insulina si riduce. Può colpire sia le donne che gli uomini, ma anche i bambini. Viene chiamata anche sindrome metabolica, e oltre al tipico malessere generale, può dare tantissimi altri sintomi. E’ importante riconoscerli per poter cominciare il trattamento il prima possibile. L’insulinoresistenza è una patologia molto subdola, perchè i sintomi che la caratterizzano rimangono nascosti per molto tempo, e anche quando sono manifesti non sono sempre così specifici. In genere i primi segnali sono sbalzi d’umore improvvisi, che possono provocare stanchezza, disturbi del sonno ma anche depressione. Solo da questo possiamo ben capire come sia difficile la diagnosi e il trattamento di questa patologia, cosa che a sua volta facilita la comparsa di ulteriori sintomi.
Cosa c’è alla base dell’insulinoresistenza?
Quando nell’organismo si abbassa il livello di sensibilità insulinica nelle cellule, benchè l’organismo continui a produrre insulina, il suo effetto non sarà mai sufficiente. Dell’insulina dobbiamo sapere che si tratta di un ormone che permette allo zucchero di entrare nel sangue, regolandone l’assorbimento e la quantità. E’ indispensabile per lo sviluppo dei tessuti muscolari e delle cellule di grasso, che ricoprono il 55-60% del peso corporeo totale. Quando si sviluppa l’insulinoresistenza, l’organismo attiva una sorta di reazione protettiva, cominciando a produrre sempre più insulina. Nella fase iniziale in genere il livello di insulina nel sangue rimane stabile nonostante l’eccessiva produzione del pancreas. A lungo andare però il pancreas non riesce più a tenere il passo, si indebolisce riducendo la quantità e l’efficacia dell’insulina. Per questo dopo i pasti avviene il tipico innalzamento improvviso del livello di zucchero nel sangue, che rimane oltre i valori di norma per diverse ore dopo il consumo di alimenti. Nei casi gravi questa condizione di iperglicemia può verificarsi anche se la persona fa digiuno completo, ovvero anche se non assume affatto cibo. Si parla di iperglicemia a stomaco vuoto quando il livello di zucchero nel sangue rimane alto fino a dopo 8 ore di digiuno. L’insulinoresistenza quindi può essere considerata l’anticamera del diabete.
Quali sono le possibili conseguenze dell’insulinoresistenza?
Per capire meglio la gravità dell’insulinoresistenza è bene sapere quali sono le dirette conseguenze di questa patologia sulla nostra salute. In primo luogo la patologia provoca un aumento della quantità di acidi grassi nel plasma, poichè la demolizione dei grassi (trigliceridi) viene accelerata. Nei muscoli invece si riduce la quantità di zucchero, e con questo anche la quantità di quello immagazzinato. Di conseguenza i grassi tenderanno ad accumularsi nel sangue andando a sovraccaricare il lavoro del fegato. La muscolatura è una delle aree maggiori dell’insulinoresistenza periferica. Nonostante questo, la buona notizia è che grazie all’esercizio fisico regolare lo zucchero è capace di penetrare nelle cellule muscolari anche se il livello di insulina nel sangue è basso. Col tempo il funzionamento del pancreas viene compromesso, aumentando così il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Cause dell’insulinoresistenza
L’insulinoresistenza può avere molte cause. Spesso ne basta una sola, ma se ne sono presenti diverse insieme, lo sviluppo della malattia è più che probabile. Uno dei fattori scatenanti più comuni è il cambiamento ormonale. Pensiamo solo alla menopausa o alla gravidanza, ma anche alla produzione eccessiva di adrenalina o cortisolo causata dallo stress, che, annullando gli effetti dell’insulina, può portare ad insulinoresistenza: questo costringeil pancreas a produrre sempre più insulina, andando a creare una sorta di circolo vizioso. Alla base dell’insulinoresistenza c’è spesso la predisposizione genetica, ma anche la presenza di disturbi organici e altre patologie. Rientrano in questo gruppo l’ipertensione, il sovrappeso, soprattutto il grasso all’addome, le varie patologie epatiche (epatiti, ingrossamento del fegato), l’assunzione di medicinali steroidi o a base steroidea, l’anemia cronica, la sindrome di Cooley. Anche l’aumento del livello di colesterolo LDL e trigliceridi nel sangue può aumentare il rischio di insulinoresistenza.
Come avviene il trattamento?
Il miglior modo per prevenire e trattare l’insulinoresistenza è fare esercizio fisico regolare. Questo non vuol dire andare a fare la spesa e ritornare a casa. Il movimento deve essere intenso, deve durare almeno mezz’ora e farci sudare. Vanno bene anche la camminata veloce o le faccende domestiche, purchè rispondano ai criteri sopra elencati. L’altro requisito indispensabile è il giusto peso corporeo. Liberiamoci dei chili superflui, perchè è impossibile curare l’insulinoresistenza senza dimagrire. E per fare questo è essenziale fare movimento fisico quotidianamente e seguire un’alimentazione sana ed equilibrata. Elemento base della dieta contro l’insulinoresistenza è il consumo di alimenti dal basso indice glicemico. Mangiamo quindi alimenti ricchi di fibre, e assumiamo integratori alimentari che rallentano l’assorbimento dello zucchero. E’ questo il caso dello psyllium, ottimo alleato nella lotta contro l’insulinoresistenza.
E ancora: prestiamo la dovuta attenzione alla salute della flora intestinale, che determina in buona parte il funzionamento del sistema immunitario: assumiamo probiotici, crauti, cetrioli sottaceto,yogurt magro con bioflora, integratori alimentari, e prebiotici indispensabili per lo sviluppo dei batteri probiotici, ovvero fibra alimentare. L’integratore alimentare simbiotico, che contiene nella giusta proporzione e composizione sia probiotici che prebiotici, rappresenta la soluzione ideale a questo scopo.
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Carcinoma al pancreas
Inappetenza cronica, dimagrimento rapido e grave, spossatezza generale, gonfiori persistenti, sono tutti segni ammonitori, dietro i quali si può celare il carcinoma al pancreas. Considerando che la malattia ha un corso breve, è può presentarsi anche nelle persone che prestano attenzione al proprio stile di vita, con i disturbi simili bisogna rivolgersi d’urgenza al proprio medico.
Il carcinoma al pancreas (pancreas carcinoma) è una malattia furtiva, ed estremamente aggressiva, per monitorarla non esistono metodi adeguati, i suoi sintomi si presentano soprattutto nello stato avanzato della malattia, cioè quando ormai ci sono pochissime possibilità di guarirla. La situazione è resa più difficile anche dal fatto, che i suoi sintomi sono facilmente confondibili con quelli di provocati da alte malattie, si tratti di disturbi digestivi, o dall’itterizia causata dall’epatite.
Chi sono minacciati dal carcinoma al pancreas
Similmente alla sindrome del colon irritabile, o al morbo di Crohn, non riescono ad identificare con precisione, cosa causa il carcinoma al pancreas, comunque la cosa certa è, che il rischio della sua formazione è notevolmente aumentato da uno stile di vita scorretto. Possono rappresentare un fattore di rischio il tabagismo, oppure il consumo smisurato di alcool, e di caffè, il regime alimentare ricco di cibi dall’alto contenuto di colesterolo, ma sono tra i fattori di rischio anche il diabete ed il sovrappeso. (Secondo le esperienze, nel caso di quest’ultimi la comparsa del carcinoma al pancreas è più frequente.) è possibile inoltre, se si ha un parente soffre, o ha sofferto di carcinoma al pancreas, la comparsa della malattia aumenta, e gli over 50 sono più a rischio. Il carcinoma al pancreas può comparire anche in quelli, che vivono una vita completamente sana, dato che dietro il morbo posssono celarsi fattori ereditari, diabete, nonché l’avanzare dell’età.
Come può essere curato?
La mortalità causata da questa malattia simili, è spaventosamente elevata, si aggira attorno al 90%. Si ha uno spiraglio della cura, se viene monitorata nello stato iniziale, e l’intervento chirurgico viene eseguito anche se il paziente, praticamente, non ha possibilità di guarire. In questi casi cercano di alleviare i dolori del paziente, eliminando, per esempio, l’ostruzione delle vie biliari. Come anche negli altri casi tumorali, anche per quanto riguarda la cancrena al pancreas, la terapia viene determinata in base della sua dimensione, situazione, e della presenza delle metastasi. Nella terapia della cura del carcinoma del pancreas, è l’intervento chirurgico a giocare un ruolo importante, nello stato avanzato, inoltre la chemioterapia, effettuano la radioterapia singola, o combinata con una terapia farmacologica.
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Diabete 1 Nuovo farmaco via Orale
Sanofi's Zynquista: primo diabete orale per diabete di Tipo 1 con insulina?
C'è un nuovo farmaco per il diabete attualmente prima dei regolatori che, se approvato, sarebbe il primo farmaco orale progettato per essere usato insieme all'insulina per le persone con il tipo 1.
Creato da Sanofi e Lexicon Pharmaceuticals, questo nuovo farmaco chiamato Zynquista (nome scientifico "Sotagliflozin") è sotto esame dalla FDA. Se approvata, sarà la prima pillola o compressa ufficialmente etichettata per l'uso da parte di persone affette da T1D insieme all'insulina per aiutare a mantenere bassi gli zuccheri nel sangue - e solo il secondo farmaco (dopo le iniezioni di Symlin nel 2005) ad essere approvato per funzionare in combinazione con insulina per T1D. WOW.
Peeing Out Excess Glucose
Zynquista sarà assunto per via orale e lavora per abbassare i livelli di glucosio provocando la fuoriuscita di glucosio in eccesso nel corpo. Questi farmaci per "fare pipì fuori glucosio" esistono già come SGLT-2 (Invokana, Jardiance, Farxiga e Steglatro), ma sono solo approvati dalla FDA per coloro che hanno il diabete di tipo 2. Nessuno attualmente è OK per il T1D, anche se alcuni PWD (persone con diabete) li usano off-label insieme alla loro insulina.
Come risultato degli usi "off-label" di altri medicinali, Sanofi e Lexicon hanno spinto per studi più ampi su Zynquista per l'uso in T1D. I dati clinici del 2017 e del 2018 hanno valutato la sicurezza e l'efficacia di Zynquista, coinvolgendo circa 3.000 adulti con "diabete di tipo 1 non adeguatamente controllato". Ha dimostrato che Zynquista, insieme alla terapia insulinica, offriva una riduzione sostenuta di A1C, perdita di peso, migliore pressione sanguigna, dosi di insulina più basse, meno ipo grave e risultati generalmente segnalati dai pazienti (misure della qualità della vita).
Lo scorso marzo, la FDA ha accettato la nuova domanda di farmaci da parte di Sanofi e Lexicon e ha fissato un potenziale periodo di revisione normativa per il 22 marzo 2019. Le società hanno anche depositato questo documento con i regolatori europei.
In una dichiarazione in quel momento , il Vicepresidente esecutivo e il Chief Medical Officer di Lexicon, Pablo Lapuerta, ha sottolineato la necessità di progressi nei farmaci T1D: "Dopo decenni di piccoli cambiamenti e innovazioni, il trattamento del diabete di tipo 1 ha iniziato a cambiare significativamente e, se approvato, il nostro doppio inibitore SGLT-1 e SGLT-2, Zynquista, sarebbe la prima terapia orale approvata usata in combinazione con insulina per migliorare il controllo glicemico e gli esiti dei pazienti per gli adulti negli Stati Uniti che vivono con il diabete di tipo 1 ".
La JDRF ha anche elogiato Zynquista , notando gli studi clinici con cui è stato coinvolto sul fronte dei finanziamenti.
Zynquista Medic Pro e Contro
I nostri amici Drs. Steve Edelman e Jeremy Pettus di Taking Control Of Your Diabetes (TCOYD) a San Diego, che sono stati coinvolti negli studi, hanno più familiarità con Zynquista di quanto probabilmente nessuno al di fuori dei produttori in questo momento. Hanno gentilmente acconsentito a condividere la loro lista (leggermente accattivante) di Pro e Con con noi e i nostri lettori qui al 'Mio' :
Dr. Jeremy Pettus e Dr. Steve Edelman
Benefici Zynquista:
1. I dati CGM mostrano costantemente meno alti e meno bassi, migliorando il tempo nel range (da 70 a 180 mg / dL) e riducendo la variabilità. In uno studio con la dose più alta, i volontari hanno trascorso altre tre ore al giorno nel range. I peep che erano nello studio dicono che i loro alti e bassi sono stati smorzati, e il dosaggio dell'insulina era più prevedibile in termini di livelli di glucosio nel corso della giornata e della notte.
2. Le reazioni ipoglicemiche meno lievi e severe (definite come fare l'uovo fritto e che necessitano di glucagone) rispetto al gruppo trattato con solo insulina. Questa bassa incidenza di ipoglicemie si è verificata a fronte di dosi di insulina più basse, principalmente nel dosaggio del bolo.
3. Riduzione del peso corporeo dal 3 al 4%. Ad esempio, se pesassi 180 sterline avresti perso circa da 5 a 7 libbre. Si scopre che noi di tipo 1 stiamo diventando più pesanti man mano che invecchiamo (odiamo dati come questo!)
4. Riduzione in A1C di circa 0,3-0,4% da una baseline di circa 7,5 al 7,8%. Questo non sembra molto, ma i dati CGM sono più significativi per noi. Questo è il motivo per cui è il numero 4.
5. Riduzione della pressione sanguigna ... ogni piccolo aiuto!
6. Migliora la calvizie maschile e la disfunzione erettile ... sto solo scherzando.
Zynquista Aspetti negativi:
1. Infezioni da lieviti genitali principalmente nelle donne e negli uomini non circoncisi a causa dei maggiori livelli di glucosio nelle urine. Le percentuali erano basse, facilmente trattate e non hanno portato la gente a lasciare lo studio.
2. Rischio di DKA o chetoacidosi diabetica , che può passare inosservata (!) La DKA può essere seria e portare a visite di pronto soccorso e ricoveri, ed è una delle maggiori preoccupazioni per questo e tutti gli altri farmaci della stessa classe (inibitori SGLT) . Uno studio dello scorso anno ha indicato che il rischio di DKA è raddoppiato nelle persone che assumono farmaci SGLT-2.
In alcuni casi, la DKA si è verificata quando i valori di glucosio non erano così alti (meno di 250 mg / dL), con alcune prove che questa classe di farmaci SGLT può "mascherare" DKA in modo che il PWD e persino il loro medico non lo identificano fino a il paziente è in pericolo reale. In altre parole, si potrebbe essere ingannati e non rendersi conto che si stanno sviluppando fino a quando è troppo tardi e hanno bisogno di andare al pronto soccorso, di solito con nausea e vomito.
Detto questo, il tasso di DKA negli studi di Zynquista è stato molto basso (dal 3 al 4% dei partecipanti alla ricerca rispetto all'1% nel gruppo trattato con solo insulina, oltre un anno di trattamento),
Aggiunge il dott. Pettus: "Le strategie di mitigazione del rischio sono state elaborate concentrandosi sull'istruzione. Altre misure possono includere l'accesso a un misuratore che misura i chetoni , quindi è possibile testare periodicamente a casa (soprattutto quando non si sente bene). dei topi con T1D che hanno sviluppato DKA, hanno notato che molti di loro avevano caratteristiche comuni come alti A1C, quelli che mancavano regolarmente le loro dosi di insulina e pompanti che si disconnettevano per lunghi periodi o avevano malfunzionamenti della linea di infusione. e carboidrati Sì, ho detto carboidrati, che aiutano a limitare i chetoni nel sangue ".
Mentre siamo sempre cautamente ottimisti sui nuovi farmaci ancora in fase di revisione da parte delle autorità di regolamentazione, non vediamo l'ora di saperne di più su Zynquista. Finché il farmaco si dimostrerà sicuro, sarebbe sicuramente utile avere uno strumento extra per lavorare a fianco dell'insulina per tenerci più a portata di distanza!
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Un saluto a tutti da Eureka, Come accennato precedentemente volevo Postare tutte o in parte le Mie "@" Email personali che ricevo da parte di associazioni, Social, Iscrizioni a gruppo chiuso e di Riviste nel settore Medicina, Natura ,Patologie, ovviamente tutte in Inglese ma verranno tradotte in automatico in lingua italiana con L'aiuto di Google Traslate, pertanto ci potranno essere parole non esatte ma si possono capire dal contesto, Saranno postate pari pari per come sono redatte dai Ricercatori di Tutto il Mondo con le loro ultime Scoperte, analisi con le ultime notizie e novità in questo campo " Settore" delle Medicine. Vi Anticipo che ogni post sarà Kilometrico, Lungo ma essenziale per il suo scopo. Mettetevi Comodi ed ... Armatevi di Pazienza. "La Pazienza è la Virtù dei Forti"
Buona Lettura ...... >>> By Eureka!