Gruppo di condivisione

Ciao comunità di Carenity! 

Il completo anonimato aiuta a scrivere, di solito lo faccio tra me e me..

@Romijuan‍  capisco benissimo quello che senti e in parte mi ci rispecchio, la minima difficoltà che incontro nello studio mi fa pensare al peggio del peggio, nonostante ho un impulso vitalistico e un istinto di sopravvivenza sento che tutto intorno a me mi rema contro ed e difficile mantenere quell'accenno di onda positiva

Vivo ancora con i miei genitori e mia sorella i quali convinti che il mio attuale e palese stato depressivo sia "PIGRIZIA" e che per stare bene abbia solamente bisogno di "darmi una svegliata", che il mio percorso con la terapeuta sia inutile semplicemente perché sono depressa da un po' ( e loro sono abbastanza ignoranti in materia)  non posso nemmeno uscire di casa perché ho una distorsione e una gamba fasciata, spero di morire presto

Ciao a tutti, stasera a dir la verità non sono proprio la persona più positiva del mondo. Credo di stare accusando stanchezza, ma oggi a lavoro è andata abbastanza male. @saraxxx‍ capisco quello che dici, io prima stavo in una specie di setta (Your Trainers Group, diffidatene) e, siccome a loro conveniva che io lavorassi sodo per portar loro soldi, bollavano qualsiasi cosa, qualsiasi stato che non fosse la cieca ubbidiente euforia per pigrizia. Mi sembra superfluo dire che la mia depressione e il mio disturbo borderline siano peggiorati anche grazie a loro. Comunque vi ripeto, se volete potete iniziare a condividere anche voi, anzi fatelo, vorrei davvero che si creasse una comunità. Buona serata a tutti!

Perfetto, procedo allora... Buon proseguimento!! 

Ciao ragazzi, per la natura del mio disturbo non riesco a prevedere un momento della giornata esatto in cui avró busogno di consividere, ma prometto di leggere e scrivere spesso!

Buongiorno. Sapete quando siete veramente stufi di tutto, soprattutto di alcuni atteggiamenti inaccettabili da parte di persone che non dovrebbero permetterseli? Ecco, oggi è una di quelle giornate. La cosa positiva è che credo di aver toccato il fondo, quel punto così alto di danneggiamento psichico che ti costringe per forza a modificare un comportamento. Perciò nulla, oggi è una di quelle classiche svolte alla ''basta essere gentile e disponibile, da oggi in poi solo stronzaggine e indifferenza'', che, per quanto mi faccia male, per quanto mi dilani pensare di dovermi comportare in modo freddo e distaccato, è quello che ci vuole per me in questo momento. Tanto alla fin fine non c'è mai nulla di veramente bello, il collega che credevi amico tuo in realtà vuole solo sfruttarti a suo vantaggio, il dolce ragazzino che credevi potesse capirti è un mostro predatore sessuale e la tua famiglia incarna esattamente il male personale e sociale contro cui combatti da anni. La verità è che le persone fanno schifo, non vale la pena impegnarsi per loro, perché ti restituiscano un minimo di felicità, non lo fanno mai. Perciò, tante care cose, da oggi in poi, se tanto devo stare in solitudine, eviterò che qualcuno pensi che questa significhi debolezza. Buona giornata.

@Romijuan‍  penso che quando una persona si trovi in uno stato depressivo ci vuole un soffio di vento per annientare tutta la fiducia e la buona fede sull'umanità. É esattamente quello che é successo a me questi giorni in cui ho capito che non mi posso fidare di nessuno e che tutti potrebbero deludermi, andarsene, rimpiazzarmi, stufarsi etc. Sto cercando di convivere con questo stato ed accettare che non tutti sono perfetti e che le persone hanno i loro problemi esattamente come me, e che ci sono delle ragioni per cui si comportano in un certo modo, pensare questo mi solleva in generale, magari può essere utile a qualcuno di voi.

Fatto sta che nonostante la mia razionalità, visto che mi impone di dare una spiegazione logica a tutto, si distacca dal mio pensiero negativo che comunque ha la meglio su di me. Quindi sto sempre male. Fino a quando starò dentro casa mia starò male penso, perciò il calvario è ancora lungo, sempre se sopravvivo.

Ciao @saraxxx‍, non so se darti ragione o torto. Ci stavo pensando oggi, a quanto sia facile per me perdere la fiducia e la confidenzialità con una persona, il che fa capire quanto io sia profondamente fragile. D'altra parte, io combatto per restaurare la mia fede nell'umanità da sempre, capisci COMBATTO: non solo ci credo, ma ci VOGLIO attivamente credere, mi tappo gli occhi davanti ai segnali più minuti di inaffidabilità, sorvolo sulle stronzate, ecc.; per far vacillare questa volontà, che ti assicuro deve essere necessariamente forte, ci vuole uno scossone, prendendo anche in considerazione che, essendo una sorta di cura alla malattia, la malattia rafforzi questa volontà, più che indebolirla, perché più si fanno sentire i sintomi, più io devo prendere la medicina. Tuttavia, ne deriva che questo tipo di fiducia abbia una sua intrinseca debolezza, proprio perché è volontaria, decisa, aprioristica, e non spontanea e reale, è un mastodontico sforzo intellettuale che finisce, però, solo quando vede che il suo schema logico non si applica alla realtà (quindi ci deve essere qualcosa di reale che non permette di applicare questa fiducia).

Perciò no, non sono d'accordo con la frase che hai detto, ''quando una persona si trova in uno stato depressivo ci vuole un soffio di vento per annientare tutta la fiducia e la buona fede sull'umanità'': primo generalizza sulla depressione, quindi è possibilissimo che valga per te anche se non vale per me, e poi fa sembrare come se le persone depresse non abbiano motivi reali per sentirsi deluse, come se la radice della loro delusione fosse esclusivamente nel loro disturbo, ma ci deve essere per forza un segnale esterno, anche minimo, ma reale, di ''tradimento'' da parte del prossimo perché si inneschi la reazione che il cervello, anche un cervello depresso, ritiene appropriata, lo hai più o meno detto anche tu. Poi, nel mio caso, quel segnale non può essere minimo, perché quando passo stadi di depressione profonda sono completamente annebbiat*, ho un problema enorme di scollamento dalla realtà e spersonalizzazione, perché qualcosa provochi una reazione di interesse in me deve essere davvero molto grave. Caso contrario, quando sono pienamente border, basta mezza frasetta storta e come posso non accorgermene, come posso incendiarti la casa.

Comunque io non sto male in questa situazione di sfiducia, anzi, è una reazione di protezione, perciò mi sento anzi in una ''zona sicura'' a pensarla così, anche perché non ho mai avuto più di tanto bisogno di relazioni umane, e per un motivo o per un altro, hanno sempre fatto schifo quelle che ho avuto. Cioè, per intenderci, non mi fa male pensare che le persone facciano tutte schifo, mi fa male dovermi comportare in modo freddo, per tutta una serie di motivi.

Mi dispiace, invece, sentire che tu stia così male, ma non credo di avere consigli appropriati da darti in questo momento, sono in uno stato abbastanza confusionale. L'unica cosa che ti posso dire è che la rabbia è positiva, la rabbia è reazione, la tristezza invece è accettazione, perciò, piuttosto che indulgere su pensieri che ritieni razionali e usare questa loro caratteristica come scusa per accettare la realtà, reagisci, arrabbiati, fai un cambiamento, manda a fanculo chi ti fa stare male. E comunque, il fatto che le persone abbiano delle ragioni per fare delle cose egoiste è il motivo stesso per cui tu dovresti arrabbiarti se le fanno contro di te, e infatti lo fai, solo che poi reprimi questa rabbia con una razionalizzazione parziale.

Una cosa ho imparato a fare... E mi aiuta  Mi sembri molto arrabbiata @Romijuan‍ verso le persone, le persone però hanno limiti  difetti e miserie. Nessuno escluso. E spesso mi ripeto una cosa anche il pulito c'ha minimo la rogna. Tenere conto sempre di questo potrebbe aiutare a prendersela di meno e tenere quel distacco empatico che non alimenta rabbia e brutti pensieri. Non è facile, ti capisco. 

No no, ma io la penso esattamente così, e ripeto, questa cosa in sè non mi fa stare male e non mi fa arrabbiare, anzi, mi dà la scusa per fare fondamentalmente il cazzo che voglio, perciò ok. Quello che mi fa star male è altro.

Buongiorno a tutti, ho passato una notte d'inferno, ho dormito due ore, dalle 4 e mezza alle 6 e mezza, perché c'era una cosa che mi preoccupava troppo, e infatti stamattina sto anche male di stomaco per l'ansia. Comunque, stamattina di buon'ora ho iniziato a lavorare sulla consegna che mi preoccupava, e ho scoperto che era meno peggio del previsto, che tutte le aspettative catastrofiche che avevo immaginato non si sono realizzate. Perciò nulla, meno male. Buona giornata a tutti!

p.s. volevo ringraziare le persone che hanno scritto per i loro consigli, ma piacerebbe anche a me darvi una mano, perciò non limitatevi a cristallizzarvi intorno alle mie condivisioni, scrivete anche voi di voi stessi. Sempre che vi faccia piacere, ovvio.