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La vita sentimentale alla prova della malattia: come affrontarla?
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Lucistella
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Lucistella
Ultima attività il 13/07/24 alle 15:30
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Nel mio caso assolutamente no! Purtroppo sia io che mio marito abbiamo dei problemi cronici. Io ansia e depressione con tutto quel che segue e mio marito ha un braccio paralizzato dopo un incidente che gli da dolori e deve perndere medicine che lo hanno reso del tutto impotente. Inoltre il suo carattere chiuso noon aiuta di certo. la nostra è una brutta situazione. Conviviamo ma non c'è altro, purtroppo......
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Lucistella
silvia60
Buon consigliere
silvia60
Ultima attività il 08/04/23 alle 16:21
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Buonasera, certo che ha influito sia con il partner che con gli amici, con il primo siamo come fratello sole e sorella luna, sono anni che non riusciamo più ad amarci in quel senso, con 2 patologie molto dolorose e invalidanti, imbottita di farmaci che mi hanno rintronato non c'è più stata intimità ma non importa perché il bene va oltre ogni ostacolo, siamo sempre stati amici e complici e spesso abbiamo ci prendiamo in giro ricordando i bei momenti; oggi sono altre le cose che ci fanno stare bene, i gesti quotidiani di aiuto, di delicatezza negli attimi più difficili, un bacio e una carezza quando riposi dopo una crisi di particolarmente dura di dolore. Lui è tutto per me ed io altrettanto, 8 mesi fa ha avuto un problema anche lui, è stato operato per un tumore alla prostata, è stato ricoverato una settimana e il suo pensiero fisso ero io che a casa non riuscivo a gestirmi da sola, io invece ho sofferto al suo rientro perché da sola non riuscivo ad accudirlo al meglio. Siamo sposati da 37 anni + 4 di fidanzamento ed ora che siamo diventati grandi, entrambi, a volte, pensiamo, con grande paura a come potremo fare un domani che uno dei due venisse a mancare...
Degli amici meglio non parlarne, non ne è rimasto uno, una vergogna.
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Baldi Silvia
Filomena24
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Filomena24
Ultima attività il 05/07/22 alle 15:23
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Ciao Silvia viviamo la stessa situazione la malattia i farmaci la chemio l'ansia dei controlli ha portato via il rapporto fisico, ma non ha portato via il legame che unisce me e mio marito dal lontano 1978 anno in cui ci siamo conosciuti eravamo due ragazzi con tanti sogni ringraziando Dio la malattia è arrivata quando i sogni sono stati realizzati due figli che convivono una principessa di due anni che ha portato con sé una luce immensa e una voglia di vivere e lottare x vivere avevamo altri sogni a mio marito piace viaggere avevamo sognato un camper e tanti posti da visitare quando sarebbe andato in pensione. È arrivata la malattia e la pensione ma va bene così guardiamo avanti senza voltarci sogniamo nuove albe e nuovi tramonti basta tenersi x mano senza bisogno di altro
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Filomena
silvia60
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silvia60
Ultima attività il 08/04/23 alle 16:21
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Ciao Filomena24 noi purtroppo non abbiamo potuto realizzare i nostri sogni per altri problemi ma abbiamo uno splendido figlio che da un anno circa ha trovato la sua dolce metà alla quale vogliamo molto bene anche noi e ci vogliamo bene e questo basta, l'importante è avere una bella famiglia ed essere uniti per il resto pazienza, siamo molto fortunate perché ci sono coppie che di fronte alla malattia si disfano e le persone ammalate devono viversi il tutto in solitudine, un grande abbraccio
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Baldi Silvia
Filomena24
Buon consigliere
Filomena24
Ultima attività il 05/07/22 alle 15:23
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Sono d'accordo Silvia
Forse la fortuna e quella di essere una coppia solida vecchio stampo con valori veri
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Filomena
lisailcognome
Membro AmbasciatoreBuon consigliere
lisailcognome
Membro Ambasciatore
Ultima attività il 09/02/22 alle 03:26
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Amico
Io penso che Amore significa soprattutto aiutarsi e venirsi incontro nei momenti difficili.
Nessuno ha mai promesso che fosse facile, è sicuramente una sfida ma che può insegnarci molto !!
Purtroppo so che il fatto di avere una malattia non aiuta di certo ad avvicinarci ma se cambiamo il nostro modo di pensare e di rapportarci agli altri possiamo vedere gli eventi della vita che sembrano negativi come un dono.
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Lisa
Malattiacronica
Buon consigliere
Malattiacronica
Ultima attività il 27/09/24 alle 21:47
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Mah...io sono celibe da sempre, e ancora oggi, ho trentasei anni e vivo da solo, senza nemmeno un'anima gemella.
Ho solo il mio cane, i miei genitori, e i fratelli e sorella.
Forse è per via della malattia che vivo da solo, non mi sento capace di gestire una vita di coppia, né di avere figli.
Rimarrò solo fino alla vecchiaia, la penso così.
Ciao !
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" vivere, nonostante tutto, ma vivere."
Ex membro
rosarialia
Buon consigliere
rosarialia
Ultima attività il 04/07/23 alle 09:10
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Ciao a tutti. Come avete vissuto la vita sentimentale durante questo confinamento? è stato difficile? mi interessa sapere. un abbraccio
luca64
Buon consigliere
luca64
Ultima attività il 21/11/24 alle 14:56
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Se qualche desiderio non viene esaudito, non stupirti. Si chiama Vita.
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Luca
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Baptiste
Buon consigliere
Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
Iscritto nel 2016
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Ricompense
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Amico
Oggi, è il giorno di San Valentino! Questo giorno, a volte screditato a causa della sua portata commerciale e marketing, evoca senza dubbio l’amore la coppia. Abbiamo organizzato un sondaggio* per permettere di esprimervi a proposito. Essere malato cronico influisce sulla vostra vita sentimentale? Occuparsi di un paziente ha anche delle ripercussioni? Ecco le vostre risposte.
Conservare una vita intima e sessuale: una difficoltà per 31,2% dei rispondenti
Alla domanda « in quanto paziente o parente, quale impatto ha la malattia sulla vostra vita amorosa », una maggioranza dei partecipanti hanno risposto che la loro vita intima e sessuale era difficile. Numerose ragioni possono spiegare questa constatazione: calo della libidine legato alla stanchezza, impotenza, dolori localizzati... Essere affetto da una malattia cronica può fortemente disturbare le relazioni intime con il suo partner. Per quanto riguarda i parenti dei pazienti, pure loro possono sentire un esaurimento psicologico, e anche fisico.
>> Leggere la testimonianza di Eugenio sui disturbi sessuali
Per i pazienti che non hanno incontrato l’anima gemella, la malattia può anche rallentare l’incontro di partner. La nostra grande indagine sull’isolamento ha rivelato che 57% dei pazienti avevano ridotto le loro uscite in città. Le occasioni di incontrare nuove persone sono quindi più limitate. Di più, 88% dei pazienti hanno notato un impatto dell’isolamento sulla loro vita intima e 98% sulla loro vita sociale.
Le relazioni con il partner sono più difficili per 21,5% dei rispondenti
Per 21,5% dei pazienti e parenti di pazienti che hanno risposto all’indagine, le relazioni con il loro partner si sono complicate a causa della malattia. In effetti, i pazienti possono soffrire dell’incomprensione del fidanzato o non avere abbastanza energia per dedicare loro tempo e attenzione.
>> Testimonianza: come gestire le relazioni con i suoi cari quando siamo affetti da una malattia cronica
Soltanto 9,3% dei partecipanti hanno avuto la gioia di vedere la loro coppia rafforzata con la malattia. Numerose coppie si separano dopo la diagnosi di una malattia; inoltre, uno studio recente ha mostrato che una donna è 6 volte più suscettibile di vivere una separazione dopo la diagnosi di un cancro o sclerosi multipla di un’uomo nella stessa situazione.
Stare solo, la soluzione per 18,3% dei rispondenti
« Voglio stare solo(a) in parte a causa della malattia » è la risposta fatta da 18,3% dei rispondenti al nostro sondaggio. In effetti, cicatrici, l’aumento o la perdita di peso o ancora l’apparecchiatura medica possono causare una pessima immagine di se stesso. Le difficoltà nel conservare una vita di coppia normale o la paura del rifiuto dell’altro possono così scoraggiare le persone interessate.
>> Raggiungere il nostro gruppo sul dolore cronico e trovare soluzioni
Cosa fare per ritrovare una vita amorosa appagante?
Se non avete ancora trovato l’anima gemella, non dimenticate che non siete definiti soltanto dalla vostra malattia. Avete sempre le vostre qualità. La sessualità può prendere diverse forme, nonostante il fatto che la malattia sia paralizzante o no.
Bisogna anche trattare i sintomi della malattia che hanno un impatto sulla vita intima, quando è possibile. Sintomi neurologici, cardiovascolari, fisici o psicologici possono incidere sulla vita sessuale, come gli effetti secondati di un farmaco. Parlatene con il vostro medico per limitare la stanchezza e il dolore per migliorare il vostro umore. Potete anche consultare un specialista:
- Un psicologo potrà aiutarvi a superare i vostri blocchi e accettare la vostra malattia o quella del vostro parente
- Un sessuologo vi darà consigli su tutti gli aspetti della sessualità, che siano fisici o affettivi
- Un ginecologo cura la fisiologia e le affettazioni del sistema riproduttivo della donna per aiutarla a limitare il dolore o qualsiasi disturbo
- Un urologo si occupa del sistema urogenitale maschile e potrà consigliarvi di fronte all’impotenza o altri dolori.
E voi cari membri, la vostra vita amorosa è messa in difficoltà con la malattia? Parlarne è già un passo verso una vita intima e sessuale. Avete curato dei sintomi in particolare?