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Diabete, dipende da ciò che si mangia (e sono a rischio anche i magri)
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Peppino
Peppino
Ultima attività il 30/03/20 alle 13:25
Iscritto nel 2015
1 commento pubblicato | 1 nel gruppo Convivere con il diabete di tipo 2
Quali cibi posso assumere
Ex membro
Ciao Peppino, in quanto animatore di Carenity non posso dirti io quali cibi assumere, cioè non posso sotituirmi al tuo medico e innanzitutto ti consiglio di parlarne con lui. Tuttavia invito gli altri membri a risponderti. Grazie, a presto, Francesco
nunzio51
Buon consigliere
nunzio51
Ultima attività il 14/10/23 alle 23:55
Iscritto nel 2015
24 commenti pubblicati | 7 nel gruppo Convivere con il diabete di tipo 2
Ricompense
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Esploratore
Mangiare il necessario, senza ..... strafare. Bisogna tenere a bada la libidine prandiale e se proprio si é .... incontinenti, un bel piatto di insalata é tutta salute.
Naturalmente bisogna pur consumare le scarpe.
Vai Peppino, la vita é bella anche mangiando poco!
Ex membro
Non risco a cal are la Mia glicemia 170 200 nonostante io mangi corettamente alla matti a mi sveglio con un Dolores al Rene destro
Oscar1755
Oscar1755
Ultima attività il 25/11/16 alle 13:31
Iscritto nel 2016
2 commenti pubblicati | 1 nel gruppo Convivere con il diabete di tipo 2
Innanzitutto buonasera è un piacere conoscervi...Terry io pure l'ho avuta a 160...e la dottoressa mi ha consigliato e dato per iscritto una dieta...mi ha anche detto di bere tanto....forse devi idratarti di più? Io la butto li
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Una rosa sia essa bianca o rossa, una rosa non sarà mai un lillà...
valegaso
valegaso
Ultima attività il 07/11/24 alle 12:51
Iscritto nel 2015
26 commenti pubblicati | 4 nel gruppo Convivere con il diabete di tipo 2
Ricompense
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Amico
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Blogger
il diabete può venire anche dopo i 70 anni?
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valegaso
Ex membro
Purtroppo si ,a mio padre è venuta dopo gli 80 anni!
betina
betina
Ultima attività il 06/09/21 alle 20:33
Iscritto nel 2015
1 commento pubblicato | 1 nel gruppo Convivere con il diabete di tipo 2
Ricompense
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Esploratore
Io ero (e sono) normopeso ed ero (e sono) vegetariana... eppure mi sono trovata con diabete tipo 2, come uno dei miei fratelli. Te ngo a bada la glicemia con una dieta vegetariana/vegana e molto movimento (nuoto e camminate)
Ex membro
salve per tenere sotto controllo il diabete 2 assumere in italiano si chiamano lupini sono tipo fave forma un po piu rotonda sono gialle toglierla la buccia naturalmente masticarle assumerne una ventina la glicemia si abbassa
altra soluzione la cannella in polvere o le stecchette in polvere due cucchiaini e un bicchiere di acqua in stecchette masticarne un po e bere acqua poi fatemi sapere io lo provata e funzionano poi i lupini lo anno detto pure gli specialisti saluti e auguri
giupipino
Buon consigliere
giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
Iscritto nel 2016
675 commenti pubblicati | 345 nel gruppo Convivere con il diabete di tipo 2
11 delle sue risposte sono state utili ai membri
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Amico
Perdonatemi se torno a insistere: dieta, movimento e assunzione di corretti INTEGRATORI, sono in grado non solo di prevenire, ma soprattutto di CURARE, molte malattie come DIABETE, COLESTEROLO, TRIGLICERIDI, IPERTENSIONE e GOTTA. Tutte queste malattie hanno una causa scatenante unica: una dieta IPERGLUCIDICA, ovvero in cui la quantità di carboidrati assunta è molto al di sopra delle necessità dell'organismo.
Si tenga presente che i carboidrati sono presenti in moltissimi alimenti, soprattutto pane, pasta, latte, grissini, crackers, biscotti, dolci, patate e banane. Quando la propria dieta è a base soprattutto degli alimenti precedenti lo sviluppo delle malattie predette è assicurato, grasso o magro che uno sia. Benché sia molto difficile che con una dieta a base degli alimenti precedenti, tutti IPERCALORICI, si sia magri.
Una dieta corretta deve prevedere un apporto molto limitato di carboidrati, che sono gli zuccheri che vengono utilizzati dall'organismo per produrre ENERGIA. Quindi se l'organismo consuma energia, perché fa sport massiccio, ben venga un apporto anche notevole di carboidrati. Tanto essi verranno bruciati senza fare alcun danno. Se viceversa si è sedentari, i carboidrati, non venendo consumati, verranno trasformati in GRASSI che si accumuleranno nel fegato, intossicandolo (steatosi epatica). E un fegato intossicato non è in grado di purificare adeguatamente il sangue dal glucosio e dalle altre tossine. Da ciò si ha insorgenza di diabete, trigliceridi e gotta.
Un discorso analogo vale per le PROTEINE. Queste vengono utilizzate per l'accrescimento del corpo, e per la formazione delle nuove cellule (tutte le cellule del corpo, tranne quelle del cervello, sono soggette a rinnovamento, ovvero una parte di esse muore e viene sostituita con cellule nuove). Quindi, soprattutto nei bambini e nei giovani un buon apporto proteico è essenziale.
Le proteine sono di due tipi, quelle nobili e quelle non nobili. Le proteine nobili sono quelle che il nostro corpo non riesce a sintetizzare e che quindi devono essere assunte con l'alimentazione. Esse sono contenute in carne, formaggi e PESCE. Perciò una certa quantità di carne, di formaggi e di PESCE deve far parte dell'alimentazione. Ma si tenga conto che non tutti i tipi di carne hanno eguali proprietà. Ad esempio la carne rossa è abbinata a grassi SATURI che alzano il livello di colesterolo LDL, quello che intasa le arterie. Mentre la carne bianca (pollo o coniglio), se privata della pelle, è più magra e quindi è più indicata per una sana alimentazione.
Stessa cosa per il formaggio che, se stagionato, è ricco di grassi saturi. Mentre vanno bene i latticini freschi e magri. Soprattutto lo yogurt bianco.
Riguardo al pesce sono preferibili quelli di piccolo taglio (sarde, alici, sgombri, orate, spigole) rispetto a quelli di grosso taglio (pescespada, tonno) perché meno inquinati da metalli pesanti (soprattutto mercurio).
Per quanto riguarda i grassi sono anch'essi essenziali per l'organismo perché vi sono molte vitamine liposolubili, che hanno bisogno dei grassi per andare in soluzione. Ma sono da evitare nella maniera più assoluta i grassi animali (alzano il colesterolo LDL e abbassano l'HDL) mentre sono da utilizzarsi i grassi VEGETALI come l'olio di olivo, l'olio delle noci e delle mandorle. E infine l'olio di COCCO che alza il livello degli HDL.
Vi è inoltre la necessità di assumere elevate quantità di frutta e di ortaggi. Questi sono ricche di fibre e, pertanto, anche se hanno una quota di carboidrati, non provocano picchi glicemici, perché le fibre ne rallentano il transito nello stomaco e quindi l'assorbimento.
Infine una buona abitudine è assumere integratori come OMEGA3, vitamine del gruppo B (soprattutto la vitamina B12 per il metabolismo dei grassi, e la vitamina B3, detta anche PP, che serve al alzare gli HDL), vitamina C (limoni, arance, pompelmi, kiwi) e la vitamina D (pesce, fegato e noci) che, attivata dal sole, previene insonnia e depressione.
Quanto precede è tutto quello che so riguardo al rapporto fra alimentazione e salute. Chi vuole intervenire per correggere o integrare è il benvenuto.
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Ex membro
Non conta il peso, ma la genetica e lo stile di vita. Un cibo è pro-diabete a prescindere dal peso di chi lo mangia. La malattia si può prevenire, o guarire, a tavola e con lo sport
Chi pensa di essere al sicuro dal diabete di tipo due solo perché non ha problemi di peso si sbaglia: un’alimentazione scorretta comporta in chi è magro gli stessi “sconquassi metabolici” che favoriscono la comparsa della malattia nelle persone in sovrappeso. Lo dimostra uno studio danese su coppie di gemelli nelle quali uno aveva chili di troppo o era obeso e l’altro normopeso: in entrambi i casi la risposta al cibo del fast food è la stessa e predispone al diabete nel medesimo modo.
Contano l’alimentazione e la genetica
L’esperimento, pubblicato su FASEB Journal, ha coinvolto coppie di gemelli giovani e sani, identici geneticamente ma diversi per peso corporeo. Tutti hanno mangiato un pasto da fast food, quindi sono stati sottoposti a ripetuti prelievi di sangue nelle ore successive, misurando diverse sostanze coinvolte nella comparsa del diabete (come insulinemia e glicemia), aminoacidi, acidi grassi e altri metaboliti con un ruolo nella patologia. «La risposta al pranzo è risultata simile in entrambi, nel gemello magro e in quello grasso - spiega Matej Oresic, coordinatore dello studio -. Il profilo genetico quindi incide più del peso nella risposta metabolica al pasto, così come la composizione della flora batterica intestinale: abbiamo verificato infatti che specifici gruppi batterici sono associati a una risposta al cibo più o meno “diabetogena”». Nella probabilità di ammalarsi di diabete conta perciò la predisposizione di ciascuno, ma forse ancor di più quel che si mangia: un’alimentazione “sbagliata” infatti fa male indipendentemente dal peso, come ha sottolineato in un editoriale di accompagnamento alla ricerca Gerald Weissmann, direttore di FASEB Journal: «Quando qualcuno è sovrappeso o a rischio di diabete, il consiglio è sempre quello di perdere i chili di troppo: questo è vero, ma non basta. I dati di questo studio dimostrano che ciò che mangiamo e beviamo, e non solo il numero di calorie che introduciamo, incide sulla nostra salute: se un alimento è “pro-diabete” lo sarà a prescindere dal peso di chi lo mangia».
Cambiare lo stile di vita
Tutto ciò, in fondo, è una buona notizia: significa infatti che seguendo una dieta sana ed equilibrata è possibile prevenire il diabete. E cambiando lo stile di vita si può anche sconfiggerlo, come ha spiegato di recente l’European Society of Cardiology in un documento sul tema: «Il diabete è un’emergenza globale, ma può essere prevenuto e fermato con modifiche delle proprie abitudini - ha osservato Eberhard Standl, del Munich Diabetes Research Group -. Quando la malattia è nelle fasi iniziali è infatti possibile tornare a una fase di “pre-diabete”, se si è ad alto rischio uno stile di vita sano previene il problema. L’attività fisica regolare è alla base dei comportamenti anti-diabete: oggi la maggioranza delle persone è sedentaria, l’obiettivo è fare almeno 30 minuti di esercizio tutti i giorni camminando, correndo, nuotando o andando in bicicletta, magari associando queste attività aerobiche alla tonificazione muscolare». Seconda “regola”, mangiare cibi ricchi di fibre: sono infatti in grado di rallentare digestione e assorbimento di molti cibi. «Inoltre, le fibre consentono un utilizzo dei carboidrati più prolungato ed efficiente – spiega Steidl –. Infine, bisogna limitare l’introito di grassi saturi che si trovano in alimenti come carni grasse, dolci, formaggi. Una dieta sana e ipocalorica può riportare alla norma un diabete in fase iniziale in pochi giorni».
Corriere.it