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Diabete, dipende da ciò che si mangia (e sono a rischio anche i magri)
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si sono pienamente daccordo per il diabete toglierei i kivi e arance per la gotta assolutamente le sarde eliminare o quantomeno ridurre al massimo pasta e pane saluti
giupipino
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giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Ciao Dottor Muller,
perché per il diabete toglieresti kiwi e arance? Io sono classificato come diabetico e da un anno non prendo farmaci. Mangio almeno 4 kiwi al giorno, assieme ad arance e pompelmi. Inoltre come bibita, sia durante i pasti che fuori dai pasti, utilizzo acqua e limone (dolcificata con stevia). La mia emoglobina glicata è 5.6, e la mia glicemia a digiuno non supera i 120. I kiwi, le arance, i pompelmi e i limoni sono ricchissimi di vitamina C e poveri di calorie. Per quale motivo eliminarli?
Ex membro
Buongiorno, anche io uso tantissimo Kiwi e limoni arance e agrumi in genere... evito solo tutti i carboidrati e zuccheri ,e per me non sono adatti i legumi... che mi piacciono ma mi fanno lievitare la glicemia, e limito le proteine animali... non uso integratori o sali ho la glicata 5,60 e la glicemia a digiuno sempre meno di 100 ma non ho mai pesato gli alimenti o fatto una dieta del nutrizionista vado secondo il mio corpo se vedo che un alimento mi alza la glicemia lo evito. Considerato che nel marzo 2013 avevo glicemia 490 e la glicata 14,9 e che facevo 3 insuline rapide al giorno piu' una lenta la sera.... nel 2014 avevo eliminato le rapide e nel gennaio 2015 tutto, e ora vado avanti solo con la mia dieta e una forza di volontà non indifferente, anche perchè sto combattendo molte guerre su altri fronti... buona giornata a tutti.
giupipino
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Bravissima Marzia59!
Ho visto dal tuo profilo che abbiamo problemi simili. Anch'io come te ho deciso di prendere in mano la mia salute e di affidarmi alla mia volontà, al mio buon senso e alle informazioni che riesco a reperire su Internet e sui libri. Con la dieta e il movimento quotidiano sono riuscito a vincere molte battaglie (trigliceridi alle stelle, colesterolo alto, gotta e diabete). Purtroppo mi rimangono come punti ancora non risolti la pressione arteriosa alta (150-75), le piastrine basse (erano scese a 95, anche se ultimamente sono risalite a 115, forse per effetto del lievito di birra che ho cominciato ad assumere da una quindicina di giorni. Il lievito di birra contiene vitamina B12 che influisce sulle piastrine). E, infine, il colesterolo HDL troppo basso (25). Hai avuto per caso anche tu qualcuno di questi problemi? Come l'hai affrontato? Mi dicono che l'olio di cocco contribuisce ad alzare gli HDL, ma l'olio di cocco è un grasso saturo. Quindi ho il dubbio che aumenti TUTTO il colesterolo.
Qualcuno ha esperienza o informazioni in proposito?
Ex membro
Buongiorno, io non ho il colesterolo ( almeno 1 de meno)ho le piastrine giuste solo l'emoglobina bassa , i globuli rossi bassi e i bianchi alti, come la ves... in quanto ho un linfedema alla gamba sx che ogni tanto si trasforma in linfangite... e questa è la mia guerra personale da cui ne esco sempre sconfitta,Il linfedema non è una malattia riconosciuta dal ssn... è ingravescente cronica non curabile in quanto noi siamo malati invisibili,... costosissimo perchè le cose che servono Non sono rimborsabili : Non esiste terapia medica, solo Ausili Tipo calze compressive , Linfodrenaggio e bendaggio elasto- compressivo tutto a pagamento e qualche integratore che costano l'ira di Dio.... quindi ho la strada sempre in salita... anche per quanto riguarda l'alimentazione è tutto indefinito bere tanto per fluidificare la linfa , evitare i lieviti e le farine bianche ... tutto cio' che è bianco per il resto arrangiarsi abbiamo costituito un associazione per confrontarci dve ci sono i piu' grandi luminari del mondo ma anche loro non riescono a capirne granchè tutte prove... e il resto riesco a barcamenarmi ... non ho notizie sul colesterolo in quanto non mi sono mai interessata... invece per la pressione anche li si puo' fare ben poco se non eliminare il sale le carni ecc e i grassi... io ho alta la minima e i battiti del cuore accelerati.... la vita è bella perchè varia..
Cordialmente buona giornata signor Giuseppe
giupipino
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Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Ciao Marzia91,
capisco la tua esasperazione contro l'SSN che, nel caso di malattie croniche, come il linfedema, (ma anche come l'Alzheimer) lascia i pazienti e le loro famiglie praticamente da soli. Con l'onere di sobbarcarsi cure costosissime e di trovare da soli i metodi più efficaci per evitare il progredire della malattia e di alleviare, per quanto possibile, i sintomi.
Io, per quello che posso capire, ti direi che quale che sia la situazione, non bisogna arrendersi.
Il mio credo è che esiste un farmaco universale, utile per tutte le malattie, e in molti casi risolutore: il MOVIMENTO. Non so quanto la tua malattia ti consenta di muoverti. Mi auguro che ti sia possibile, anche se con difficoltà e magari con sofferenza. Allora mi sento di dirti: piuttosto che integratori, bendaggi elastici e diavolerie del genere, MUOVITI. Metti in circolazione il sangue e la linfa. Ma fallo tutti i giorni, con costanza. Cominciando da passeggiate di una decina di minuti (che dovrebbero essere alla portata anche di chi è in sovrappeso) fino ad arrivare a una passeggiata quotidiana di un'ora. Io sono certo che questa "cura", assieme alle attenzioni che già hai per la dieta corretta, potrà consentirti di vincere la tua battaglia. Non bisogna mai scoraggiarsi, e soprattutto, non bisogna mai credere a coloro che ti dicono che non c'è nulla da fare.
C'è sempre qualcosa da fare.
Anche per quanto riguarda la ipertensione, per la quale tu credi che non ci sia nulla da fare (tranne che prendere i farmaci che molto volentieri ti prescrivono i medici) NON E' VERO.
Io da una quindicina di giorni prendo il lievito di birra e solo adesso comincio a vedere i risultati: la mia pressione, stamani, era scesa a 145/75 (naturalmente SENZA medicine). E le mie piastrine erano salite da 96 a 115. E' ancora presto per cantare vittoria, ma mi sembra di essere sulla buona strada.
Assumo il LIEVITOSOHN che contiene fermenti lattici, acido pantotenico, folato, vitamine PP, B2,B6,B12.
Un cordiale saluto e scusa se il mio intervento ti può apparire ingenuamente semplificatore.
Giuseppe
Ex membro
Buongiorno,No anzi tutto è utile nella vita e io sono combattente per natura.... il lievito purtroppo per quanto riguarda il linfedema è proibito come tutti i cibi lievitati come tutto quello che è bianco,,, è un mondo a parte quello dei linfedemici sconosciuto ai piu'... Io sono quella che ha scritto una lettera aperta al mondo scentifico del linfadema è stata pubblicata in tutte le riviste scentifiche del mondo.. ho svegliato tante coscienze persone sconosciute, che mi hanno chiamato centinaia di messaggi , dottori che mi visitavano ecc. ecc. ho sempre lottato dal 2003 in poi prima mi sono nascosta chiusa in casa a leccarmi le ferite poi ho dichiarato guerra alla malattia e ora porto avanti una guerra insieme ad altri ma sempre mettendoci la faccia. Molte battaglie le ho perse ma molte le ho vinte come il diabete e come dice il mio dottore la guerra è guerra e quando parto non mi ferma nessuno.... ora combatto la battaglia per i LEA.... riconoscere la malattia per noi malati è molto importante..... se vuole posso darle in privato il mio nome e tl. grazie. e scusate il fuori tema
il messaggio per tutti è che con la volontà e il buonsenso tutto si puo' risolvere , a tutto c'è una risposta, volere è potere!
bertoldino
bertoldino
Ultima attività il 10/11/18 alle 13:40
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Salve ho 66 anni e a ottobre 2015 glicemia a 461 e glicata a 113. Subito a dieta da allora ho perso undici chili. Sono stata benino due mesi. Attualmente sto male sempre stanca e il cervello che non è più come prima. In somma non sono più quella di prima. Esami della glicata ora sono a 49. Sicuro è che non mi alimento bene. Mi hanno prescritto una dieta con colazione caffè latte e 40 Gr fette biscottate o 50gr pane integrale. ( IO due ore dopo ho già fame). PRANZO 70 GR DI PASTA O RISO AL POMODORO poi O vitello o pollo o pesce ai ferri oppure robiola o ricotta e 200 Gr di verdura il pane 40gr e sempre un frutto 200 Gr. CENA Minestrone di riso o pasta in brodo di dado. Verdura di stagione. Lonza o tacchino o pesce ai ferri verdura di stagione 200 Gr un frutto di stagione 200 Gr. MERENDA 200 Gr di frutta. Ma io non sto bene e ho la glicemia più alta. Cosa devo fare?
giupipino
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giupipino
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Senti Bertoldino,
Io ci sono passato. E' un anno che combatto col diabete utilizzando come armi solo il CIBO e il MOVIMENTO.
(prima di luglio 2015 ero diabetico da 10 anni, in cura con Metformina 850, due volte al giorno).
Queste due armi (cibo e movimento) bastano e avanzano per vincere la battaglia, ma bisogna essere RIGOROSI. Pane, pasta, riso bianco, latte, formaggi, patate e banane sono da ABOLIRE COMPLETAMENTE.
La tua dieta attuale è sbagliatissima. Ci credo che stai male.
Per vincere il diabete bisogna sapere che la sua causa sono gli ZUCCHERI che si trovano negli alimenti elencati prima sotto forma di carboidrati e di amidi. Quindi tali alimenti sono da eliminare. Punto.
Si possono mangiare solo piccole quantità di pane integrale, o granetti integrali, o piccole quantità di pasta di farro, di avena o di orzo (60 grammi).
Allora cosa mangiare?
Al mattino bisogna riempirsi lo stomaco, in modo da non aver fame per tutta la mattinata. Perciò basta prepararsi una terrina, da un chilo, con
1) un finocchio
2) una mela
3) un kiwi
4) tre pomodori
5) tre noci
Come condimenti zenzero, curcuma e olio di oliva.
Se a metà mattinata si avesse fame mangiare un frutto (una pera o una mela).
A mezzogiorno mangiare solo il primo o solo il secondo.
1) come primo utilizzare pasta di farro, di orzo o di avena, 60 grammi, condita con sugo di pomodoro fresco) oppure minestrone di fagioli, lenticchie, carote, rape rosse, cipolle, aglio. Oppure riso rosso con radicchio rosso.
2) come secondo consumare una fetta di pollo ruspante (100 g) oppure pesce al forno (orata, branzino, trota, salmone (200 g) oppure pesce (stocco) cotto in un sugo di pomodori, capperi, olive nere, basilico.
Come contorno finocchi lessi, oppure cavolo o broccoli lessi. Oppure insalata di rucola e pomodori.
Da bere frullato di pompelmo, oppure di mela e zenzero, oppure acqua e limone dolcificata con stevia.
Non bere assolutamente bibite zuccherate (coca, aranciata, ...) o birra. Anche il vino contiene zuccheri. Perciò è normalmente da evitare. Io me ne concedo un quarto (cabernet) una volta a settimana.
In quanto al movimento è necessario camminare almeno un'ora al giorno, preferibilmente a passo svelto.
Come integratori assumere OLIO DI PESCE e LIEVITO DI BIRRA.
Con questa dieta, e con questo stile di vita, vedrai immediatamente la differenza.
Misurando la glicemia al mattino al digiuno la vedrai gradualmente calare.
Misurando i trigliceridi e il colesterolo li vedrai diminuire.
Se ciò avverrà, potrai diminuire gradualmente le medicine fino ad abolirle del tutto nel giro di tre mesi. Recupererai la memoria, la lucidità e il buonumore.
Forza e coraggio.
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Non conta il peso, ma la genetica e lo stile di vita. Un cibo è pro-diabete a prescindere dal peso di chi lo mangia. La malattia si può prevenire, o guarire, a tavola e con lo sport
Chi pensa di essere al sicuro dal diabete di tipo due solo perché non ha problemi di peso si sbaglia: un’alimentazione scorretta comporta in chi è magro gli stessi “sconquassi metabolici” che favoriscono la comparsa della malattia nelle persone in sovrappeso. Lo dimostra uno studio danese su coppie di gemelli nelle quali uno aveva chili di troppo o era obeso e l’altro normopeso: in entrambi i casi la risposta al cibo del fast food è la stessa e predispone al diabete nel medesimo modo.
Contano l’alimentazione e la genetica
L’esperimento, pubblicato su FASEB Journal, ha coinvolto coppie di gemelli giovani e sani, identici geneticamente ma diversi per peso corporeo. Tutti hanno mangiato un pasto da fast food, quindi sono stati sottoposti a ripetuti prelievi di sangue nelle ore successive, misurando diverse sostanze coinvolte nella comparsa del diabete (come insulinemia e glicemia), aminoacidi, acidi grassi e altri metaboliti con un ruolo nella patologia. «La risposta al pranzo è risultata simile in entrambi, nel gemello magro e in quello grasso - spiega Matej Oresic, coordinatore dello studio -. Il profilo genetico quindi incide più del peso nella risposta metabolica al pasto, così come la composizione della flora batterica intestinale: abbiamo verificato infatti che specifici gruppi batterici sono associati a una risposta al cibo più o meno “diabetogena”». Nella probabilità di ammalarsi di diabete conta perciò la predisposizione di ciascuno, ma forse ancor di più quel che si mangia: un’alimentazione “sbagliata” infatti fa male indipendentemente dal peso, come ha sottolineato in un editoriale di accompagnamento alla ricerca Gerald Weissmann, direttore di FASEB Journal: «Quando qualcuno è sovrappeso o a rischio di diabete, il consiglio è sempre quello di perdere i chili di troppo: questo è vero, ma non basta. I dati di questo studio dimostrano che ciò che mangiamo e beviamo, e non solo il numero di calorie che introduciamo, incide sulla nostra salute: se un alimento è “pro-diabete” lo sarà a prescindere dal peso di chi lo mangia».
Cambiare lo stile di vita
Tutto ciò, in fondo, è una buona notizia: significa infatti che seguendo una dieta sana ed equilibrata è possibile prevenire il diabete. E cambiando lo stile di vita si può anche sconfiggerlo, come ha spiegato di recente l’European Society of Cardiology in un documento sul tema: «Il diabete è un’emergenza globale, ma può essere prevenuto e fermato con modifiche delle proprie abitudini - ha osservato Eberhard Standl, del Munich Diabetes Research Group -. Quando la malattia è nelle fasi iniziali è infatti possibile tornare a una fase di “pre-diabete”, se si è ad alto rischio uno stile di vita sano previene il problema. L’attività fisica regolare è alla base dei comportamenti anti-diabete: oggi la maggioranza delle persone è sedentaria, l’obiettivo è fare almeno 30 minuti di esercizio tutti i giorni camminando, correndo, nuotando o andando in bicicletta, magari associando queste attività aerobiche alla tonificazione muscolare». Seconda “regola”, mangiare cibi ricchi di fibre: sono infatti in grado di rallentare digestione e assorbimento di molti cibi. «Inoltre, le fibre consentono un utilizzo dei carboidrati più prolungato ed efficiente – spiega Steidl –. Infine, bisogna limitare l’introito di grassi saturi che si trovano in alimenti come carni grasse, dolci, formaggi. Una dieta sana e ipocalorica può riportare alla norma un diabete in fase iniziale in pochi giorni».
Corriere.it