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Diabete, la pillola che fa ridurre l'insulina
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EUREKA
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EUREKA
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Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
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Diciamo che.... potrebbe essere un'Ottima notizia per un inizio , mah... la burocrazia ha tempi molto lunghi, si sè tutto va bene 3 anni che nel frattempo Aumentano le Vittime. Poi diciamocela tutta L' insulina te la devi Fà dal punto pratico non Cambia! potrei essere d'accordo sè si .... Elimina L'insulina che c'è gente che non sa + dove Bucarsi, Qui .... Continui a Bucarti. Almeno da quello che ho percepito io , ovviamente posso anche sbagliarmi.
Comunque rimango del'' Opinione " e ne sono certo" che Mangiare SANO, Movimento e impegno costante si arriva all'identica Conclusione della ricerca ...Anzi Elimini del tutto L'Insulina! Dico questo perchè Molti dei miei conoscenti sono arrivati a quest'ultima conclusione.
Qui la ricerca, Cerca solo il Bissness, usano la stessa Politica che si usa con l'elettronica ed altro ..... pochi mesi dopo che lo hai comprato , per Guadagnare ti tirano fuori una nuova versione o altri prodotti. Qui ti tirano fuori altre medicine chimiche e come al solito ...
Tu Compri la Speranza !
Per non aspettare i tempi della " Ricerca "
Ripeto, e Riripeto...... Mangiate Sano! e fate Movimento e sè possibile e cosa importante BeVeTe!
By Eureka!
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Grazie per questo articolo. La frase finale "comprare la speranza" é così vera! Pagherei ogni prezzi per fare stare meglio mia mamma. È davvero una cosa triste! Speriamo...
marilu960
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marilu960
Ultima attività il 26/02/24 alle 18:47
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certo noi malati di diabete magari compriamo la speranza,ma chi come me non può camminare cosa fa? si rassegna a fare l'insulina per tutta la vita? certo questo farmaco non sarà la manna dal cielo,ma ben venga regalando anche a noi disabili la possibilità di poter stare meglio.Grazie a tutti!
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Maria Luisa Lombardi
ferentino
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Ultima attività il 18/05/24 alle 11:27
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notizia interessante.......speriamo che la sua attuazione sia veloce !!
EUREKA
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EUREKA
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Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
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in Effetti la Frase " Tu Compri La Speranza " è un frase Forte , Pesante ma non è eccessiva, Mah....Veritiera Purtroppo! Loro lo sanno e ci vanno a Nozze ma Non solo per i Diabetici Ma in tutti i Campi Della Medicina. Le multinazionali sono abituati a vendere " Speranze" questo è il loro obbiettivo il vero motivo delle loro ricerche, facendoci credere che qualcosa si Muove, che stanno lavorando x Noi, che ci vogliono Salvare, Guarire. Sè davvero ci Volevano guarire definitivamente io "penso" che con tutta la tecnologia, Le ricerche e con tutti questi Grandi Studiosi " medici, Scienziati, Analisti ecc.ecc Avrebbero Trovato la Soluzione. Ma ovviamente sè trovano la Soluzione finisce il Bissness.! Ragioniamoci Semplice Wozzon!!!!!! continueranno ad Illuderci e come il cane che si Morde la coda , ci girano e Rigirano intorno senza un VERA Conclusione. Staremo e Vedere .
@anna_cheru è compressibile il bene di una Mamma,Ma siamo sempre alle solite " Speranza"!
@marilu960 Mai Rassegnarsi, Non smettere di cercare, a tutto cè un Antidoto lo dico sempre, tempo al tempo... In effetti la tua situazione e Dura ! Vedrai che prima o poi .... Te lo Auguriamo di Cuore!.
By Eureka!
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marilu960
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marilu960
Ultima attività il 26/02/24 alle 18:47
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grazie mille per l'incoraggiamento,infatti io non dispero
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Maria Luisa Lombardi
EUREKA
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EUREKA
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Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
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@marilu960 ,Ottimo .... MAI Arrendersi . Questo vale x Tutti !!!!
Non arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio.
La forza non arriva dalle vittorie. La lotta e le sfide sviluppano la tue forze. Quando attraversi le difficoltà e decidi di non arrenderti, quella è forza!
A Me mi dicevano Sempre ..>>> Non arrenderti. Rischieresti di farlo un'ora prima del Miracolo.
Non si può battere una persona che non si arrende Mai.
Buona Giornata ....By Eureka!
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salatz40
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Ultima attività il 30/10/22 alle 09:51
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Questo articolo mi ha lasciato tra speranza e timore. il nuovo, ben riflettendo, non elimina il vecchio, anche se pare apportare qualche miglioramento
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Salvatore Atzori
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Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
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@salatz40 Ottima riflessione ma Veritiera, senza contare tutte le malattie rare che essendo poche nemmeno le pensano perchè costerebbe troppo e non cè un Bissness x loro.
Rare, appunto, ma numerose. Attualmente se ne conoscono dalle sei alle ottomila. «L’80% è di origine genetica - spiega Domenica Taruscio, direttrice del Centro nazionale malattie rare -. Ma l’altro 20% ha una base multifattoriale, quindi si deve fare prevenzione contro le sostanze inquinanti, alcuni farmaci e gli stili di vita sbagliati. È fondamentale diagnosticare precocemente le malattie».
Quanti ne soffrono in Italia?
Secondo le stime più attendibili, nel nostro Paese sarebbero tra il milione e il milione e mezzo di individui.
E nel resto del mondo?
I dati parlano di 60 milioni di malati tra Europa e Stati Uniti. Più difficile stabilire i numeri per Africa e Asia.
fonte: La Stampa
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Ex membro
Insulina cmq te la devi iniettare poca o meno che sia . Servirebbe piu che altro un equilibratore di glicemia che impedisca il classico picco iperglicemico ipoglicemico che poi e' quello che ci fa del male fisicamente e psicologicamente
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Baptiste
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Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
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Presentato al congresso europeo Easd, uno studio che consente di ridurre le dosi nei diabetici di tipo 1. Migliorando anche i parametri metabolici. Tra i 19 paesi che hanno testato il farmaco anche l'Italia.
Si parla anche di tipo 1, a Lisbona, al congresso europeo Easd, la società europea per la cura del diabete, che riunisce in questa città dalla luce abbagliante circa quindicimila diabetologi di tutto il mondo. Pazienti - quelli con diabete di tipo 1 - che hanno una malattia autoimmune e sono circa il 10 per cento del totale (in Italia circa trecentomila), ma che fino ad oggi hanno scarse opzioni terapeutiche visto che possono curarsi solo con insulina.
Lo studio.
Una novità potrebbe però arrivare dai risultati dello studio di fase 3 Tandem, presentato proprio stamattina nell'affollatissima sala Roma alla platea Easd, che riguarda 133 centri di 19 paesi diversi. E i cui risultati sono appena stati pubblicati sul New England Journal of Medicine. Lo studio, in doppio cieco, ha analizzato 1402 pazienti con diabete di tipo 1, in trattamento con insulina (sia iniezioni che con microinfusori) per verificare se aggiungendo sotaglifozin al dosaggio di 400 mg al giorno (o placebo nell'altro gruppo) si potevano ottenere risultati aggiuntivi.
Quei risultati ci sono stati e li racconta Paolo Pozzilli, del policlinico universitario Campus Bio-Medico di Roma e unico centro italiano a far parte dello studio. "Il farmaco, che è una pillola che si somministra per via orale a colazione, è riuscito ad abbassare la glicemia e l'emoglobina glicata di quasi un punto - spiega Pozzilli - permettendoci di ridurre la dose di insulina del 30 per cento con i boli, con la diminuzione conseguente di complicanze nel lungo periodo". Ma anche di quelle a breve, come sbalzi della glicemia o addirittura ipoglicemie, eventi molto temuti dai malati.
Il trial clinico è durato 24 settimane e ha permesso di arrivare a significative riduzioni della somministrazione di insulina, stabilizzazioni della pressione (meno 3,5 mm Hg) e ha favorito anche la perdita di peso (meno 2,98 kg). Oltre a una stabilizzazione dell'emoglobina glicata, con il 30 per cento di pazienti in più a target sotto il 7%, segnale di buon controllo metabolico.
"Questo farmaco - spiega Pozzilli - fa parte della classe degli inibitori del riassorbimento del glucosio a livello renale. Glucosio che quindi viene eliminato con le urine. Inoltre è in grado anche di ridurre l'assorbimento a livello intestinale". Sotaglifozin appartiene ad una famiglia finora testata solo per il diabete di tipo 2, entrerà in commercio tra circa un anno e la speranza dei ricercatori è che - come molecole cugine sono riuscite a fare per il diabete di tipo 2 - riesca anche a ridurre la mortalità nei pazienti con diabete di tipo1.
Si tratta in ogni caso di un farmaco aggiuntivo all'insulina, come titola l'editoriale del New England. "Per la prima volta da quando fu introdotta l'insulina, ormai quasi cento anni - conclude Pozzilli - abbiamo però una compressa efficace nel trattamento del diabete di tipo 1. Non sostituisce l'insulina ma ne riduce le dosi e soprattutto migliora di molto le glicemie giornaliere limitando le ipoglicemie. Un risultato davvero importante per i pazienti con diabete di tipo 1".
E invita alla prudenza anche Giorgio Sesti, presidente Sid, la società italiana di diabetologia. "Il dato scientifico è stimolante - premette - ma non vorrei che i pazienti pensassero di poter fare a meno dell'insulina. O di poterla ridurre prendendo la pillola. Non c'è ancora infatti un protocollo da applicare per come scalare l'insulina, nei tempi e nelle quantità,
aggiungendo questa molecola in modo da evitare il grande rischio della chetoacidosi. Quando ci sarà sarò felice di applicarlo. Ma abbiamo tempo perché, tra registrazioni varie, non credo sarà disponibile prima di tre anni".
Fonte : La Repubblica.it - ELVIRA NASELLI