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Pazienti Bulimia
Stress e alimentazione rischio DCA
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Baptiste
Buon consigliere
Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
Iscritto nel 2016
5.442 commenti pubblicati | 20 nel forum Bulimia
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Ricompense
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Amico
Kurousa, un membro della comunità Carenity in Francia, soffre di anoressia mentale. Tra privazioni, sport estremi e ricovero, condivide con noi la sua esperienza con la malattia.
Cari membri @rufussita @Munich1935 @miasuicidal @amiserablemad @Amadriade @Lilith, avete visto questa testimonianza? Qual è la vostra esperienza a riguardo? La vostra opinione ci sarà utile. Grazie mille in anticipo.
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elliestar4
elliestar4
Ultima attività il 07/04/21 alle 13:43
Iscritto nel 2021
2 commenti pubblicati | 2 nel forum Bulimia
Ricompense
Esploratore
Ciao ragazzi,
da un paio di anni vivo delle situazioni più stressanti del solito in famiglia, che mi hanno portato ad avere disturbi alimentari.
Anni fa mio padre e mia madre mi hanno rovinato il giorno della laurea perché litigavano sempre, e mio padre mi ha detto che non andavano più d’accordo.
Non mi hanno neanche fatto un regalo, lo ho dovuto chiedere io..
L’anno dopo la laurea è stato duro per me, inoltre ho avuto a che fare con un caso di droga a lavoro e anche un uomo che ha cercato di approfittarsi di me.
Ho incontrato un ragazzo fantastico e lo ho perso e da lì sono successi i primi episodi di vomito ma nulla di grave.
poi un paio di anni fa quando iniziai a lavorare nel settore beauty e cosmesi ripreso a vomitare in quanto mi sentivo davvero insoddisfatta dell’ambiente e guadagnavamo davvero poco. Era anche il periodo in cui mio padre non faceva altro che chiedermi soldi.
Passata quella fase non vomitavo più, però mangiavo poco e malissimo, un sacco di patatine, pizze surgelate etc...
Avevo bisogno di sfogarmi e non avevo nessuno, tutti i miei amici era andati via da Londra così ho iniziato a prendere dei prestiti per poter fare dello shopping, comprarmi vestiti, trucchi, mangiare fuori, godermi la vita visto che anche a casa non lo potevo mai fare.
Non mi veniva neanche mai data la paghetta e non si faceva niente, quindi io volevo solo farmi la mia vita e evitare di diventare persone associali sempre chiuse in casa come loro.
Io però avevo capito che a casa nostra c’era qualcosa che non andava già da piccola, non ci facevano mai regali, non facevamo granché per le festività. Mia mamma non cucinava mai, e non faceva niente e ha continuato a non fare niente.
Mio padre si è sempre isolato in camera a fare gli affari suoi oppure usciva spesso, di fatti mi racconta che già da quando avevo 6 mesi quando non tornava la sera io la mattina dopo mi rifiutavo di ricevere un bacio da parte sua.
Essendo sempre stati assenti e avendo una madre vuota, senza interessi e che non reagiva mai io mi sono sempre detta e promessa che non sarei mai diventata così.
Ho trovato la mia passione, il marketing e ne ho fatto la mia vita raggiunge i risultati e posizioni lavorative notevoli per la mia età.
Successi, che mio padre continua a denigrare perché secondo lui sono causa dei sacrifici della famiglia.
Io accetto che l’università a Londra sia stata cara, però cavoli ho sempre studiato e ho iniziato a lavorare a 22 anni subito nel settore.
Se non se lo poteva permettere doveva dirmelo allora, non può rinfacciarmelo adesso e ripetermi che dovrei essergli grata perchè lui per fare ciò ha rinunciato alla separazione e a vivere con l'amante.
Adesso ho appena finito di pagare il mio debito ed ero pronta ad iniziare a mettere da parte i soldi per tornare a Londra, però purtroppo le cose non vanno mai bene e mi hanno detto che rischio la cassaintegrazione.
Mio padre continua a dire che lui non mi aiuta e che non può aiutarmi e proprio riguardo a questo abbiamo discusso oggi..
perché ha detto che Londra costa troppo e che se fossi stata altrove mi avrebbe aiutato dicendomi perché non abbia mia provato a farmi una vita altrove.
Io li ho risposto a te verrebbe in mente di affrontare un trasloco e cercare un lavoro altrove quando chi dovrebbe sostenerti si lamenta se hai bisogno di 100 € per motivi di salute quando un trasloco in un’altra città ne costa ben di più, ed in più continua a chiederti a soldi.
In più gli ho detto che basta guardare cosa fa adesso. Io sono qua, a casa a Torino che rischio la cassaintegrazione e lui continua a dire che non può aiutarmi. Quindi il posto non cambia nulla
Non mi ha più risposto.
Questa situazione mi ha portato ad avere disturbi alimentari maggiori del solito, ormai vomito sempre almeno una volta giorno.
Tutti mi dicono quanto stai bene, anche un ragazzo amico della mia migliore amica ha detto che sono al top della forma fisica.
Ma ho già perso 5 chili in pochissimi giorni.
L’unica che si è accorta del mio dimagrimento (tramite video chiamata) è stata la mia migliore amica Chiara, la quale ha sofferto e soffre lei stessa di DCA.
Sento di non poter parlare con nessuno e di non essere ascoltata perchè le mie 2 migliori amiche hanno problemi che le hanno portate ad avere pensieri suicidi, quindi automaticamente quando parlo con loro è come se dovessi sempre mettere i miei problemi in secondo piano.
Una mia amica di Torino, non capisce è pensa che io sia la classica ragazza che se la tira solo perchè ho studiato a Londra e inoltre fa spesso battutine per sminuire i miei traguardi lavorativi.
Tutti, amici e famiglia continuano sempre a dire che sono forte e che c’è la farò anche sta volte, non capendo che anche io sono un umano e che anche io ho bisogno di una presenza fisica.
Glielo dico anche i miei, mia mamma non parla mai, non si esprime mentre mio padre non fa altro che ripetere che non è vero che loro ci sono.
Io non so che fare, mi sento un peso enorme addosso.