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Pazienti Diabete tipo 2
Errori che un diabetico T2 non deve fare
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EUREKA
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EUREKA
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Ultima attività il 29/06/24 alle 01:22
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Ricompense
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Amico
D'accordo con @giupipino , Come sempre !!!!! Chi ha il diabete deve stare molto attento a quello che mangia per mantenersi in salute. «L’obiettivo principale è quello di evitare picchi di zucchero nel sangue» Caramelle e bevande zuccherate possono essere molto pericolosi per i diabetici perché il corpo assorbe questi zuccheri semplici in modo quasi istantaneo. Bisogna fare attenzione anche a tutti i tipi di carboidrati e agli alimenti con alti contenuti di grassi cattivi perché le persone diabetiche sono ad altissimo rischio di sviluppare malattie cardiache. "Non ci sono tanti divieti" una fetta di torta , un gelato, pasticcino o altro , una volta alla settimana anche un diabetico 2 se la può permettere . quanto segue è un suggerimento salutare per offrire un’alternativa ad alimenti che non fanno bene e seguire una dieta corretta senza troppe privazioni. Sono da evitare Pasta, pane pizza, patate,Riso Bianco, Banane Mature , Uva, Meloni,Fast Food, Limitare il + possibile Frullati e succhi di frutta, Cereali anche raffinati, Formaggi vari anche se magri, Barrette Energetiche , Birre anche analcoliche, alcolici, Carni rosse e grasse e come dicevo sopra ogni tanto non guasta se non rispettiamo tutto, anche la gola ed il Palato vogliono Godere dei piaceri della Natura elaborati, trattate e modificate giusto per creare altre Patologie nell' essere Umano.
A Tal proposito tempo fà feci un post "The End" La rubrica la trovate qui su Carenity" sè interessati fate ckic qui sotto.
https://member.carenity.ithttps://www.carenity.it/forum/autre-discussioni/the-end/the-end-1631
Dove parlo del cibo Crudo e non <Solo> , Ogni tanto concediamoci in modo da non essere Castigati come sè avessimo chissà quale Malattia anche sè......
By Eureka!
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** Noi Siamo e Saremo --->> Quello che Mangiamo ** con le Scelte che Facciamo.
EUREKA
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EUREKA
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Ricompense
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Amico
Perchè evitare questi cibi ? Vediamo il Perchè entrando nei particolari
Carni grasse
I diabetici sono ad alto rischio di malattie cardiache. Anche se la carne è ricca di proteine e non contiene carboidrati (che aumentano lo zucchero nel sangue), alcune fonti di proteine sono migliori di altre. Va evitata la carne particolarmente ricca di grassi saturi (come la carne rossa), i fritti, la carne impanata.
L’alternativa: l’obiettivo è assumere il più possibile proteine di origine vegetale come fagioli, piselli, lenticchie) senza esagerare. " contengono zuccheri" Meglio pesce, frutti di mare e carne bianca come pollo, Gallina, tacchino oca, anatre, coniglio, cacciagione, che tendono a contenere meno grassi saturi.
Patate e Patatine fritte
Le patatine fritte sono piene di carboidrati e grassi e una porzione abbondante può davvero risultare devastante per un diabetico perché sono molto ricche di amido. L’alternativa: «Le patatine fritte sono un problema per i diabetici perché contengono molto amido e la frittura non è certo salutare, ma è un problema secondario. In alternativa va benissimo la verdura cotta ma una volta a settimana va bene anche il carciofo, la zucchina o la melanzana fritta, facendo attenzione ad asciugare l’olio della frittura.
Barrette energetiche e sport drink
A prima vista le barrette energetiche possono sembrare una scelta salutare come snack, ma la maggior parte contengono alti livelli di zuccheri e carboidrati. Stessa cosa per gli sport drink. eccessivamente ricchi di zuccheri. L’alternativa: per merenda meglio qualche mandorla, un ghiacciolo (ci sono solo 10 grammi di zucchero), un frutto, uno yogurt o tisane.
Formaggi
I formaggi fanno parte della tradizione culinaria italiana, sono ricchi di grassi saturi e non vanno consumati in grandi quantità: non più di due/tre volte alla settimana, ma questa è una regola generale che vale per tutti. Per i diabetici sono da evitare i formaggi più ricchi di grassi che sono mascarpone, gorgonzola, caciotta, formaggi stagionati. L’alternativa: per chi soffre di diabete sono da preferire pezzettini di ricotta di vacca, il fioridilatte, primosale, i formaggi freschi un paio di volte alla settimana.
Cereali raffinati
Cereali raffinati per colazione possono causare picchi di zucchero nel sangue, anche se le reazioni variano da persona a persona. L’alternativa: Per colazione si possono scegliere fiocchi d’avena senza zucchero o cereali integrali (attenzione che non ci sia aggiunta di zuccheri).
Frullati e succhi di frutta
I frullati di frutta sembrano salutari, ma per un diabetico possono trasformarsi in qualcosa di molto pericoloso perché sono pieni di zucchero e possono essere dannosi quanto le lattine di bevande zuccherate. Anche i succhi di frutta sono pieni di calorie e ricchi di zuccheri e andrebbero davvero evitati. compresi la spremuta d’arancia etichettata senza zuccheri aggiunti e la spremuta casalinga
L’alternativa: meglio un frutto perché lo zucchero è molto meno concentrato rispetto al succo Il frullato si può bere, ma se composto con frutta a basso contenuto di zuccheri e verdure, come cavoli e spinaci (senza l’aggiunta di zuccheri!)
Cornetto a colazione o dolci
Per mantenere la glicemia sotto controllo sono da evitare il classico cornetto, le paste dolci, e i toast con abbondante marmellata perché contengono farina bianca trasformata e sono ricchi di grassi, carboidrati e sodio. L’alternativa: torte di riso integrali o yogurt senza zucchero. «Il toast con la marmellata non è un tabù, basta spalmarne un velo con una percentuale del 60% di frutta.
Fast food
I fast food sono decisamente luoghi poco salutari per tutti e per i diabetici ancora di più. Ma ogni tanto, in compagnia di amici, anche chi soffre di diabete può farsi la concessione, anche in questo caso, come per la pizza, piccoli accorgimenti rendono tutto più salutare. L’alternativa: hamburger semplice senza formaggio accompagnati da un’abbondante insalata.
Banane mature, meloni e uva
Tutta la frutta fresca contiene fibre e vitamine, caratteristica che la rende salutare per tutti i tipi di dieta. Ad ogni modo ci sono frutti che contengono più zucchero come banane mature, melone, uva, cachi, fichi e mandarini che potrebbero causare picchi di glucosio nel sangue. Naturalmente tutto dipende sempre dalle dosi. L’alternativa: frutti meno zuccherini. La scelta migliore per chi è diabetico sono mele Granny smith, pere, arance, fragole, anguria, mirtilli e frutti di bosco, in piccole dosi ovviamente.
Pizza
La pizza è un piatto ricco di carboidrati e non è certo un alimento da mangiare tutti i giorni. Fa parte della tradizione culinaria italiana e anche i diabetici possono mangiarla, basta non esagerare. L’alternativa: pizza mignon alle verdure "Chi soffre di diabete può mangiare la pizza una volta alla settimana con un piccolo accorgimento: va scelta la porzione mignon ( o mezza pizza) possibilmente con le verdure o i funghi. Da evitare condimenti come salsiccia, wustel, patatine e salame piccante. Ottimo, se piace, l’impasto integrale.
Riso bianco
Più riso bianco si mangia, maggiore è il rischio di sviluppare diabete di tipo 2, secondo una revisione del 2012. Secondo uno studio che ha coinvolto oltre 350 mila persone coloro che mangiavano riso bianco risultavano più a rischio diabete, e il rischio aumentava dell’11% per ogni porzione di riso in più al giorno. Il riso bianco e la pasta possono causare picchi glicemici simili a quelli dello zucchero. Andrebbero limitati il più possibile alimenti processati, fritti e fatti con farina bianca. L’alternativa: riso integrale o paraboiled. I cereali integrali non provocano gli stessi picchi di zucchero nel sangue grazie alla fibra, che aiuta a rallentare la corsa del glucosio nel sangue. Inoltre uno studio della Harvard School of Public Health ha rilevato che il consumo di due o più porzioni di riso integrale a settimana è associato a un rischio di diabete inferiore. «Un’alternativa valida è il riso paraboiled, quello che non scuoce perché il rilascio dell’amido è più lento come per il riso integrale e non fa salire così velocemente la glicemia.
La Pasta
La pasta si può Mangiare una o due volte alla settimana , basta osservare piccoli accorgimenti, prendi 60/80 Gr. di pasta, prima di bollirla lavala più volte in un tegame , casseruola, pentola, tinozza, con acqua tiepida, quando vedi che non lascia più amido e l'acqua risulta più pulita, potrai metterla a cuocere , importante lasciarla aldente. un trucchetto è di condire con una spolverata di Cannella al posto del formaggio in modo da non alzare ed abbassare la glicemia. io personalmente la uso molto su tutti i primi piatti e non si alzano valori.
By Eureka!
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Indagine
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giupipino
E chi ha mai detto di non condividere col proprio medico le azioni da fare?
Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
Questa è la situazione VERA.
Chi vuole accontentarsi delle pillole fatti suoi.
Sappia comunque che la sua malattia diverrà negli anni cronica e sempre più grave.
Vedere il miglior commento
giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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giupipino
E chi ha mai detto di non condividere col proprio medico le azioni da fare?
Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
Questa è la situazione VERA.
Chi vuole accontentarsi delle pillole fatti suoi.
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giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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giupipino
Buon consigliere
giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Ricompense
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Come molti lettori diabetici di Carenity sanno, sono più di tre anni che convivo col diabete T2 SENZA ASSUMERE FARMACI, ma semplicemente curando l'ALIMENTAZIONE e il MOVIMENTO QUOTIDIANO.
La bontà di tale scelta è stata confermata dal fatto che col tempo sia il mio PESO che la mia glicemia a digiuno, che la mia EMOGLOBINA GLICATA sono scese costantemente e regolarmente.
L'ultimo valore di glicata è 5.9, ovvero perfettamente nella norma.
La dieta a cui sono giunto nel tempo non prevede nulla di trascendentale. Prevede solo di mangiare il più possibile cibo CRUDO, naturale, e dotato di SCORIE. Quindi mangio molta frutta, verdura e ortaggi, anche a colazione. Mangio solo pollo o coniglio biologico, pesce, pane di segale, formaggio di capra, Quando ho fame, fra un pasto e l'altro, mangio una mela o una pera.
Il problema è il BERE, perchè ero convinto che la BIRRA ANALCOLICA fosse una bevanda che a un diabetico fosse concessa.
Con questa convinzione, questa estate ero arrivato a consumare fino a SEI BARATTOLI AL GIORNO di birra analcolica.
Se non che al ritorno dalle ferie (fine agosto) mi ritrovo con dei valori di glicemia a digiuno fuori dalla grazia di Dio (140/150).
Guardando la percentuale di carboidrati della marca da me consumata scopro incredibilmente che essa contiene il 6,% di CARBOIDRATI, ovvero 6 grammi di carboidrati ogni 100 grammi di birra. Tenendo presente che un barattolo pesa 500 g, ogni barattolo contiene 30 grammi di carboidrati!!!
Ovvero tenendo in conto che un cucchiaio da tavola contiene circa 10g, IO ASSUMEVO 3 CUCCHIAI DI ZUCCHERO per ogni barattolo consumato (a fine giornata avevo assunto 18 cucchiai di zucchero!
Come controprova che la causa dell'aumento della glicemia fosse proprio il consumo SMODATO di birra analcolica smetto di bere birra, e bevo solo SPREMUTA DI ARANCIA O DI POMPELMO ROSA (il succo di un'arancia o di un pompelmo diluito in un quarto di litro d'acqua).
Bene, dopo una settimana i miei valori di glicemia a digiuno sono ritornati nella normalità.
Perciò amici riflettiamo su quanti errori INCONSAPEVOLI si possono fare che ci provocano profondi scompensi sulla glicemia e quindi gravi danni alla salute.
E da notare, per inciso, che tali danni agiscono anche sul corpo dei diabetici T2 che assumono farmaci. Infatti tali farmaci costringono il pancreas a un superlavoro per produrre PIU' INSULINA (dato che nel diabetico T2 l'insulina è inefficiente).
Tale superlavoro fa andare in crisi il pancreas del diabetico, che perciò avrà ben presto la necessità di AUMENTARE LA DOSE DI FARMACO, entrando in un circolo vizioso dall'esito nefasto.