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Pazienti Disturbo bipolare
Bipolarismo e vita familiare
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Ex membro
Ciao a tutti questo e un argomento che mi sta molto a cuore sia nel bene che nel male, potrei scrivere un libro, non soffro personalmente di disturbo bipolare ma 2 donne da me molte care con la quale ci sono cresciuta ne hanno sempre sofferto, una è la mia cara mamma che ormai da 2 anni non c'è più la sua anima grigia e la sua malattia che lei non accettava la spinse a compiere un gesto che ancora oggi faccio fatica a parlarne, poi c'è mia sorella lo stesso disturbo che di mia madre, donne instabili che passavano periodi di depressione quindi tristezza, pianti e insonnia e periodi di euforia con grande spicco di grandezza e positività, 2 donne difficili da gestire perché anche incoerenti nelle loro decisioni, io ancora oggi mi rendo conto quando sia complesso curare in modo definitivo questo disturbo.
Ex membro
Ciao Monica, grazie per la tua toccante testimonianza. Te la senti di dirci che tipo di impatto questa situazione ha avuto sulla tua vita ? sei riuscita a trovare un modo per contenere questo impatto ? se rietieni che la domanda sia troppo personale, lo capirei, ma ricordati che qui tutto è anonimo. pertanto spero tu ti possa sentire libera di esprimerti senza remore. Grazie ancora, Francesco
Ex membro
Ciao Francesco, non ho nulla al contrario a raccontarti quello che ha scatenato dentro di me, anzi per me è una liberazione, forse un po' mi aiuta a sentire meno sofferenza, insomma sono passati 2 anni da quel giorno, sono rimasta traumatizzata ogni volta che ci penso sono pianti a dirotto, non è facile per niente io amavo mia madre ero io a prendermene cura mi sono sentita tradita e abbandonata adesso ho un vuoto che non potrò mai calmarlo.
Pietrina Deias
Buon consigliere
Pietrina Deias
Ultima attività il 03/12/23 alle 09:25
Iscritto nel 2015
31 commenti pubblicati | 4 nel forum Disturbo bipolare
Ricompense
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Amico
la mia storia è stata di periodi alti e bassi,per cui per la gente che mi stava attorno era difficile accettare la malattia,per cui s'inventava le cose più incredibili e le ettichete non sono mai mancate,cosa che io detesto.Accettando con umiltà gli aiuti di tipo medico e amicale non sono più caduta così in basso.Anzi dopo anni di cure mi sento irrobustita e pronta ad affrontare la vita con un pò di robustezza.Amo ancora la vita e a volte sono un pò stanca per gli intrecci familiari,eccetto mio figlio,la mia figliola e mio marito sono un problema di non facile gestione.Ora sono un pò egoista,ma questo lo vedo come un modo sano di essere che in parallelo aiuta anche gli altri.
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Pietrina Deias
Pietrina Deias
Buon consigliere
Pietrina Deias
Ultima attività il 03/12/23 alle 09:25
Iscritto nel 2015
31 commenti pubblicati | 4 nel forum Disturbo bipolare
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Amico
e' vero il disturbo bipolare di non facile diagnosi xchè va ad un margine vicino alla depressione,può rappresentare una sofferenza per chi ce l'ha e per chi ti vuole bene.Ora ho mio marito depresso ,in seguito ad un intervento alla prostata,non è più lo stesso.Ha perso la voglia di socializzare e d'interagire con gli altri.,non desidera neanche uscire,lo fa saltuariamente.Io cerco di stargli vicino,ma per non ammalarmi lo faccio a piccole dosi.Chissà quando si deciderà a cambiare stile di vita!.
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Pietrina Deias
Ilaria82!
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Ilaria82!
Ultima attività il 19/04/24 alle 10:47
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12 commenti pubblicati | 11 nel forum Disturbo bipolare
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Amico
Io non accetto di dovermi imbottire di farmaci (nocivi per il corpo) per poter essere felice. Preferisco mettere la mia vita in pausa periodicamente, vivermi i down in cui tutto mi sembra terribilmente difficile (lavorare, la routine, qualsiasi cosa) e gli up, rari momenti in cui mi sento attiva e positiva.
Poi ci sono le fasi di equilibrio, ultimamente brevissime o inesistenti dove mi illudo di poter essere equilibrata per sempre.
Ho 38 anni e non riesco a rassegnarmi a vivere di farmaci invasivi tutta la vita (causano diabete, problemi cardiaci, obesità, anche il gozzo a volte e tanto altro). Magari verso la terza età mi rassegnerò.
Baptiste
Buon consigliere
Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
Iscritto nel 2016
5.442 commenti pubblicati | 49 nel forum Disturbo bipolare
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Cari membri @RoriDark @BeHappy @Sylvia91 @simo210 @Luca85 @Aristella come state oggi? Avete visto questa discussione? Come reagisce la tuvostra famiglia di fronte alla vostra patologia? I vostri cari riescono ad aiutarvi? Grazie tanto in anticipo
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RoriDark
RoriDark
Ultima attività il 31/08/20 alle 23:12
Iscritto nel 2020
1 commento pubblicato | 1 nel forum Disturbo bipolare
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Mia madre cerca di capirmi e non sempre ci riesce,mio fratello mi sta vicino come può.
Baptiste
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Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
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Grazie mille @RoriDark molto gentile! cari membri @BeHappy @Sylvia91 @simo210 @Luca85 @Aristella aspettiamo la vostra opinione a riguardo per condividere con la comunità. Grazie tanto in anticipo
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Baptiste
Buon consigliere
Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
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Cari membri @Giandomenico @Bressanone @Settima @elox05 @Ciccio73 @ale969 avete visto questa discussione? Cosa potete dirci a riguardo? Ringrazio chiunque vorrà condividere la sua esperienza con noi per aiutare la comunità.
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Indagine
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I membri partecipano anche...
Convivere con il disturbo bipolare
Ciao a tutti - Perché mi sono iscritto? Cerco un po’ di compagnia
antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
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Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
Se fai un passo, trovi per strada la fiducia per fare quello dopo
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Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
Spero d'esserti stato d'aiuto
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Convivere con il disturbo bipolare
Ciao a tutti - Perché mi sono iscritto? Cerco un po’ di compagnia
antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
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Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
Se fai un passo, trovi per strada la fiducia per fare quello dopo
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Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
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Buona discussione a tutti!