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Disturbo bipolare e università
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lucacecchini
lucacecchini
Ultima attività il 03/07/24 alle 07:58
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Buonasera, la domanda è interessante e anch’io vorrei ascoltare qualche esperienza di universitari con disturbo bipolare. Io ho perso un anno perché ho fatto il cambio di ateneo e poi quest’anno l’ho perso perché sono stato ricoverato in ospedale, per il mio primo (e spero ultimo) episodio delirante dovuto al disturbo bipolare, che mi ha impedito di dare esami. Va detto che frequento una università difficile, ovvero la Bocconi a Milano, ma sto incontrando delle difficoltà. Nonostante ciò, cerco di andare avanti. Sono ancora all’inizio degli studi quindi non posso dare consigli ma solo condividere ciò che è successo finora. Spero di essere stato un po’ di aiuto.
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lucacecchini
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Buonasera, la domanda è interessante e anch’io vorrei ascoltare qualche esperienza di universitari con disturbo bipolare. Io ho perso un anno perché ho fatto il cambio di ateneo e poi quest’anno l’ho perso perché sono stato ricoverato in ospedale, per il mio primo (e spero ultimo) episodio delirante dovuto al disturbo bipolare, che mi ha impedito di dare esami. Va detto che frequento una università difficile, ovvero la Bocconi a Milano, ma sto incontrando delle difficoltà. Nonostante ciò, cerco di andare avanti. Sono ancora all’inizio degli studi quindi non posso dare consigli ma solo condividere ciò che è successo finora. Spero di essere stato un po’ di aiuto.
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andrea95
andrea95
Ultima attività il 01/10/22 alle 13:48
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@lucacecchini da quando sto meglio, mi sento uno studente normale. Riesco a studiare anche intere giornate come prima. Per la cura io ti consiglio l'ospedale di Siena, ne ho girati tanti di medici e per me i migliori sono loro. Io sono a 400km da loro, per dirti quanto sono bravi secondo me.
lucacecchini
lucacecchini
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@andrea95 grazie mille per le informazioni. Posso chiederti dalla tua esperienza, visto che la mia diagnosi è molto recente, qual è il miglior farmaco per combattere il disturbo bipolare? Io attualmente prendo depakin e lamictal. Non ho ancora provato il litio anche se vorrei provarlo.
andrea95
andrea95
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@lucacecchini dipende molto dalla tua diagnosi. Anch'io prendevo le tue stesse medicine con il litio. Ma con scarsi risultati. Ora prendo prozax e brintellix. Comunque se non migliori nel giro di 3-4 mesi cambia medico. Io ho perso 2 dietro a medici non competenti
lucacecchini
lucacecchini
Ultima attività il 03/07/24 alle 07:58
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Ricompense
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@andrea95 il tuo è un disturbo bipolare 2? Perché vedo che i tuoi farmaci sono antidepressivi… Io ho il tipo 1, quindi tendo più alla mania che alla depressione. Ho avuto un ricovero a marzo e non mi sono ancora ripreso. Il dottore ha detto che ci vuole circa un anno per tornare alla normale attività di lavoro/studio dopo un episodio grave, ma io adesso dovrei studiare quindi sono un po’ preoccupato. Tu hai avuto ricoveri?
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Scorza
Scorza
Ultima attività il 15/09/22 alle 09:32
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Esploratore
Buon giorno. Mi chiamo Gloria. Da anni soffro di ansia depressione e 5 anni fa arriva la diagnosi di disturbo bipolare. Sono oss...per me è difficile lavorare nei periodi Down. Non mi concentro sono sempre stanca e quando arrivo al limite , ecco gli attacchi di panico..nn so più c'è fare. Questo lavoro mi sta uccidendo. Sono in cura al CSM, ma anche le terapie fanno quel che possono ..a volte penso di licenziarmi, dopo 16 anni dopo servizio . Ho fatto domanda per invalidità civile e attendo una chiamata. Nn ho più giorni di muta perché ne faccio veramente tanta. Nn so più che fare
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Indagine
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I membri partecipano anche...
Convivere con il disturbo bipolare
Ciao a tutti - Perché mi sono iscritto? Cerco un po’ di compagnia
antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
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Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
Se fai un passo, trovi per strada la fiducia per fare quello dopo
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Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
Spero d'esserti stato d'aiuto
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Convivere con il disturbo bipolare
Ciao a tutti - Perché mi sono iscritto? Cerco un po’ di compagnia
antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
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@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
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Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
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Psiche
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Ultima attività il 04/05/23 alle 16:37
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2 commenti pubblicati | 1 nel forum Disturbo bipolare
Ricompense
Messaggero
Esploratore
Ciao a tutti/e… come riuscite a conciliare il disturbo con l’università? Qualcuno/a è iscritto all’università o l’ha terminata? Come la affrontate? Grazie :-)