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Pazienti Disturbo bipolare
Gestire situazioni particolarmente stressanti
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manuelalbini
manuelalbini
Ultima attività il 26/09/22 alle 10:52
Iscritto nel 2021
8 commenti pubblicati | 2 nel forum Disturbo bipolare
Ricompense
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Partecipante
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Esploratore
Ciao @Jaylyse !
Piacere Manuel. Intanto apprezzo il tuo messaggio. Sai per molti può essere un discorso " strano", però per chi lo vive o perchi' ha vissuto come noi uno stato di confusione talvolta cronico e continuo della quotidianità sa benissimo che è reale e molto impegnativo.
Tutto questo penso derivi da un tipo di carattere comune per colore che ne soffrono. Ansia, agitazione, ambizione, desiderio di rivalsa e credo anche mancata organizzazione mentale e pratica. Tutti questi fattori uniti creano questo status che opprime e rende impossibile la vita quotidiana,
Sei preso da un progetto, ci pensi giorno e notte inizi a sognare e camminare pensando in maniera ossessiva al medesimo pensiero. Tutto nasce per caso e per giorni mesi o anni addirittura te lo porti dietro. Poi ad un tratto tutto svanisce. Poi dopo tot. tempo ricomincia. E' un circolo virtuoso, e tutto questo non porta altro che a tanta frustrazione, senso di debolezza, di fallimento. L'autostima cala del tutto e ti senti uno schifo che vali zero, che non sarai mai in grado di raggiungere i tuoi obbiettivi e che ogni cosa andrà male.
Questo è quello che pensavo io. per 23 anni. prima che ho scoperto la crescita personale ma sopratutto dio che è l'unica " cosa" al mondo che darà pace e armonia mentale e fisica per tutta la tua vita.
Avrei piacere a raccontarti la mia storia. Sentiamoci pure se ti fa piacere.
Un abbraccio,
Manuel Albini
+39 3501654539
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Indagine
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Convivere con il disturbo bipolare
Ciao a tutti - Perché mi sono iscritto? Cerco un po’ di compagnia
antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
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Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
Se fai un passo, trovi per strada la fiducia per fare quello dopo
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Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
Spero d'esserti stato d'aiuto
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antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
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Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
Se fai un passo, trovi per strada la fiducia per fare quello dopo
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Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
Spero d'esserti stato d'aiuto
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Jaylyse
Jaylyse
Ultima attività il 19/09/22 alle 02:05
Iscritto nel 2021
9 commenti pubblicati | 8 nel forum Disturbo bipolare
Ricompense
Partecipante
Messaggero
Esploratore
Amico
Ciao a tutti volevo confrontarmi con voi. Anche a voi succede in generale di avere improvvisi sovraccarichi nelle cose da fare nella vita? A me succede magari di intraprendere diverse cose solo che sbaglio sempre un meccanismo ovvero mi ci butto anima e corpo e mi prendono tantissimo tempo mentale tra pensieri ... Addirittura giornate e notti intere a pensarci fino a quando mi sento sovraccaricata e allora incomincio a ritirarmi da tutto perché diventa troppo per me.
Sto cercando di vivere momento per momento ma non é per niente facile. So che se affrontassi un problema per volta ognuno con il suo tempo mi sentirei molto meno sopraffatta.
Volevo sapere se anche a voi capita. Se anche per voi é così difficile mantenere un certo ordine e soprattutto delle abitudini nella vostra vita.
SE AnChe a voi una sconfitta sembra invalidare completamente la vostra vita e incominciare a pensare di non valere nulla o una vittoria vi fa sentire degli dei.
NOn So se chiedere consigli nel senso che é molto confuso come messaggio però volevo sapere se qualcun altro é come me