Pazienti Disturbo bipolare
Non avrà mai fine?
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Jaylyse
Jaylyse
Ultima attività il 19/09/22 alle 02:05
Iscritto nel 2021
9 commenti pubblicati | 8 nel forum Disturbo bipolare
Ricompense
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Amico
Sí quei momenti ci sono. Magari non sempre così forti ma ci sono.
Bisogna cercare di distinguere queste voci da noi stessi. Anche se é difficilissimo ma noi non siamo quelle voci. Quelle voci sono solo pensieri.
Bisogna trovare la forza di alzarsi dal letto e rincominciare piano piano a farsi una doccia, a fare una breve camminata e giorno dopo giorno riprendersi la propria vita.
Bisogna parlarne allo psichiatra e allo psicologo anche se in quei momenti ci sembra tutto inutile.
So che é difficile. E ogni volta che ricadi viene da dire "ma non finisce mai che palle". Però invece devi avere chiaro in testa che finisce. E ogni volta avremo sempre qualche arma in più per combatterlo.
Anche solo che questo sito.
Spero di esserti stata di conforto.
Un grande grande abbraccio. Ce la faremo
Ex membro
Grazie tanto, ho visto solo ora. I due punti erano divisi. Il primo è che la croce di cui parlo ci sarà sempre e per quanto mi riguarda ci sarà fino a quando deciderò io più che io il mio cervello di Mollarla.
L'altro punto è un po' più complesso nel senso che soffro anche di ossessioni e ci sono quelle settimane che il mio cervello non ne esce, capita anche voi?
Uno dei motivi per il quale prima o poi mollo la presa.
Jaylyse
Jaylyse
Ultima attività il 19/09/22 alle 02:05
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Ricompense
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Amico
@Arcobaleno22 allora posso chiederti che cosa intendi esattamente per ossessioni?
Ex membro
Io sono bipolare iperattiva ciclotimico e istrionica, ho 37 anni e convivo da 25 anno ero molto giovane, ho sempre sin da piccola avuto pensieri ossessivi nei confronti degli uomini che mi rivolgevano attenzioni (considera anche che oltre le patologie ho avuto un infanzia molto difficile ma riguardo questo argomento nello specifico, il mio papà era la persona che mi amava e mi dimostrava di più di chiunque in questa terra) ha deciso di mollare era schizofrenico.
Oggi sono ossessionata sul creare rapporti con gli uomini tra chat e tradimenti. Il mio cervello viene bombardato e se non lo faccio non riesco più a pensare non riesco ad essere lucida mi viene il magone e un forte dolore dentro che m'invalida anche nel lavoro che ho iniziato 1 mese fa. Vivo l'inferno perché prima soffro perché devo fare questa cosa poi viene l'ansia che mi scopra mio marito, inutile dirti che l'ansia che mi viene è altrettanto invalidante quanto le ossessioni poi nascono le paranoie e li ciao posso morire così senza fare niente. Visto il mio disturbo di dhdh tutto quello che ho fatto è che faccio viene scoperto da mio marito.
Scusate se posso sembrare pessimista ma purtroppo non vedo più una via di uscita e l'unico pensiero che ho è avrò la forza? Mio padre non l'ha avuta, che ne Sara di me....
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Indagine
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Convivere con il disturbo bipolare
Ciao a tutti - Perché mi sono iscritto? Cerco un po’ di compagnia
antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
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Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
Se fai un passo, trovi per strada la fiducia per fare quello dopo
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Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
Spero d'esserti stato d'aiuto
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antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
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Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
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Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
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Ex membro
Quest'inferno non avrà mai fine? Questa croce peserà fino alla morte. Fino a quando deciderai di portarla. Una volte incessante che ti dice che non c'è la farai mai.
Ditemi che c'è una fine
Alcuni di voi provano dei momenti improvvisi che possono durare settimane dove siete chiusi completamente in un altro mondo?