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- Si ci può convivere ? In questo momento penso solo al suicidio
Pazienti Disturbo bipolare
Si ci può convivere ? In questo momento penso solo al suicidio
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Rosaline
Buon consigliere
Rosaline
Ultima attività il 21/11/24 alle 19:13
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Ciao Christian non disperare il nostro disturbo ha illustri compagni Leonardo da Vinci, Indro Montanelli altri hanno avuto problemi psichici come van Gogh e toulouse-lautrec. Siamo unici e spesso geniali. Oggi ci è possibile avere cure e opportunità. Se vuoi possiamo parlarne. Ti auguro un mondo di bene.
Rosaline 🌷
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Rosaline
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lucacecchini
lucacecchini
Ultima attività il 03/07/24 alle 07:58
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Si, ci si può convivere: è un disturbo che può risultare molto invalidante, ma lottando ogni giorno puoi migliorare di molto la tua qualità di vita. L’importante è che tu prenda le medicine se ti vengono prescritte, seguendo anche una psicoterapia magari. Se hai in questo momento pensieri inerenti al suicidio cerca di parlarne in primis coi tuoi cari ma poi anche col tuo dottore, sapranno come aiutarti. Io ho nascosto tutto ai miei genitori per molto tempo, ma fidati non ne vale la pena. Il mio consiglio per la vita pratica di tutti i giorni è di impostarsi una routine mattutina e seguirla sempre con disciplina: iniziare la giornata in modo positivo ti aiuterà a gestire i tuoi impegni. Consiglio anche esercizio aerobico e meditazione, a me personalmente aiutano. Buona fortuna.
SaraG.
Buon consigliere
SaraG.
Ultima attività il 08/12/23 alle 14:18
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Ciao Christian, come stai adesso?
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SaraG.
Verca85
Verca85
Ultima attività il 15/11/23 alle 14:45
Iscritto nel 2021
2 commenti pubblicati | 2 nel forum Disturbo bipolare
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Ciao, io sono uscita 2 mesi fa da sei lunghi mesi di depressione molto forte. Pensavo continuamente al suicidio e non prendevo i farmaci. Ho preso in giro tutti, compreso il mio medico. A settembre ho rischiato di non riprendere a lavorare, e avuto una forte crisi allergica per un sovradosaggio. Ora sto bene, mi sto curando. Fatti seguire e starai meglio ❤️
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Veronica
Rosaline
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Rosaline
Ultima attività il 21/11/24 alle 19:13
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Ciao Christian non disperare il nostro disturbo ha illustri compagni Leonardo da Vinci, Indro Montanelli altri hanno avuto problemi psichici come van Gogh e toulouse-lautrec. Siamo unici e spesso geniali. Oggi ci è possibile avere cure e opportunità. Se vuoi possiamo parlarne. Ti auguro un mondo di bene.
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Indagine
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I membri partecipano anche...
Convivere con il disturbo bipolare
Ciao a tutti - Perché mi sono iscritto? Cerco un po’ di compagnia
antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
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Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
Se fai un passo, trovi per strada la fiducia per fare quello dopo
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Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
Spero d'esserti stato d'aiuto
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Convivere con il disturbo bipolare
Ciao a tutti - Perché mi sono iscritto? Cerco un po’ di compagnia
antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
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Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
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Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
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ferrarachristian575gmail.com
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Ultima attività il 01/03/23 alle 20:39
Iscritto nel 2022
1 commento pubblicato | 1 nel forum Disturbo bipolare
Ricompense
Esploratore
Ciao ragazzi , ho 25 anni e da circa 3 convivo con questa patologia . Ho subito tre ricoveri per non aver voluto accettare di prendere i farmaci . In questi giorni penso più che mai al suicidio , nonostante segua la terapia prescritta , il mio cervello non funziona bene . Ho perso il lavoro e gran parte dei miei amici . Non riesco più a fare nulla di concreto , ho ansia e fobia sociale . Prendo il litio , Elopram, e ability maintena 1 volta al mese sotto puntura . Vi ringrazio in anticipo per l’aiuto .