- Home page
- Interagisco
- Forum
- Forum Disturbo bipolare
- Convivere con il disturbo bipolare
- Un'agenda per la vita
Pazienti Disturbo bipolare
Un'agenda per la vita
- 15 visualizzazioni
- 0 sostegno
- 3 commenti
Tutti i commenti
Hopeman
Buon consigliere
Hopeman
Ultima attività il 18/11/24 alle 14:08
Iscritto nel 2023
389 commenti pubblicati | 65 nel forum Disturbo bipolare
69 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
-
Buon consigliere
-
Partecipante
-
Messaggero
-
Esploratore
-
Amico
Si tratta di dividere le cose e gli impegni per evitare che risultino troppo gravosi. Non solo, si tratta di stabilire dei confini. Spesso prendo in mano un'attività e la porto avanti per ore, senza darmi un limite. E più tempo ho a disposizione, più ne vorrei.
Vedere la firma
Look around. Guardati intorno!
Sara_B
Animatrice della communityBuon consigliere
Sara_B
Animatrice della community
Ultima attività il 21/11/24 alle 16:30
Iscritto nel 2022
1.048 commenti pubblicati | 36 nel forum Disturbo bipolare
69 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
-
Buon consigliere
-
Partecipante
-
Messaggero
-
Esploratore
-
Amico
Grazie @Hopeman per questa riflessione!
Concordo con l'idea dell'agendina, è bello prevedere dei blocchi di tempo per le varie attività, incluse quelle piacevoli, sportive o di svago. A me piace anche guardarla a fine giornata e provare soddisfazione per le cose fatte e scritte nero su bianco 🌼
A presto!
Sara del team Carenity
Vedere la firma
Sara
Chiudere tutto
Vedere le risposte
Hopeman
Buon consigliere
Hopeman
Ultima attività il 18/11/24 alle 14:08
Iscritto nel 2023
389 commenti pubblicati | 65 nel forum Disturbo bipolare
69 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
-
Buon consigliere
-
Partecipante
-
Messaggero
-
Esploratore
-
Amico
@Sara_B si, c'è soddisfazione.
Penso sempre che, se è vero che non esiste la ricetta della felicità, è vero altresì che esiste la dieta della felicità, che dev'essere varia come quella alimentare. Poter variare le attività è come procurarsi dei nutrienti diversi, evitando la monotonia e le carenze.
Ci sono cose che mi piacciono, come suonare la chitarra, che rinvio sempre e alla fine non faccio quasi mai. Non mi sembra mai il momento giusto. Perché? Perché ho un'aspettativa troppo alta, cioè fare una sessione di almeno un'ora. Ma potrei limitarmi a 10 minuti al giorno . Così il tempo lo troverei sempre!
Si risolve anche un altro punto: quando ho tanto tempo libero, che potrei fare tutto e non mi risolvo di far niente. Ma se c'è sempre qualcosina, magari rituale...
Forse allora la depressione si può combattere in piccole dosi...
Vedere la firma
Look around. Guardati intorno!
Nascondere le risposte
Esprimi la Sua opinione
Indagine
Indagine
I membri partecipano anche...
Convivere con il disturbo bipolare
Ciao a tutti - Perché mi sono iscritto? Cerco un po’ di compagnia
antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
Vedere il miglior commento
Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
Se fai un passo, trovi per strada la fiducia per fare quello dopo
Vedere il miglior commento
Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
Spero d'esserti stato d'aiuto
Vedere il miglior commento
Convivere con il disturbo bipolare
Ciao a tutti - Perché mi sono iscritto? Cerco un po’ di compagnia
antonio10
Salve, anche io sono bipolare, ho 51 anni e non so mai con chi parlare della mia malattia, spero di trovare delle persone con le quali potersi confrontare a vicenda.Prendo depakin e litio, ma specialmente le fasi depressive sono sempre presenti
Vedere il miglior commento
Hopeman
@Maxter il risveglio può essere un momento molto difficile, perché ti si para davanti una giornata che devi affrontare, ma non sai proprio da dove cominciare e ti assale l' ansia insieme alla mancanza di senso.
Ma si può partire lo stesso con convinzione. La sera prima, quando sono più lucido, stabilisco in anticipo la prima cosa che farò l'indomani. Magari è una modesta attività, ma basta a farmi svegliare , sapendo subito cosa devo fare. Se decidi di fare così, sta' tranquillo che quella cosa che hai deciso di fare sarà la prima che ti verrà n mente al risveglio (al posto del vuoto) e ti indurrà anche ad alzarti subito dal letto ; ti darà un motivo per alzarti ;-)
Fa' il primo passo, poi il resto viene
Se fai un passo, trovi per strada la fiducia per fare quello dopo
Vedere il miglior commento
Hopeman
La tua scrittura consapevole e sicura mi sembra almeno 3/4 della terapia. Non penso che si possano confrontare le terapie farmacologiche tra persone diverse. Ma la consapevolezza va bene per tutti. I farmaci ci curano, ma non decidono: decidiamo noi.
Per me sono passati 33 anni dal primo episodio. I farmaci sono un po' cambiati, ma io sono cambiato di più. Riesco a riconoscere uno stato ipomaniacale quasi subito, perché oggi con l'esperienza, so cosa devo prendere sul serio; in ordine d'importanza: la riduzione del sonno, i risvegli precoci, l'iperattività, se mi ripropongo o mi assumo troppi impegni, la valutazione dei fattori di stress del periodo.
Il vantaggio primario è nell'accorgersi della virata in alto e così ci si ferma quando è ancora facile e non si sono create complicazioni che produrrebbero ulteriori stimolazioni. Negli stati molto alti dell'umore non ci si accorge di aver preso quota, anzi si vorrebbe volare ancora più in alto.
Ormai sono molti anni che non mi accadono episodi importanti, tali da dover consultare d'urgenza il medico. Chissà quanti episodi , privi di conseguenze, che ho avuto e che ho spento in un paio di giorni , scegliendo di riposare e facendo le opportune rinunce e tagli. In questi casi dico sempre a me stesso: "quando hai capito che c'è un episodio insorgente, ne se già fuori". Poi i farmaci certamente ci aiutano a mantenere il timone.
Spero d'esserti stato d'aiuto
Vedere il miglior commento
Articoli da scoprire...
12/08/23 | Consigli
Disturbo bipolare e impiego: come essere soddisfatti sul lavoro?
19/04/21 | Consigli
Il disturbo bipolare: facciamo il punto sui diversi trattamenti!
28/05/20 | Consigli
24/05/18 | Consigli
08/10/18 | Consigli
28/08/18 | Testimonianza
24/05/18 | Attualità
La depressione nel 2030 sarà la malattia più diffusa nel mondo
Iscrizione
Vuoi ricevere notifiche quando ci sono nuovi commenti
La tua iscrizione è stata effettuata con successo
Hopeman
Buon consigliere
Hopeman
Ultima attività il 18/11/24 alle 14:08
Iscritto nel 2023
389 commenti pubblicati | 65 nel forum Disturbo bipolare
69 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
Buon consigliere
Partecipante
Messaggero
Esploratore
Amico
Ho cominciato a usare l'agendina elettronica quando i vari impegni sono aumentati e non riuscivo più a tenere a mente le cose. E' una cosa che già di per sé calma dubbi e ansietà.
Però l'agenda può avere un'altra funzione, rispetto agli eventi che non sono occasionali, ma che si possono ripetere. Si possono infatti mettere in rubrica attività più o meno interessanti cui dedicare poco tempo, ma tutti i giorni o quasi: dalle pulizie di casa, alla cura delle piante, dalla preparazione di un viaggio, alla chitarra o alla fotografia e via discorrendo. Ognuno ci mette quello che vuole. Lo scopo è quello di dedicare poco tempo, di stabilire quale tempo, ma di fare le cose con una certa regolarità, anziché trovarsele tutte intere e ammassate, che richiedono un grosso sforzo di volontà per essere fatte. Ho visto che in mezz'ora di attività ci si riesce a portare avanti non di poco, anche se la cosa non si porta a termine.
Il bello è che un'attività anche modesta ma ripetitiva e prevedibile, a un certo punto viene assimilata e non c'è più bisogno neanche di scriverla in agenda: semplicemente scatta in mente a orario e la motivazione esiste già.
Per chi è soggetto a depressione è utile sapere sempre cosa fare e realizzare cose che richiedono poco impegno, perché un impegno maggiore non è sostenibile