- Home page
- Interagisco
- Forum
- Forum Tumore del seno
- Ricerca e link utili - Tumore del seno
- Tumore del seno, perché è importante smettere di fumare alla diagnosi?
Pazienti Tumore del seno
Tumore del seno, perché è importante smettere di fumare alla diagnosi?
- 15 visualizzazioni
- 0 sostegno
- 1 commento
Tutti i commenti
Baptiste
Buon consigliere
Baptiste
Ultima attività il 30/12/24 alle 17:12
Iscritto nel 2016
5.442 commenti pubblicati | 138 nel forum Tumore del seno
15 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
-
Buon consigliere
-
Partecipante
-
Messaggero
-
Collaboratore
-
Esploratore
-
Amico
Cari membri mi permetto di rilanciare questa discussione che mi sembra interessante. @REMIAGABRIELLA @Vincere @Maria1970 @ANNA641 @serena.f @Belluccigabriella come state oggi? Cosa ne pensate di questa discussione? Qual è la vostra esperienza a riguardo? Grazie mille in anticipo
Vedere la firma
Baptiste - Scaricare l'applicazione mobile Carenity sull'App Store o su Google Play
Esprimi la Sua opinione
Indagine
Indagine
I membri partecipano anche...
Ricerca e link utili - Tumore del seno
Tumore al seno, il test per decidere a chi serve la chemioterapia
Articoli da scoprire...
Iscrizione
Vuoi ricevere notifiche quando ci sono nuovi commenti
La tua iscrizione è stata effettuata con successo
Ex membro
Per le donne fumatrici, categoria che è purtroppo in crescita nel nostro Paese, c’è un ulteriore motivo per cercare di smettere di fumare: il tumore del seno. Chi smette di fumare, persino dopo la diagnosi, ha infatti molte più possibilità di guarire dal tumore, secondo uno studio recentemente pubblicato sul prestigioso Journal of Clinical Oncology.
Dopo i molti lavori scientifici che, nel corso degli anni, hanno dimostrato una correlazione fra il fumo di sigaretta e carcinoma della mammella (in effetti più debole di quella tra tabagismo e altri tipi di tumore, come quelli polmonari o gastroenterici), un gruppo di scienziati americani ha voluto indagare le differenze di prognosi fra donne non fumatrici, donne che smettono alla diagnosi di tumore e chi invece continua a fumare, nonostante l’insorgenza del cancro.
«Lo studio è molto ampio anche dal punto di vista numerico, coinvolge circa 21000 pazienti affette da tumore alla mammella che, a maggiore garanzia dell’affidabilità dei risultati, sono state seguite per un arco di tempo di vent’anni. Il messaggio che è importante trasmettere è che le donne fumatrici hanno una mortalità più alta legata al tumore della mammella, non solo rispetto a quelle che non hanno mai fumato, ma anche a paragone di quelle che hanno deciso di smettere una volta ricevuta la diagnosi di tumore del seno», spiega il dottor Andrea Sagona, chirurgo senologo di Humanitas Cancer Center.
Per il rischio oncologico attenzione anche al fumo passivo
«Questo vale quindi non solo per insorgenza di patologie legate al fumo, quali eventi cardiovascolari, malattie polmonari o tumori correlati al fumo quali il carcinoma del polmone, ma anche nello specifico della malattia mammaria. Il fumo, influenza inoltre negativamente l’esito di tutti i trattamenti, dalla chirurgia (maggiore possibilità di infezioni e di complicanze post intervento come la necrosi cutanea) alla chemioterapia, dalla terapia endocrina alla radioterapia», continua il dottor Sagona, che poi conclude: «Anche l’esposizione al fumo passivo ha gli stessi effetti, quindi non vivere in un ambiente nel quale si fuma è altrettanto importante, soprattutto per chi va incontro a questi trattamenti. Chi convive, quindi, dovrebbe smettere di fumare a sua volta o, per lo meno, evitare di fumare in casa. I senologi, infine, hanno il dovere di avvertire tutte le loro pazienti, spiegando loro in modo chiaro tutti questi concetti ed invitandole, in caso di necessità, a rivolgersi a un centro specializzato nella smoking cessation».
HumanitaSalute.it