I farmaci che possono causare problemi di memoria
Pubblicata il 26 apr 2024 • Da Team editoriale di Carenity
Alcuni farmaci possono interferire con un funzionamento ottimale della memoria. Questo è particolarmente vero per alcuni trattamenti contro l'ansia, il morbo di Parkinson o il dolore.
Quali farmaci possono causare problemi di memoria? Come agiscono? Si dovrebbe evitare di assumerli?
Ve ne parliamo nel nostro articolo!
Alcuni farmaci utilizzati per trattare svariate patologie come l'ansia, il morbo di Parkinson o il dolore possono causare problemi di memoria. Questi problemi sono reversibili, quindi scompaiono quando si sospende il farmaco. In questo articolo, vi elenchiamo alcuni esempi di questi farmaci.
Benzodiazepine (alprazolam, oxazepam, bromazepam, lorazepam, diazepam, ecc.)
Le benzodiazepine sono utilizzate per trattare i disturbi del sonno o l'ansia e possono causare problemi di memoria e riduzione del livello di attenzione.
Questi effetti indesiderati, insieme al rischio di dipendenza associato alle benzodiazepine, fanno sì che la loro prescrizione sia tenuta sotto stretto controllo, per non dire limitata.
Il periodo di prescrizione dovrebbe essere ridotto a 12 settimane perché, sia per l'ansia che per l'insonnia, le benzodiazepine si sono dimostrate efficaci se usate a breve termine. Tuttavia, il loro valore terapeutico diminuisce con l'uso prolungato, mentre gli effetti avversi persistono.
Agonisti dopaminergici (pramipexolo, ropinirolo)
Indicati per il morbo di Parkinson, questi farmaci aiutano a ridurre i movimenti involontari associati alla malattia, ma possono anche causare effetti indesiderati, tra cui la perdita di memoria. Inoltre, con questi trattamenti bisogna fare particolare attenzione se ci si mette alla guida di un veicolo, poiché possono causare sonnolenza. In casi più rari, possono dare allucinazioni o addirittura favorire comportamenti di dipendenza (gioco d'azzardo, dipendenza dal sesso, ecc.).
Farmaci antiepilettici (pregabalin, gabapentin)
Questi farmaci sono indicati per il dolore acuto molto intenso, e sono noti come antidolorifici di III livello (il livello che consente il più elevato sollievo dal dolore). Questi farmaci agiscono sul sistema nervoso centrale, il che significa che influenzano una serie di elementi come il sistema respiratorio e digestivo. Per questo motivo, ad esempio, la morfina può causare nausea e vomito o tosse. Ma i farmaci oppioidi hanno anche un effetto sul comportamento e sul cervello e possono causare eccitazione, sedazione o problemi di memoria. Tuttavia, questi effetti sono temporanei e terminano con l'interruzione del trattamento. A volte, però, se il dolore è molto intenso e accompagnato da uno stato di deterioramento generale, può causare anche problemi di memoria.
Farmaci per la cinetosi (xamamina)
Il dimenidrinato è un antistaminico, indicato per la prevenzione e il trattamento della cinetosi, al fine di evitare la nausea e il vomito causati dai mezzi di trasporto. Gli effetti indesiderati includono sonnolenza e problemi di memoria.
Esistono farmaci in cui questo principio viene combinato con la caffeina per contrastare il suo effetto sedativo.
Precisazioni
Tutti i farmaci sopra elencati appartengono alla famiglia dei farmaci con effetti anticolinergici, o possono potenzialmente avere questo tipo di effetti. Ad esempio, le benzodiazepine non sono farmaci anticolinergici, ma hanno effetti anticolinergici.
Inoltre, tutti i farmaci anticolinergici possono influire potenzialmente sulla memoria, dato il loro meccanismo d'azione. Essi bloccano uno dei meccanismi di comunicazione chimica dell'organismo, coinvolto nei processi di memoria e apprendimento del cervello. Per questo motivo, tutti questi farmaci presentano, in varia misura, potenziali problemi per la memoria tra i loro effetti indesiderati.
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Fonti:
Les médicaments et la mémoire, Réseau de Prescription
Quelle place pour les benzodiazépines dans l’anxiété ?, HAS
Le traitement médicamenteux de la maladie de Parkinson, Vidal
Substance active morphine, Vidal
Effets cognitifs des opiacés, Jacques Grisart
Through the Looking-Glass: A bank-robbery witness and alleged victim on drugs: Drug Effects on Memory and Perception, Craig W. Stevens Ph.D.