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Rettocolite ulcerosa: sintomi, cause, trattamenti, prevenzione
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Andare all'ultimo commentoEx membro
Ciao, sono Silvio. Sono nuovo del forum, e da poco mi hanno diagnosticato la rettocolite ulcerosa. Probabilmente il fattore scatenante di questa malattia, è stato l'abuso di FANS (utilizzati per sopportare dolori da artrite sieronegativa \ reumatismo articolare acuto). Ho iniziato proprio in questi giorni la cura con Mesavancol 3cp al giorno.
Una cosa non mi è chiara, e magari chi ne soffre come me mi può aiutare, oltre a questi mesi di cura per diminuire l'infiammazione, dovrò proseguire a "vita" con assumere farmaci? e l'alimentazione può favorire a diminuire l'infiammazione?
Grazie
Ciao, Silvio
Baptiste
Buon consigliere
Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
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Ciao @sil8112 e benvenuto su questo forum. Grazie del tuo contributo.
Qualcuno vuole condividere la sua esperienza con noi sulla rettocolite ulcerosa?
Grazie dei vostri contributi futuri.
Un caro saluto.
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Ex membro
Ciao Silvio, sono Fausto e soffro di RCU all luglio 2017, io non ho miglioramenti (per il momento) con le cure tradizionali, ho fatto cicli di cortisone. Ho cambiato anche la mia alimentazione, visto che si internet, una grande maggioranza dichiara di avere benefici con una dieta selettiva; ma ancora non so quale dieta sia...
Sono convinto che il problema vada risolto con entrambe le componenti, medica e alimentare, ma quella alimentare non sembra avere gran peso nella medicina ufficiale, mentre con alternative (cure omeopatiche etc...) sembra che ci sia solo una soluzione alimentare; il tutto genera solo confusione.
Da alcune testimonianze di persone che ne hanno sofferto, sembra comunque che siano cose molto lunghe (a livello di anni)...
Fausto
georgians
georgians
Ultima attività il 09/01/18 alle 17:27
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1 commento pubblicato | 1 nel forum Rettocolite ulcerosa
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ciao mi chiamo giorgia ho 45 anni,e ho scoperto di avere dopo una colonscopia la colite ulcerosa ..vorrei sapere se esiste una cura per questa malattia oppure dobbiamo convivere per tutta la vita. adesso prendo ASACOL solo mattina. Vedo che sto migliorando le flatulenze, sono diminuite,sto molto attenta a cosa mangio. I latticini non gli posso più mangiare e tante altre cose. Qualcuno mi può dare alcuni consigli su cosa mangiare...?
Baptiste
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Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
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Ciao @georgians e benvenuta sulla nostra piattaforma. Grazie del tuo contributo.
Qualcuno vuole condividere consigli con noi?
Grazie in anticipo.
Buona giornata.
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Ex membro
Ciao a tutti, scusate se scrivo solo ora a distanza di mesi ( non è mai troppo tardi no ?! ).
A distanza di mesi, e dopo altre visite, il mesavancol non fa per me: dai risultati ottenuti ne sono intollerante. Per quanto riguarda il cibo, tutti, compreso il dottore che mi sta seguendo, dice che posso mangiare quello che voglio. Il fatto magari di andare più volte in bagno, potrebbe essere dovuto che digerisco prima alcuni ingredienti rispetto ad altri (tipo il lievito). Ad oggi comunque sto proseguendo con cure di supposte di cortisone. Beh, qualcosa è cambiato ... in bagno ci vado più "normalmente", e riesco a mangiare quello che voglio.
Un saluto
Silvio
Baptiste
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Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
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Amico
Cari membri, voglio rilanciare questa discussione con voi. Ringrazio chiunque vorrà condividere la sua esperienza con noi sulla rettocolite ulcerosa. Quali trattamenti seguite? Quando è stata fatta la diagnosi? Come convivere con questa malattia? Grazieeeee in anticipo
@Ilaria96 @Giob81 @Francas @Lina1968 @MichelaG @Coniglio @Ale976 @Mystikat @pamelacre @Aselaide @Miirela @Liudmila @Valentina79 @Giuseppe77 @Rosyta @Nadia.camm @Filippo90 @SantiEmanuela @Tonino68 @Stella73 @RosettaFlore @cizzi89 @luca750 @Caputoantonio1 @Brumsa @Aliboumlak @Antonella73 @Alessandra1984 @CarmineL. @Lisa @Marti83 @Marpug @Valedriano @Sherif @Danabej @Gianka @Mad1996 @Erikaguarnera @ElsaDe @Giucas @Karimalfio @Coccinella13 @Claudiagr @Girolamo @TanyaDB @Framare @Betty69 @IlariaCapozi1712 @morettimaria @Balilenia @Biserka @georgians @Tufaso @Eli.deme90 @pattypa @gianni1956 @PinoCarenti @Svitlana @bettyboop47 @serena43 @rabate @marinaio1965 @Oigresa @Boy514 @fabius @Luigia57 @sumo76 @vincenzorapana @pantavin @frapat @Pierotundo66 @cronico @gallonero @calzolaio @mino1966 @nino64 @tripolina @Riccardo52 @Maria Luigia @amicamiki @sonoioebasta @Simona @Speranza
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Ex membro
Qualche consiglio per la dieta? Qualcuno ha ottenuto miglioramenti con la dieta vegana?
LauraN
LauraN
Ultima attività il 21/03/20 alle 10:17
Iscritto nel 2019
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Buona sera, chi mi sa dare feedback sull’utilizzo dell’azatioprina?
grazie a chi risponderà
yuscia
yuscia
Ultima attività il 07/09/23 alle 12:51
Iscritto nel 2019
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Amico
Ciao a tutti sono katiuscia e anch'io soffro di rettocolite ulcerosa!!!!ne soffro da circa un anno ...come cura mi hanno dato delle supposte di mesalazina.....mi curo inoltre con una dieta vegana.......interrotta x qualche mese,, na decisamente ripresa xché il mio pancino ne ha risentito !!!! Cmq si, queste malattie le devi curare x tutta la vita!!!onestamente io mi ritengo fortunata, con tutto quello che c'è in giro ragazzi ...!!!!!!
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yuscia
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Ex membro
La rettocolite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica che colpisce primariamente il retto e può coinvolgere parte o tutto il colon. Le cause di questa infiammazione sono ancora sconosciute. I sintomi clinici principali sono la diarrea, spesso con sangue e muco, e i dolori addominali.
Fino al 35% dei casi possono essere presenti dei sintomi extra-intestinali, quali dolori articolari e manifestazioni dermatologiche. Nel 15% dei casi la sintomatologia è così violenta con numerose scariche di feci liquide con sangue, disidratazione e febbre, da rendersi necessario un ricovero urgente in Ospedale per poter somministrare le terapie in vena e tenere il paziente sotto stretta sorveglianza medica.
In rari casi refrattari alla terapia medica è necessario procedere ad un intervento di colectomia totale. La malattia è caratterizzata da episodi acuti seguiti da periodi di remissione in cui è clinicamente silente. La frequenza degli episodi sintomatici può variare da uno o due attacchi l’anno a numerosi episodi che riducono il periodo di benessere a pochissimi mesi l’anno. Se non ben curata, l’infiammazione cronica può portare nel tempo ad alterazioni irreversibili delle cellule intestinali con il possibile sviluppo di lesioni cancerose. Per questo motivo, e per evitare le riacutizzazioni, si assume una terapia anche nei periodi di benessere. La terapia medica di questa malattia si basa sulla somministrazione di farmaci anti-infiammatori e immunosoppressori.
Che cos’è la rettocolite ulcerosa?
La rettocolite ulcerosa è una malattia caratterizzata da un’infiammazione cronica dell’intestino, che colpisce sempre il retto e può estendersi senza soluzione di continuità a parte o tutto il colon. L’infiammazione provoca delle lesioni ulcerose responsabili dei sintomi intestinali. L’andamento della malattia è caratterizzato dall’alternarsi di episodi acuti seguiti da periodi di remissione clinica. La frequenza degli attacchi può variare fino quasi a susseguirsi senza periodi di benessere.
Quali sono le cause della rettocolite ulcerosa?
Le cause della malattia non sono ancora note. L’ipotesi più probabile è che fattori ambientali, quali microorganismi batterici intestinali, in presenza di un assetto genetico predisponente possano scatenare l’attacco da parte del sistema immunitario in cui rimane coinvolto anche l’intestino.
Quali sono i sintomi della rettocolite ulcerosa?
La rettocolite ulcerosa si manifesta con diarrea ematica, anche notturna, associata a dolori e crampi addominali, che spesso si risolvono con l’evacuazione. Spesso è presente urgenza con difficoltà a trattenere lo stimolo defecatorio e una evacuazione di piccolo volume o anche solo di muco e sangue.
Nelle localizzazioni di malattia esclusivamente al retto può essere presente, al posto della diarrea, una stitichezza anche severa. Gli episodi più severi (15%) sono caratterizzati dalla comparsa di febbre e di disidratazione e necessitano di un ricovero urgente in Ospedale per poter praticare la terapia adeguata a base di cortisonici, immunosoppressori, antibiotici e supporto nutrizionale in vena. Solo in casi rari refrattari alla terapia si rende necessario un intervento di colectomia totale. Fino al 35% dei casi sono presenti delle manifestazioni extra-intestinali: artralgie e artriti localizzate sia alla articolazioni periferiche che alla colonna vertebrale; manifestazioni dermatologiche quali dei noduli sottocutanei, arrossati e dolenti o delle lesioni purulente che tendono ad ingrossarsi localizzate spesso agli arti inferiori; episcleriti e uveiti; malattie epatobiliari.
Infine l’infiammazione cronica può provocare nell’arco di anni delle lesioni precancerose con un aumentato rischio di sviluppare un carcinoma intestinale rispetto alla popolazione generale.
Diagnosi
Le metodiche per diagnosticare la rettocolite ulcerosa sono:
- La colonscopia con visualizzazione dell’ileo e con biopsie intestinali: serve a valutare lo stato della mucosa intestinale e l’estensione di malattia. Le biopsie tramite l’esame istologico servono a valutare se, a livello microscopico, ci sono aspetti tipici dell’infiammazione cronica (alterazioni strutturali del tessuto, infiltrati di globuli bianchi). È essenziale per la diagnosi.
- Cromoendoscopia o narrow band imaging: sono tecniche aggiuntive in corso di colonscopia che permettono di visualizzare con maggior dettaglio le aree sospette per displasia del colon.
- Calprotectina fecale: indicata come esame di primo livello in pazienti con diarrea e dolori addominale. La sua presenza ad alta concentrazione nelle feci aumenta il sospetto che si tratti di una rettocolite ulcerosa. Indicata anche per monitorare la malattia e la risposta alle terapie in modo non invasivo.
- Rx addominale: nei casi severi dà una indicazione sulla sede e l’estensione di malattia e sull’eventale sviluppo di complicanze.
- L’ecografia delle anse intestinali: permette di valutare la parete intestinale in maniera non invasiva. Indicata come esame di primo livello in pazienti con dolori addominali e diarrea e per monitorare la malattia e la risposta alle terapie in modo non invasivo.
Trattamenti
La terapia per la rettocolite ulcerosa è mirata a spegnere l’infiammazione intestinale, attraverso l’inibizione di processi coinvolti nell’attivazione della cascata infiammatoria e del sistema immunitario. I trattamenti comprendono:
- La mesalazina (5-ASA) è un farmaco ad azione topica che agisce direttamente come anti-infiammatorio sulla mucosa intestinale.
- Gli steroidi hanno una potente azione anti-infiammatoria a livello di tutto l’organismo, e modulano la risposta immunitaria.
- L’azatioprina o la 6-mercaptopurina sono degli immunosoppressori che inducono la morte della gran parte dei globuli bianchi attivati, responsabili dell’infiammazione.
- Ciclosporina un immunosoppressore che agisce inibendo la funzione dei linfociti, responsabili dell’attivazione del sistema immunitario, e che di solito si usa nei casi di colite severa resistente al cortisone.
- I farmaci biologici (infliximab), anticorpi monoclonali biotecnologici, bloccano selettivamente una delle molecole principali (TNF) responsabili dell’infiammazione.
- Intervento chirurgico di colectomia totale quando i farmaci non hanno spazio terapeutico.
- Farmaci sperimentali che possono avere vari meccanismi d’azione e che solo Centri d’eccellenza selezionati possono somministrare nell’ambito di studi clinici.
Prevenzione
Purtroppo non si può prevenire l’insorgenza della rettocolite ulcerosa, ma si possono prevenirne le complicanze e l’evoluzione.
- Diagnosi precoce di malattia: consiste nel richiedere esami e delle feci in caso di diarrea e/o dolori addominali specie in soggetti con familiarità per malattie autoimmuni. In caso di sanguinamento rettale cronico, la colonscopia è indicata per una diagnosi precoce.
- Prevenzione delle neoplasie intestinali eseguendo una colonscopia con biopsie seriate o con nuove metodiche (cromoendoscopia) ogni 1-2 anni in caso di rettocolite ulcerosa estesa oltre il retto, a partire da 8 anni dalla diagnosi.
- Prevenzione delle infezioni opportunistiche, nei pazienti che si sottopongono a terapie immunosoppressive, eseguendo vaccinazione anti-influenzale ogni 12 mesi, vaccinazione anti-pneumococco ogni 5 anni, e vaccinazione per l’epatite B al momento della diagnosi, se non già effettuata.
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