Il trattamento di fondo ha l’obiettivo di ridurre la frequenza delle crisi e la loro intensità, in modo da limitare le lesioni. In generale, il trattamento impiega derivati del 5-ASA, che viene anch’esso usato durante le crisi acute. La posologia è tuttavia più bassa. Questo trattamento ha il vantaggio di ridurre il rischio di trasformazione neoplastica. Se il trattamento non risulta efficace o se non viene ben tollerato dal paziente, vengono usati gli stessi trattamenti utilizzati per il morbo di Crohn.
Per il trattamento delle crisi lievi moderate, vengono somministrati aminosalicilati (5-ASA) e corticosteroidi per via orale e/o per via rettale. Se la crisi è più intensa, si preferiscono i corticosteroidi per via endovenosa oppure anti-TNFα.
Poiché un sintomo comune di questa malattia è una frequente diarrea, è necessario seguire un regime povero di fibre (vegetali o animali) e di residui grassi, per ridurre il volume delle feci.
TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA RETTOCOLITE EMORRAGICA
Se i farmaci non sono più efficaci o in caso di complicazioni (emorragia importante, perforazione, megacolon tossico, cancro, ecc.), sulla zona infiammata compaiono delle lesioni.
In questo caso viene previsto un trattamento chirurgico per eliminare totalmente o in parte le lesioni a livello del colon, in modo da alleviare i sintomi del paziente.
Ultimo aggiornamento: 31/08/18
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