Marsiglia: una chirurgia del seno quasi senza cicatrice grazie ad un robot
Pubblicata il 30 apr 2018
Una mastoplastica che quasi non lascia tracce: è quello che permette una chirurgia innovativa, utilizzando un robot, all’Istituto Paoli-Calmettes, specializzato in tumori, in Marsiglia.
« Si preleva un lembo del gran dorsale (ndr: modo di ricostruzione basato sul prelievo del muscolo dorsale) quasi senza nessuna cicatrice », ha spiegato all’AFP il professore Gilles Houvenaeghel, che faceva, giovedi, il 100e intervento di questo tipo all’IPC. La paziente subisce prima una mastectomia (rimozione del seno) classica, con un’incisione tra 4 e 7 centimetri. Poi il chirurgo installa sul seno le braccia del robot Da Vinci Xi, commercializzato da Intuitive Surgical. Tre di questi sono dotati di strumenti chirurgici e il quarto ha una telecamera.
Seduto di fronte ad uno schermo 3D, le mani su joystick, il chirurgo guida le braccia del robot, che gli permettono di raggiungere aree di difficile accesso, senza toccare mai la paziente. Allora asporta un muscolo dorsale, che muove poi nel seno, ciò che permette di dargli un nuovo rilievo, senza protesi. La tecnica permette di « conservare tutta la pelle, l’areola, la mamella senza lasciare una cicatrice, né nel seno, né nella schiena, soltanto una piccola sotto l’ascella, dovuta all’incisione iniziale ».
Altro beneficio: « Questa chirurgia è meno dolorosa perché non si rimuove pelle, e permette di ridurre il periodo di ricovero in ospedale da 7-12 giorni a 3-4 giorni ». L’intervento può essere proposto a tutte le donne che devono subire una mastectomia, ad eccezione di quelle che devono portare carichi pesanti nella vita quotidiana o quelle che fanno un sport intenso, perché sarebbero ostacolate con l’ablazione di un muscolo dorsale. Questo modo di ricostruzione non è consigliato alle pazienti che devono ancora subire chemioterapie o radioterapie post operatorie.
Lanciato all’inizio degli anni 2000, il robot Da Vinci è oggi principalmente usato nell’ablazione della prostata (80% degli interventi negli Stati Uniti) e in diversi tipi di interventi ginecologici (soprattutto isterectomie). In Francia, dov’è arrivato nel 2014, soltanto l’IPC e l’Istituto Gustave Roussy in Parigi, di minore importanza, lo usano per la chirurgia del seno.
AFP