Diabete: sapere leggere le sue analisi del sangue
Pubblicata il 6 mag 2019 • Aggiornato il 30 set 2020 • Da Louise Bollecker
Conoscete i valori da controllare sul vostro esame del sangue? Leggete la nostra guida per i pazienti affetti da diabete di tipo 1 e di diabete di tipo 2.
I valori presentati in questo articolo sono valori di riferimento. Però, possono differire a seconda dell'individuo. Dipendono dal tipo di diabete, del trattamento, dell'età, dell'esistenza di complicazioni e delle patologie eventualmente associate. Riferitevi alle indicazioni del vostro medico.
Diagnosticare il diabete
La diagnosi del diabete di tipo 1 e 2 si basa su un esame di riferimento, la glicemia a digiuno. Valuta il livello di zucchero nel sangue.
Valore usuale della glicemia a digiuno: 0,7-1 g/L = 3,9-5,5 mmol/L
Una sola misura della glicemia a digiuno superiore a 2g/L (o superiore a 11,1mmol/L) è sufficiente per porre la diagnosi. Di fronte ad una misura il cui valore si situa tra 2g/L e 1,26g/L (tra 11,1mmol/L e 7mmol/L), un secondo esame sarà necessario.
Una volta questo esame fatto, per differenziare diabete di tipo 1 e diabete di tipo 2, ci si fonda sul campo clinico di ogni paziente (sintomi, età, peso, storia familiare…).
Controllare le sue analisi una volta la diagnosi fatta
Nel quadro del controllo del vostro diabete, diversi parametri biologici saranno importanti da controllare nelle vostre analisi di sangue.
Il livello dell’emoglobina glicata (o HbA1c) per valutare la stabilità della malattia
I valori usuali
Diabete di tipo 2
Valore usuale dell’emoglobina glicata (o HbA1C): inferiore a 6%
Diabete di tipo 1
Valore usuale dell’emoglobina glicata (o HbA1C): inferiore a 7%
Perché questo esame?
Il valore misurato rifletta la media dei valori delle glicemie negli ultimi 3 mesi. Questo esame è indispensabile nel controllo del diabete perché l’obiettivo è di avere valori di glicemie stabili e così limitare le complicazioni.
La frequenza del controllo del livello di HbA1c
Ogni 6 mesi se il controllo glicemico del paziente è raggiunto e stabile
Ogni 3 mesi nel caso in cui il controllo glicemico non è raggiunto
L’emoglobina glicata, cos’è?
L’emoglobina glicata è una molecola di emoglobina che ha fissato una molecola di glucosio. La concentrazione di proteine glicate rifletta le variazioni della glicemia indipendentemente dal peso e dall’attività fisica.
Un bilancio lipidico per controllare le abitudini alimentari
Perché questo esame?
Si cerca un’anomalia nel livello dei lipidi (grassi) dell’organismo per valutare il rischio di complicazioni cariovascolari che sono più frequenti nei pazienti diabetici. Due parametri saranno quindi misurati, il livello di colesterolo e il livello di trigliceridi.
I valori usuali del livello di colesterolo
Valore usuale del colesterolo totale: 1,6-2,0 g/L = 4,10-5,20 mmol/L
Questo valore raggruppa i due tipi di colesterolo, il “buono colesterolo” detto anche HDL-Colesterolo (High Density Lipoprotein–Cholesterol) e il “cattivo colesterolo”, il LDL-Colesterolo (Low Density Lipoprotein-Cholesterol).
Valore usuale del HDL-Colesterolo: superiore a 0,4 g/L = superiore a 1 mmol/L
Più il livello di HDL-colesterolo è elevato, migliore è. In effetti, un valore superiore a 1,5 mmol/L è considerato come un fattore protettivo cardiovascolare. Al contrario, se questo valore è inferiore al valore usuale, viene considerato come un fattore di rischio cardiovascolare.
Valore usuale del LDL-colesterolo: inferiore a 1,6 g/L = 4,1 mmol/L
Al contrario del “buono” colesterolo, un livello importante di LDL-colesterolo costituisce un fattore di rischio cardiovascolare. Il valore usuale di LDL-colesterolo varia secondo il livello di rischio cardiovascolare di ogni paziente, ma si stima che deve stare inferiore a 1,6g/L di sangue.
Il valore usuale del livello di trigliceridi
Valore usuale dei trigliceridi: tra 1,6 ee 2,0 g/L = tra 0,40 e 1,70 mmol/L
Un’ipertrigliceridemia (un livello troppo elevato di trigliceridi) può essere dovuta ad un’alimentazione squilibrata (consumo eccessivo di grassi, zucchero e alcol), all’assunzione di alcuni farmaci o ancora a disturbi metabolici tra cui il diabete, il sovrappeso o obesità.
Al contrario, un’ipotrigliceridemia è rara ed è dovuta sia ad un’alimentazione povera di grassi (malnutrizione) sia ad una malattia ereditaria.
La frequenza del bilancio lipidico
È fatto ogni anno. Secondo i risultati, il paziente potrà essere invitato a cambiare la sua alimentazione per tornare a livelli più sani.
Un bilancio renale per individuare ogni danno della funzione renale
Perché questo esame?
Nei pazienti diabetici, la comparsa di complicazioni renali è frequente ed il più spesso senza sintomi premonitori. Per questo, la realizzazione di un bilancio renale regolare è indispensabile. Il bilancio renale combina analisi del sangue ed analisi delle urine. Consiste quindi nel dosare i livelli ematici della creatinina o creatinina sierica, ciò che permette di controllare l’evoluzione della funzione renale.
La frequenza del bilancio renale
Siccome è importante, viene fatto almeno una volta all’anno.
I valori usuali della creatinina
Nell’uomo
Valore usuale della creatinina nell’uomo: tra 7 e 13 mg/L = tra 60 e 115 μmol/L
Nella donna
Valore usuale della creatinina nella donna: tra 5 e 12 mg/L = tra 45 e 105 μmol/L
Un valore elevato della creatinina nel sangue potrà spiegare in caso di insufficienza renale o di attività fisica o muscolare intensa. Un valore basso della creatinina nel sangue potrà essere legata ad un’atrofia muscolare legata ad una miopatia.
I valori usuali della clearance della creatinina
Valore usuale della clearance della creatinina: tra 90 e 140 mL/min = tra 1,50 e 2,30 mL/secondo
La clearance, o la depurazione, della creatinina dai reni permette di valutare lo stato della funzione renale. Una clearance della creatinina ridotta è segno di un’insufficienza renale e più il valore è basso, più l’insufficienza renale sarà grave.
Analisi delle urine per individuare una nefropatia diabetica
Si fanno anche analisi delle urine per misurare il livello di microalbuminuria. Questa analisi corrisponde al dosaggio di albumina nelle urine. È un esame che permette una diagnosi precoce di un problema ai reni. In effetti, il termine microalbuminuria traduce la presenza in quantità troppo importante di albumina nelle urine, ciò che riflette un danno della funzione renale.
Valore usuale della microalbuminuria: normale se è inferiore a 30 mg/24o o a 30 mg/g secondo il metodo.
Si parla di microalbuminuria se il valore è compreso tra 30 e 300 mg/24o o tra 30 ea 300 mg/g in funzione del metodo.
La presenza di una microalbuminuria dovrà essere confermata due volte con almeno una settimana di intervallo. In caso di microalbuminuria rivelata, si parlerà di nefropatia diabetica che segnerà un danno della funzione renale ed un fattore di rischio cardiovascolare.
I valori usuali sono da attenuare. Prima di tutto, parlatene con il vostro medico!
Se avete già visto un resoconto di un esame di sangue, avete visto che vicino al risultato si trovano dei “valori usuali” o dei “valori di riferimento”, con un limite inferiore e un limite superiore. Per definire questi valori di riferimento, i biologi campionano i dati delle popolazioni in buona salute. Ma, come in ogni analisi statistica, il 5% del campione si trova fuori dal normale. Ecco perché essere leggermente fuori dei “valori di riferimento” non significa sempre che esiste una malattia. Così, di fronte ad un’analisi che sembra “anormale”, non c’è bisogno di preoccuparsi senza averne parlato con il medico generico che vi ha prescritto questi esami del sangue.
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