Piante, magnetismo... come le medicine alternative aiutano nella vita quotidiana con il tumore del seno
Pubblicata il 19 ott 2018 • Da Louise Bollecker
Catherine Dessaint, @CathyMiny, è membro di Carenity e artista di spettacolo, diagnosticata con tumore del seno triplo negativo di grado 3, nel novembre 2014. Dopo la diagnosi, ha scritto una canzone: « Sto venendo a prenderti! » Segue medicine alternative e vi da le sue tecniche per aiutarvi a superare la malattia.
Come hai scoperto di soffrire di un cancro? Era dopo una mammografia di controllo?
Nell’aprile 2014, piccolo nodulo visto dalla mia ginecologa, ma dopo mammografia ed ecografia, era benigno. Ho insistito per fare una biopsia nel novembre, ciò che ha fatto sorridere il tirocinante, ma dopo 15 giorni, non era più la stessa storia.
Come hai reagito dopo l’annuncio della diagnosi?
La diagnosi mi è stata annuciata senza alcuna delicatezza, ho dovuto cavarmela da sola nell’opsedale per trovare i servizi di consultazioni ginecologiche e degli esami nucleari. Ero confusa, il mio corpo era un robot, non sentivo più le mie gambe, non ero più in grado di riflettere
Quali trattamenti hai seguito?
Chemio, chirurgia e radioterapia
Le medicine alternative ti hanno aiutate a superare il tuo cancro. Come è venuta l’idea di cominciare queste pratiche?
Mi sono rivolto ad un magnetizzatore per togliere il calore dovuto alla radioterapia. Ho usato questa pratica perché mi è stata consigliata da altre persone affette dalla stessa malattia incontrate alla Lega contro il Cancro.
Ero seguita da un medico omeopata e da una naturopata. Da qualche mese, ero abbonata ad una rivista « Alternativo benessere », ci ho trovato informazioni interessanti che non vengono mai comunicate dalla medicina allopatica.
Puoi spiegarci quali medicine alternative hai seguito?
Magnetismo
Ha subito fermato le bruciature dovute alla radioterapia. Il medico specialista m’ha ricevuta nel suo studio, e qualche giorno dopo, avevo nuove bruciature, che ha potuto fermare con una semplice foto di me. Poi, ho spesso usata questa pratica, per rilanciare le mie energie.
Piante
Grazie ai consigli della naturopata, ho seguito delle cure di estratti di diversi gemme, di desmodium per la depurazione del mio organismo.
Ho smesso i trattamenti tradizionali da 3 anni, ma continuo il desmodium o il cardo mariano, ma anche la vitamina D3+++ associata alla vitamina K2. Ho anche seguito diverse volte cure di spirulina. Dall’inizio dei trattamenti, gli effetti secondari della chemioterapia, come le neuropatie, mi facevano soffrire. Con fisioterapia, drenaggi e le sostanze disintossicanti che prendo, sento finalemente degli effetti positivi da qualche mese.
Ho seguito anche delle cure di aloe vera e ho bevuto molte tisane per eliminare al massimo i veleni iniettati. Ho anche usato oli essenziali.
Lo sport
Ho sempre fatto sport: trekking, ginnastica, bicicletta e corsa ma meno spesso. D'inverno, non manco il piacere di scendere le piste da sci.
Quando tornavo dalla chemioterapia, facevo cyclette, e pedalavo durante 40 minuti. Pensavo allora di eliminare i rifiuti tossici dei trattamenti e di mettere in difficoltà le cellule cancerose. Fare cyclette permetteva di diminuire un po’ la nausea e il vomito.
Fare sport, è davvero una bomba, quindi perché non farlo soprattutto quando ne abbiamo bisogno.
L’alimentazione
Non sappiamo bene cosa dobbiamo mangiare o no. Bisogna sapere che le cellule cancerose si nutrono essenzialmente di carboidrati, quindi dobbiamo evitare di consumarne. Seguo la dieta chetogenesi. Il principio consiste nel evitare i carboidrati ma soprattutto mangiare alimenti ricchi di lipidi di origine vegetale (evitiamo i formaggi e latticini, la carne) come ad esempio avvocati, noci, mandorle, ed anche mangiare pesci grassi (sgombri, sardine, salmoni naturali...) poi tutte le verdure con indice glicemico basso.
Per la prevenzione, consiglio a tutti di evitare i latticini, bisogna ricordarsi che siamo dei mammiferi, e nella natura, gli animali sono svezzati rapidamente, quindi perché consumare tali prodotti, soprattutto latte di vacca, immaginate quello che contiene per nutrire un vitello, questo è smisurato per gli umani, troppo ricco! Le calcificazioni nei seni, la prostata, sono in parte, dovute a quello...È arrivato il momento di aprire gli occhi! Dobbiamo preoccuparci di noi stessi e non essere contaminati da questo mondo del business !!! (e non parlo delle case farmaceutiche)
Quale consiglio daresti ad una persona appena diagnosticata?
Non guardare sul web per non spaventarsi, ogni caso è unico!
Il mio consiglio: la palla è nel campo degli operatori sanitari ma anche nel campo della persona malata. Bisogna essere attore della sua guarigione!
Ultima parola?
Non esitare ad avvicinarsi delle associazioni (Lega contro il cancro...) nelle quali operatori professionali di qualità sono qui per aiutarci (psicologi, socioestetiste, personal trainer : ginnastica dopo cancro...).
Grazie a @CathyMiny di aver condiviso tutti questi consigli. Non esitate a commentare questa testimonianza!