Gestire il disturbo bipolare
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Ultima attività il 18/11/24 alle 14:08
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Sembra un controsenso per definizione, ma è possibile.
Certamente i farmaci sono efficaci, ma non possono scegliere al posto nostro e non possono neanche evitare le particolari situazioni di stress in cui ci possiamo trovare. Magari non si sbarella, ma si possono riacutizzare i sintomi tipici che forse non sono l'anticamera di una crisi importante, ma possono creare complicazioni al livello sociale, dove già normalmente non ci vuole molto per alterare degli equilibri.
Per dirla in modo estremamente sintetico, io guardo il fattore "i", cioè impegno. Che sia un fattore di stress, un lavoro o una vacanza, si può produrre un impegno che può diventare crescente, avvertendo, non la fatica, ma un'ulteriore attivazione.
Come si fa? Io faccio una vita attiva, ma programmo le pause quanto il lavoro. Pause vuol dire vuoti, leggerezza, non per fare un' altro lavoro! Posso fare straordinari, ma preservo almeno la domenica. All' arrivo dopo un viaggio, declino inviti a cena da parenti o amici. Me ne sto in albergo e passeggio lì intorno. Tanto ci vediamo domani. Avevo un secondo piccolo lavoro che ho mollato anni fa: perché dovevo occupare il tempo libero con altro lavoro?
Si tratta di allentare i ritmi e imporsi il riposo, specie dopo un impegno intenso o multiplo, o prolungato. Alcuni non mi comprendono perché loro ce la fanno a tirare dritti, ma a me non importa perché so quello che sto facendo
Il risultato di questa politica è che faccio una visita di controllo all'anno, solo perché è di rito o perché cambiano altri parametri fisici. Vuol dire che gestisco in autonomia la situazione