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Solitudine ed esperienze personali
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Tutti i commenti
Andare all'ultimo commentoEx membro
Hai ragione Veronica, la teoria è facile, metterla in pratica è molto diverso ... almeno fra noi ci possiamo capire alla perfezione!!! Anch'io saprei cosa fare se ne avessi la forza di farlo ? hai perfettamente ragione tesoro.
Mi sento solo di aggiungere che non abbiamo colpa, anzi avendo un male così subdolo e invisibile siamo ancora più svantaggiate, come prenderei volentieri una bella gamba rotta al posto di questo vuoto!!! Vorrei solo sentire l'energia dentro di me, sembra un desiderio ridicolo ... eppure ...
Comunque sappi che se avessi motivazioni più gravi il tuo disagio sarebbe uguale ... saresti solo depistata da un alibi coerente il che sarebbe peggio, perché una volta liberata dal carico ti ritroveresti punto e a capo ancora più disorientata, avresti solo perso più tempo ... è bene vedere il problema nudo e crudo, io sto cercando di affrontarlo sentendomi in diritto di star male e di voler trovare una soluzione, non nascondo il mio disagio in famiglia, preferisco una brutta verità ad una bella bugia ... così il giorno che troverò una soluzione gioiranno con me e sapranno tutti quanto l'ho pagata cara la mia guarigione, se troverò qualche buon indizio lo condividerò, tu fai lo stesso, ok? Buona guarigione piccola, ti abbraccio con affetto ?
Ex membro
Ciao @Veronica
Non sai quanto ti capisco. per me in parte è diverso, ho tanti amici ma in sostanza nessuno mi capisce, ma io so perchè. è perchè con loro non mi apro del tutto, per paura che il mio malessere li possa "contagiare" e che si stanchino di me. Però bisogna trovarla la forza di aprirsi, di vincere le proprie paure, poi chi rimane bene, chi se ne va pazienza, tanto anche avendo una larga compagnia ci si può benissimo sentire soli. Te lo hanno detto in tanti, e forse è una scocciatura sentirselo dire, però è vero: fai sport, un corso, qualcosa che ti impegni socialmente, anche solo queste attività possono influenzarti positivamente, e se la mente ha nuovi stimoli può darti grandi sorprese, è capace di slanci che tu stessa non ti saresti aspettata, e puoi coltivare conoscenze che possono diventare amicizie. A volte farlo in queste condizioni è uno sforzo assurdo lo so, e si pensa che è inutile, che tanto frequenterai persone che non ti capiscono e con le quali non entrarai mai davvero in sintonia, ma vale la pena tentarci.
Se ti va di parlare io sono qui, nel frattempo: butta fuori il pianto e rialzati, per quante volte sarà necessario. Alla fine ci riuscirai, ci riusciremo, ce lo meritiamo. Un abbraccio.
Ex membro
Bisogna lottare giorno per giorno, cercare di fare piccoli passi e nei giorni in cui si ha più forza bisogna approfittarne. Non bisogna buttarsi subito giù, cosa che io faccio, bisogna credere che ogni sforzo che si fa è una piccola vittoria e soddisfazione. Appunto il percorso è lungo. ..la guarigione ancora di più . Ma come dite voi ne vale la pena! E una cosa: secondo me non bisogna dannarsi per cercare e trovare la soluzione... anche perche piu ci si pensa piu ci rende consapevoli ma allo stesso tempo ci distrugge perche non c'è soluzione plausibile e tangibile...la soluzione secondo me avverrà in noi come un risveglio e illuminerà riempiendo le nostre cicatrici e il nostro dolore.
Io il dolore magari non lo mostro ma lo vivo e non ho ancora capito se fa meglio lasciarlo essere e sentirlo pienamente oppure non pensarci, lasciarlo in sospeso così che non possa fare male. Funzionano tutti e due, non risolvendo niente a lungo termine. È vero che la cosa più utile è aprirsi (anche perché magari aprendosi si può scoprire che dall'altra parte ci potrebbe essere una persona simile a noi che è rinchiusa all'interno. .. se si ha fortuna, ma bisogna continuare a tentare ) e appunto è molto meglio una brutta veritá! Fa crescere e la cosa più importante che dà, in pari passo alla consapevolezza è l'accettazione e l'ammettere a noi stessi certe cose. È dura. Passo passo...non bisogna pretendere di più.... ce la possiamo fare.
Grazie del sostegno e grazie delle vostre parole e partecipazione. Sono queste le cose che ogni tanto mi riportano al mondo ricordandomi che non solo l'unica a soffrire e combattere ma che ci sono tante altre persone che non direi mai e che non conosco che stanno lottando contro i propri demoni. . E non sono sola e che anche gli altri non dovrebbero sentirsi soli. ..perché anche se non ci conosciamo e non ci frequentiamo ... c'è più di una cosa che ci accomuna e ci lega. ... in noi "piccoli" esseri umani disagiati
Ex membro
Ben detto!!! Mi trovi completamente d'accordo, andiamo avanti tenendoci virtualmente per mano ? ok?
promises
Buon consigliere
promises
Ultima attività il 30/06/22 alle 19:24
Iscritto nel 2015
296 commenti pubblicati | 108 nel gruppo Convivere con i disturbi psichici o mentali. Depressione e fobie
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Come stai @veronika001 ? <3
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Se sono normali non li vogliamo...
Diabetetipo2
Diabetetipo2
Ultima attività il 27/10/23 alle 10:14
Iscritto nel 2016
5 commenti pubblicati | 3 nel gruppo Convivere con i disturbi psichici o mentali. Depressione e fobie
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@Diabetetipo2
Ciao Veronica ti posso suggerire alcuni accorgimenti visto che dopo un infortunio sono andato in depressione lieve. Ho adottato queste strategie: la depressione non si guarisce solo con i farmaci ma ti aiutano, quindo tutti i giorni passeggiata e col tempo incontri persone che passeggiano e scambiano quattro chiacchere. Evita alcool perchè ti fa stare bene al momento ma poi stai peggio di prima, l'alcool deprime.Fai volontariato e aiuta fai compagnia alle persone anziane loro si che vivono la solitudine reale tutti giorni ma sempre con il sorriso triste,regalandogli un pò di tempo vedrai che ti sentirai molto meglio e si aprirà uno spiraglio di luce che ti aiuterà a trovare la strada giusta e felice. Conta solo sulle tue forze che nel momento del bisogno non troverai nessuno, parole tante fatti pochi o niente. Spero di averti dato un piccolo aiuto di partenza in bocca al lupo e forza mettici la grinta non piagnucolare. Un abbraccio sincero.
carlino
Buon consigliere
carlino
Ultima attività il 17/01/22 alle 19:35
Iscritto nel 2015
52 commenti pubblicati | 1 nel gruppo Convivere con i disturbi psichici o mentali. Depressione e fobie
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Veronika non lasciarti andare ,mi permetto di dirti questo perchè ho passato due anni tristi questo l'ho provato sulla salute di mia figlia anche lei era in quelle condizioni e ti posso dire che io e mia moglie ma principalmente mia moglie abbiamo tribolato tanto perche la sua depressione era dovuta a crisi di panico e con la forza di volonta nostra ma sopratutto sua ne è uscita ne abbiamo provato tante ma quella piu efficace è stato quella di riuscire a convincerla a fare del volontariato ,credimi da quando è entrata come volontaria in CRI è cambiata totalmente ha una sua famiglia ora si trova super impegnata a volte sono io che le chiedo di calmarsi ma sara percheè anche il suo compagno è un volontario della CRI non sono mai fermi
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Ex membro
Ciao a tutti!!Sono Veronika ed ho 21 anni. Volevo affrontare un tema penso comune cioè quello della solitudine, del non essere capiti e accettati, sia come sensazione sia come fatti veri e propri.
// Vi racconto la mia storia: Sto convivendo con una "depressione lieve" (mettiamola così perchè non mi è stata diagnosticata) dai 17 anni, dopo aver fatto uso e abuso (io pensavo solo di sperimentare) di droghe. i miei "sintomi" erano/sono pianti incontrollati e distruttivi e (per fortuna) meno spesso attacchi di panico, in relazione al pianto in pubblico e in posti in cui non potevo permettermelo. Come tutti ho avuto problemi e li ho tutt'ora soprattutto in famiglia. Sono riuscita fino a un anno e mezzo fa, a gestirli e gestirmi, un po perchè obbligata tra scuola e "casa" (durante scuola abitavo con mia sorella ed il suo ragazzo un po problematico, dipendente da sostanze soprattutto alcool, per fortuna non violento ma si vedeva che non stava bene dentro..) Finita scuola e ritornata a casa dei miei genitori (con mia sorella ) mi sono ritrovata in una realtà non troppo piacevole. Ero senza amici ma con una cugina sempre presente (per fortuna e sfortuna) e con il mio ragazzo straniero (nb mio papà razzista convinto e la mia famiglia contro mia cugina) . Così mi sono ritrovata in una realtà in cui stavo bene con due persone ma sentivo disapprovazione e delusione da parte dei miei genitori...vabbè ho combattuto ... ho chiesto piu volte aiuto a queste due persone dicendogli che non stavo affatto bene (e loro lo vedevano perfettamente), chiedendogli una mano, un supporto ma... non mi hanno aiutata, così mi sono chiusa in me stessa e ho deciso di aiutarmi da sola. Ho contattato una psicologa e l'ho frequentata un bel paio di mesi finchè, quando le cose si stavano mettendo male con il mio ragazzo, ho mollato (anche per una questione di soldi). Ho mollato e poi sono stata mollata, senza nessuna "avvertenza",accorgimento e soprattutto con scuse senza senso. Questo fatto è successo in concomitanza alla perdita (non fisica ma mentale) di mio nonno. Da lì le cose sono andate sempre piu giù. Penso che ero ossessivo-dipendente dal mio ragazzo, era veramente l'unica cosa che mi faceva del bene (oltre che un male pazzesco). Insomma a farla breve sono single da un anno e in questo anno ho acquisito un unico amico di vecchia data e sempre mia cugina. Se non sono con uno sono con l'altro pur di non stare a casa. (non sono per niente sociale essendo chiusa e riservata..anche troppo) \\
Il problema principale però è che non mi sono mai sentita così sola, non mi sento nè capita nè supportata da nessuno. Mi sento come se fossi da sola a combattere una cosa che non conosco e che non ho neanche voglia di affrontare. Nonostante io ci provi ad aprirmi, a farmi capire non ottengo niente, se non dispiacere e le classiche frasi fatte. Non riesco ad affrontare alcun tipo di decisione e nonostante ce la metto tutta per aiutarmi... in realtà non concludo niente. Faccio una fatica pazzesca per... sopravvivere alla fine... per continuare a respirare... Faccio uso smisurato di prodotti omeopatici (perchè ora son contraria a farmaci e droghe sintetiche, anche se la logica è la stessa)... ed ogni tanto li combino a poco alcool ( tanto mi basta poco per sentirmi leggermente fuori). Ho 21 anni e sento che sto sprecando la mia vita... ma in sè non ce la faccio a vivere normalmente. Più che altro non so come uscirne visto che quello che mi tiene in vita è anche parte grossa del mio problema...
Sono sempre stata solitaria, non per scelta, con pochi amici...ma almeno quei pochi amici c'erano.. Che io ci tenevo e loro non troppo a me visto che sono sempre stata io a cercarli...
La solitudine fa male, fa male perchè non aiuta. Non fraintendetemi .. perchè alla fine sto anche bene da sola... il problema è nella realtà, che non ce la faccio, almeno da sola. Non mi sento forte abbastanza e non lo sono. Ho bisogno di trovare qualsiasi cosa che mi faccia dire "alla fine dai, ne vale la pena sopravvivere"...
...Ho scritto anche troppo e ben confuso... Voi? La vostra storia come è?
Come la vivete questa maledetta solitudine? e cosa fate per combatterla?