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Come farsi deridere in commissione per l’invalidità
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Pittorik
Buon consigliere
Pittorik
Ultima attività il 02/12/24 alle 18:33
Iscritto nel 2019
208 commenti pubblicati | 20 nel gruppo I miei diritti
Ricompense
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Amico
Capisco il tuo stato d'animo
volevo esserti utile la tua decisione va rispettata.
Ti auguro momenti migliori
Un caro saluto.
PITTORIK
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Mik
virgui
Buon consigliere
virgui
Ultima attività il 16/03/21 alle 14:03
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449 commenti pubblicati | 34 nel gruppo I miei diritti
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Amico
@Pittorik grazie di cuore apprezzo tantissimo le tue informazioni
che sono utili a prescindere dalle decisioni che si prendono
un saluto :-)
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virginia
Freshrose
Buon consigliere
Freshrose
Ultima attività il 27/11/24 alle 13:52
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26 commenti pubblicati | 2 nel gruppo I miei diritti
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Amico
@Arianna1959 grazie per il consiglio. Comunque io non mollo, ce la devo fare e ce la farò. Hai presente la legge d’attrazione?
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annamaria
Freshrose
Buon consigliere
Freshrose
Ultima attività il 27/11/24 alle 13:52
Iscritto nel 2019
26 commenti pubblicati | 2 nel gruppo I miei diritti
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Amico
@silvaale Si ciao, con molto piacere. Io sono sempre stata seguita da una brava psichiatra della mutua ma è solo da quando faccio psicoterapia ( a pagamento purtroppo) che ho cominciato a rinascere piano piano. Sono separata da 6 anni e mia mamma (meno male che esiste lei!) da quel momento ha sempre vissuto con me. Beh adesso è un anno che grazie alla psicoterapia ho imparato a vivere da sola e a cavarmela da sola. E devo dire che mi trovo bene e sono contenta di esserci riuscita. Prima, non tanto tempo fa, dovevo assolutamente dormire con mia mamma, dovevo seguirla in continuazione e se per caso un giorno tornava a casa sua, andavo nel panico più completo. Per cominciare a non dormire più con mia mamma mi avevano consigliato di dormire da sola abbracciata ad un grande orsacchiotto di peluche. Insomma grazie alla psicoterapia, in due anni ho avuto una sola crisi di down, durata tre giorni, e devo anche ringraziare un mio vecchio amico che mi è stato molto vicino per cercare di farmi tornare una persona normale. Grazie alla psicoterapia sono rinata. Ho deciso di iscrivermi ad un’ agenzia matrimoniale grazie alla quale ho trovato l’uomo dei miei sogni che mi coccola, mi fa sentire importante, mi riempie di complimenti e di regali. Sono finalmente felice e mi sento rinata è tornata una persona completamente normale, che sa di nuovo ridere e scherzare e godersi la vita. Io non sono iscritta a Facebook ma se mi vuoi scrivere ti lascio il mio indirizzo mail:annamaria.romani 3@gmail.com. Ti aspetto 💋💋💋
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annamaria
Zenzero
Buon consigliere
Zenzero
Ultima attività il 12/10/24 alle 23:37
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Amico
Riesumo questa discussione.
Nel 2007 sono stata valutata invalida al 100% definitiva da una commissione ASL. E con legge 104. Non ricordo tutti i dettagli. Al lavoro mi avevano imposto un part-time perché facevo troppe assenze, e avevo paura di perdere il lavoro. Avevo chiesto l'invalidità dopo aver parlato con lo psichiatra del CPS che mi seguiva da anni e con l'assistente sociale. Io vivo sola dal 1994, e lavoro con un part-time del 80%. Non avevo chiesto l'invalidità per motivi economici. Ma per tutelarmi nel lavoro. Non mi aspettavo una valutazione simile, che mi ha gettato nella disperazione, fino a che l'assistente sociale non mi ha detto di considerarlo un compenso per le sofferenze di tutta una vita. Non percepisco pensioni di nessun genere, e spero di morire lavorando. La commissione con me è stata gentilissima. Io ero come paralizzata dal terrore. Ho consegnato le mie carte, di alcune non avevo nemmeno fatto fotocopia. Ho risposto con dolore e fatica alle poche domande che mi hanno fatto. L'infermiera quando sono uscita dalla stanza della commissione e mi sono seduta per un po' per riprendermi, mi ha detto che noi psichiatrici ci riconosceva al volo per il terrore che avevamo. Il mio medico di base, quando gli ho fatto vedere il responso della commissione era felice e se ne è uscito con un "Finalmente adesso possiamo curarti sul serio", perché ho avuto l'esenzione da tutti i ticket, e io non facevo nulla o quasi prima, perché non potevo permettermi di pagarmi tutti quei ticket. Avevo almeno 4 patologie, e dei TSO fin da giovane, poi qualcosa al cuore, obesità, diabete e psicosi. Io non volevo i loro soldi, io volevo solo poter continuare a lavorare curandomi. Non so cosa abbia scritto lo psichiatra, ma erano quattro facciate scritte a mano fitte fitte, e credo che siano state quelle a favorirmi. Non ho più la patente, perché l'ho fatta scadere e poi tornare davanti alla commissione per rinnovarla dopo che mi avevano dato un solo anno, per me era troppo. Poi non avevo più nemmeno l'auto. Per fortuna vivo in una grande città e i mezzi pubblici mi sono sufficienti. Ecco, questa è la mia esperienza. E leggendo le vostre mi sento miracolata.
Zenzero
Buon consigliere
Zenzero
Ultima attività il 12/10/24 alle 23:37
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14 commenti pubblicati | 3 nel gruppo I miei diritti
Ricompense
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Amico
Riesumo questa discussione.
Nel 2007 sono stata valutata invalida al 100% definitiva da una commissione ASL. E con legge 104. Non ricordo tutti i dettagli. Al lavoro mi avevano imposto un part-time perché facevo troppe assenze, e avevo paura di perdere il lavoro. Avevo chiesto l'invalidità dopo aver parlato con lo psichiatra del CPS che mi seguiva da anni e con l'assistente sociale. Io vivo sola dal 1994, e lavoro con un part-time del 80%. Non avevo chiesto l'invalidità per motivi economici. Ma per tutelarmi nel lavoro. Non mi aspettavo una valutazione simile, che mi ha gettato nella disperazione, fino a che l'assistente sociale non mi ha detto di considerarlo un compenso per le sofferenze di tutta una vita. Non percepisco pensioni di nessun genere, e spero di morire lavorando. La commissione con me è stata gentilissima. Io ero come paralizzata dal terrore. Ho consegnato le mie carte, di alcune non avevo nemmeno fatto fotocopia. Ho risposto con dolore e fatica alle poche domande che mi hanno fatto. L'infermiera quando sono uscita dalla stanza della commissione e mi sono seduta per un po' per riprendermi, mi ha detto che noi psichiatrici ci riconosceva al volo per il terrore che avevamo. Il mio medico di base, quando gli ho fatto vedere il responso della commissione era felice e se ne è uscito con un "Finalmente adesso possiamo curarti sul serio", perché ho avuto l'esenzione da tutti i ticket, e io non facevo nulla o quasi prima, perché non potevo permettermi di pagarmi tutti quei ticket. Avevo almeno 4 patologie, e dei TSO fin da giovane, poi qualcosa al cuore, obesità, diabete e psicosi. Io non volevo i loro soldi, io volevo solo poter continuare a lavorare curandomi. Non so cosa abbia scritto lo psichiatra, ma erano quattro facciate scritte a mano fitte fitte, e credo che siano state quelle a favorirmi. Non ho più la patente, perché l'ho fatta scadere e poi tornare davanti alla commissione per rinnovarla dopo che mi avevano dato un solo anno, per me era troppo. Poi non avevo più nemmeno l'auto. Per fortuna vivo in una grande città e i mezzi pubblici mi sono sufficienti. Ecco, questa è la mia esperienza. E leggendo le vostre mi sento miracolata.
Zenzero
Buon consigliere
Zenzero
Ultima attività il 12/10/24 alle 23:37
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tania15
Membro AmbasciatoreBuon consigliere
tania15
Membro Ambasciatore
Ultima attività il 04/12/24 alle 11:14
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Amico
buongiorno a tutti, premesso che ogni caso va valutato singolarmente per ovvie ragioni, il percorso per il riconoscimento di invalidità presenta dei pro e dei contro a volte subdoli, tuttavia una escamotage potrebbe essere partire dalla legge 68/99 di tutela dei lavoratori disabili, che pone la questione da un'ottica che permette di difendersi meglio onde evitare di incorrere in situazioni incresciose. la disabilità ha diversi gradi e giuridicamente si pone con tutela di diritti e in forma attiva mentre partendo dall'invalidità si deduce passività e assistenzialità. sembra un gioco di parole ma potrebbe fare la differenza da un punto di vista di inserimento lavorativo, tutela diritti lavoratori disabili e relativi riconoscimenti di sussidi o accompagnatorie o altro che sia. Avete provato a parlare con un avvocato o il medico di famiglia per indirizzare nella direzione più tutelante la vostra persona? ovviamente il medico di famiglia indirizzerà a specialisti ecc. e poi la commissione INPS farà le valutazioni del caso.
attraverso la 68/99 il principio è tutela in riferimento all'inserimento o mantenimento del posto di lavoro
per il riconoscimento invalidità, 104 ecc. i rischio è di essere considerati soggetti di mera assistenza (che a volte sono assegni insufficienti a sopperire alle spese mensili, altre situazioni hanno percepito quote sufficienti ma in tale ambito non entro in merito, immagino che abbiate già avuto sufficienti riscontri in merito)
per chi poi necessitasse di un impiego da poter gestire secondo la propria situazione forse posso trovare una soluzione, fatemi sapere
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tany
mantovani riccardo
mantovani riccardo
Ultima attività il 01/07/24 alle 09:59
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riccardo mantovani
Berty45
Berty45
Ultima attività il 25/09/20 alle 13:38
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Esploratore
Fatti 4 dalla commissione medica dovrebbero vergognarsi trattare le persone come se facessero finta, invece sono con problemi veri
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Salve a tutti! Tutti noi ci siamo dovuti presentare davanti alla commissione, prima o poi... Ci hanno guardati, studiati, e valutati. Hanno voluto tutte le nostre carte, i certificati vari che delineano il nostro profilo di malati. Ci hanno messi a nudo nella nostra miseria di malati. A me è successo ieri, la quinta volta che mi devo sorbire questa invasione, per presentare l’aggravamento della mia situazione. La mia epilessia si è molto aggravata, ho avuto 4 attacchi in un anno con conseguenti due ospedalizzazioni da 15 giorni ciascuna. Mi sono ustionata la gola perché in una stavo stirando. Tranciata i lati della lingua in ognuna. Sbattuto la testa ogni volta. Sotto farmaci pesanti , come ammesso dai miei medici. Ho un disturbo bipolare dall’infanzia, ho avuto il cancro alla tiroide e quindi mi è stata tolta 7 anni fa. Non è tutto: ho dovuto togliere anche utero e ovaie per una patologia recidiva di nome endometriosi che mi causava dolori terribili dai 14 anni d’età. Ho 48 anni e non ho mai chiesto aiuto. Ma ieri davanti a quella commissione sono stata trattata con sufficienza, poco ascoltata e interrotta malamente mentre cercavo di spiegare la mia situazione. Mentre cercavo di dire che la mia situazione richiede un accompagnamento mi hanno interrotta dicendomi che non è compito loro valutare, ma dell’inps a Roma. Mi hanno bloccato la patente e spedita fuori. Ho pianto di rabbia per non aver potuto dire tutti quei discorsi che mi facevo nella testa da due mesi. Non ho potuto dire che non posso più nemmeno fare una passeggiata da sola o un giro in bicicletta. Non ho potuto dire che non posso nemmeno pulire un lampadario o le finestre perché dovrei salire sulla scaletta. Non ho potuto dire che avrei bisogno di alcune visite specialistiche come l’oculista o il dentista per valutare i danni degli attacchi epilettici perché vivo con 289 euro di pensione erogata dall’inps. Sicuramente ci sono casi peggiori del mio. Ma, a detta del mio medico di base, sono grave, ho bisogno dell’accompagnamento, e mi ha fatto un certificato per questo. Ora non so se la commissione di ieri ha compreso la gravità delle mie condizioni e si è comportata in quel modo solo x l’abitudine di farlo davanti alle sceneggiate degli utenti che cercano di guadagnare di più fingendo sintomi inesistenti, ma sto molto male. Non ho voglia di nulla, nemmeno di mangiare. Quest’ultima cosa non è mica male, perché con tutti i farmaci che prendo ho messo su 30 kg in pochi mesi... ma l’impulso di prendere la macchina, che non posso guidare, e attendere l’uscita del capo commissione per rollarlo sotto fino a quando mi va. Tanto non vado nemmeno in galera, sono troppo grave. Andrò in qualche ospedale giudiziario.