- Home page
- Interagisco
- Forum
- Forum Depressione
- Convivere con i disturbi psichici o mentali. Depressione e fobie
- Cred'ïo ch'ei credette ch'io credesse
Pazienti Depressione
Cred'ïo ch'ei credette ch'io credesse
- 25 visualizzazioni
- 0 sostegno
- 1 commento
Tutti i commenti
Sara_B
Animatrice della communityBuon consigliere
Sara_B
Animatrice della community
Ultima attività il 21/11/24 alle 16:30
Iscritto nel 2022
1.048 commenti pubblicati | 135 nel forum Depressione
69 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
-
Buon consigliere
-
Partecipante
-
Messaggero
-
Esploratore
-
Amico
Ciao @Hopeman ti ringrazio molto per questa riflessione, è sempre utile ricordare che il giudizio sarà sempre presente e che non possiamo piacere a tutti (è letteralmente impossibile). Spesso poi i peggiori giudici di noi stessi siamo proprio noi!
A presto
Sara di Carenity
Vedere la firma
Sara
Esprimi la Sua opinione
Indagine
Indagine
I membri partecipano anche...
Articoli da scoprire...
27/05/24 | Diritti e procedure
12/03/23 | Attualità
31/10/22 | Nutrizione
24/05/18 | Consigli
08/10/18 | Consigli
04/06/16 | Attualità
28/08/18 | Testimonianza
Iscrizione
Vuoi ricevere notifiche quando ci sono nuovi commenti
La tua iscrizione è stata effettuata con successo
Hopeman
Buon consigliere
Hopeman
Ultima attività il 23/11/24 alle 16:42
Iscritto nel 2023
389 commenti pubblicati | 289 nel forum Depressione
69 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
Buon consigliere
Partecipante
Messaggero
Esploratore
Amico
Questa frase sta nella Divina Commedia. Precisamente nell'Inferno (non poteva stare altrove...). È Dante che immagina Virgilio.
Perché lo scrivo? Perché "io credo che gli altri possano credere..." è il tormentone della mia vita. In altre parole, "il timore di passare per..." può costituire un freno enorme , e la certezza che gli altri giudichino secondo il mio giudizio. A volte facevo fatica ad esigere dei crediti perché mi sembrava di passare per quello attaccato ai soldi. Ma è solo un caso: questa modalità si attiva in tutti i campi , e può essere difficile fare valere un diritto o esprimere un'idea se "casomai si pensa..."
Il giudizio altrui c'è sempre, ma non possiamo controllarlo. E quando questo realmente si esprime, ci può sorprendere, ma lo sappiamo affrontare.
L'ipotesi personale di giudizio (che poi è un pregiudizio) induce all'inibizione e al silenzio sofferto. Ma così si rischia di esplodere, per tirar fuori.
Alla fine credo che serva riconoscere cosa sta succedendo e distinguere le persone dalle attribuzioni. E alla prossima occasione avere le idee chiare. Si tratta di diventare assertivi. Non di farsi in 4 per evitare l’idea di non piacere