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Pazienti Depressione
Discussione sui sentimenti
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Tutti i commenti
Baptiste
Buon consigliere
Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
Iscritto nel 2016
5.442 commenti pubblicati | 261 nel forum Depressione
15 delle sue risposte sono state utili ai membri
Ricompense
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Buon consigliere
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Partecipante
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Messaggero
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Collaboratore
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Esploratore
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Amico
Ciao @veronika001 e grazie mille del tuo contributo. Hai ragione, non è facile di parlare di se.
Se qualcuno vuole condividere i sentimenti, può scrivere nei commenti
Vi ringrazio in anticipo.
Un caro saluto a tuttI.
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Ex membro
17 anni. Rabbia, rabbia per via di una madre dittatrice e incompresiva, rabbia perché non posso vivere le stesse esperienze dei miei coetanei. Senso di prigionia smarrimento e solitudine data dall incomprensivitá dei miei problemi. Ancora rabbia per via delle amiche che non mi comprendono. Ancora rabbia e rassegnazione perché una via d uscita a tutto ciò non c'è, non la vedo. La rassegnazione è il sentimento più brutto perché ti blocchi, non riesci più ad andare avanti perché pensi che non ne vale la pena.
Trueangel
Buon consigliere
Trueangel
Ultima attività il 20/05/23 alle 10:57
Iscritto nel 2016
5 commenti pubblicati | 4 nel forum Depressione
Ricompense
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Buon consigliere
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Esploratore
In questo momento sono arrabbiata con il mondo intero, dentro di me sono annidati tanti sentimenti distruttori, credo nascano dal mio perfezionismo però poco costante e dall'impegno nelle cose non riconosciuto. Molti di noi credo vogliano un riconoscimento da qualcuno che non avverrà mai, e cerchiamo qualcuno qui che ci veda, ci ascolti e provi a capire. Io sento di valere ma penso che le persone che ho intorno non lo pensino, ed è una lotta continua tra il provare a dimostrare e distruggersi o la voglia di distruggere, la rabbia, la frustrazione e infine tutto ricade su di noi, e ci vorremmo annientare. È orribile il potere che l'affetto negato o il mancato riconoscimento ha sulla psiche. Non lo accettiamo e non lo accetto. Al punto che ho avuto episodi psicotici grandiosi su di me che volevano colmare questo sentirmi così inutile e piccola per gli altri.
Ex membro
Cara @Trueangel, io ho 50 anni. Ti capisco benissimo perchè sono sentimenti comuni in questa malattia. Per mia esperienza (convivo con la sindrome ansioso depressiva da tanti anni ormai) ho capito che, per quello che mi riguardava, dovevo lavorare su questo problema dell'accettazione da parte degli altri. Tutti abbiamo bisogno di essere amati e accolti, ma capire che noi valiamo per noi stessi, e non abbiamo bisogno della conferma di nessuno. Ognuno di noi è un essere unico e speciale, un essere irripetibile, ci hai mai pensato? Nessuno è mai stato o sarà identico a te al mondo. Quindi imparare ad accettare se stessi con generosità, con i nostri pregi e difetti è il primo passo.
Poi c'è il problema del non essere capiti nella nostra malattia, essendo essa malignamente invisibile... Una psicologa mi disse: "Perchè devono capirti?". Di primo acchito ero rimasta basita da questa domanda, ma poi riflettendoci mi sono chiesta, perchè devo dipendere dalla comprensione da parte degli altri della mia malattia? Vale così tanto la loro opinione nei miei confronti? ... Il cammino, mia cara, è molto difficile per noi ma non dobbiamo mollare! Ora per esempio sono in grado di scriverti queste cose, mi fino all'altro ieri mi sentivo un essere completamente inutile.
Considera un supporto psicologico se ne hai la possibilità, o anche psichiatrico. Io ne ho cambiati diversi, ma devo dire che i medicinali non fanno miracoli, però aiutano ad andare avanti.
Auguri cari di Buone Ferste.
Ex membro
Mi associo e condivido con voi questi pensieri e queste emozioni. Secondo me la depressione può dipendere dalle situazione che si è vissuta o che si vive.
Lo so che può essere molto difficile uscire fuori dalla situazione che ci ha nociuto o che ci nuoce ancora. Lo so che quando si arriva alla depressione vuol dire che tante delle nostre forze, psichiche e fisiche, quelle situazioni negative ce le hanno tolte...Bisogna allora avere la forza, ne basta poca, di per fare piccolissimi "passi" verso il bene per sè stessi. Iniziamo col guardarci bene intorno...
Apriamo gli occhi: se guardiamo bene ci sono delle persone che ci vogliono bene. Magari sono solo piccoli bagliori di bene quelli che ci giungono da loro: non sottovalutiamoli! E' comunque del bene che ci viene ad arricchire e a risollevare. Magari non sono persone che ci risolveranno il problema oggettivo che ci ha portato a deprimerci, però sono persone che ci mostrano la loro simpatia, gentilezza, comprensione, appoggio...un sorriso. Non dobbiamo pretendere troppo da loro. Ci basti ciò che ci viene donato:quel loro "piccolo" bene è comunque bene e può darci delle forze che andiamo ad aggiungere a quelle che abbiamo già. E non guardiamo solo alle persone, ma anche a tanti altri beni che possiediamo, intendo beni materiali. Anche se non siamo ricchi, quello che abbiamo è già un bene.
La depressione ci porta a non avere più una vista sulle cose positive. Non grandi cose, piccole cose positive. Bisogna allora strofinarci gli occhi, anche quelli del cuore. San Francesco viveva di niente, ed era felice. E ringraziava di Dio del sole e delle stelle...Non è facile...Lui aveva una forza straordinaria, una vista straordinaria. Tutti possediamo la capacità di vedere il bene. E con una vista più acuta, con una maggiore conasapevolezza che nella nostra vita un pò di bene comunque c'è, andiamo avanti. Sono sicura che bene porta altro bene (e che il male porta altro male...).
Immaginiamo allora di avere un sacco in cui riporre tutto il bene che giorno per giorno possiamo raccogliere. Dei giorni ce ne sarà di più, altri di meno...Comunque, prendiamone atto: scriviamo ogni giorno il bene che mettiamo nel sacco. Col tempo, questo sacco diventerà sempre più pieno. E noi inizieremo a sentirci meglio. Iniziamo oggi, adesso, la raccolta del bene.
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Ex membro
Ciao a tutti,
Non voglio parlare di me o di voi. Voglio parlare con voi delle emozioni ...soprattutto nella gioventù, quando niente sembra passare e tutto sembra eterno. Voglio parlare del disagio stando con gli altri, parlare della solitudine , della paura del futuro e del non avere un apparente motivo di stare male e perché no, di non sentirsi vivi. Poche cose insomma ... Però voglio condividere , da essere umano a essere umano , un po' di sentimenti. Niente storie troppo personali dispersive solo poche cose per capire "con chi parliamo" ... Poi vorrei tanti pensieri, opinioni, piccoli consigli.. e insomma parlare di quello che si prova e si sente .
Incomincio :
21 anni. Provo con questa discussione perché voglio parlare e condividere e anche ascoltare. Voglio parlare di sentimenti perché è una cosa importante che possiamo avere in comune, a prescindere dalle nostre storie personali . Provo a dirvi cosa provo: sentimento prevalente di oggi -Paura-. Mi sento sola, quella solitudine che non so se cambierà in futuro. Da questo partono tutte le mie paure appunto del futuro. Paura di restare sola, paura di non riuscire a cambiare e che le cose non cambino, paura che il mio malessere rimanga. Tanta paura, che persiste sempre, di non essere capita e che i miei sentimenti e delle persone che soffrono vengano sottovalutati ...perché alla fine è tutto soggettivo e pochi sono empatici ma è anche tanto difficile aiutare ed essere aiutati. Paura del non sapermi bastare. Paura del continuare a non vivere ma anche paura del vivere. Poi non aiuta questo maledetto disagio che mi blocca. E adesso ho paura di stare sprecando troppo tempo, e ne sono anche convinta... Ma di positivo c'è che spero che il dolore non sia vano e che il tempo e nel tempo si possano risolvere le cose . Che il tempo possa cambiarle , ci spero. E spero che anche per voi ci saranno anni migliori.
È lunga parlare di quello che si prova ma bisogna ogni tanto buttarlo fuori . Senza tanti perché .
Boh , spero anche che qualcuno abbia voglia di condividere i sentimenti che prova, quello che sente.