- Home page
- Interagisco
- Forum
- Forum Depressione
- Convivere con i disturbi psichici o mentali. Depressione e fobie
- Disturbo ciclotimico e ansia generalizzata
Pazienti Depressione
Disturbo ciclotimico e ansia generalizzata
- 59 visualizzazioni
- 1 sostegno
- 2 commenti
Tutti i commenti
Ex membro
La mia situazione è forse opposta, io solo adesso a cinquanta anni ho saputo che il mio stato di depressione altalenante è patologico .
Recentemente mia madre mi ha confessato che quando avevo circa la tua età mi mandò con una scusa dal nostro medico di famiglia per un primo parere , erano altri tempi e lui liquido il mio stato come una conseguenza dell'eccessiva timidezza e introversione .
Non so se con le conoscenze di allora e con la giusta diagnosi la mia vita sarebbe stata migliore .
L'ho vissuta tutta creandomi un mondo mio , con un lavoro , una casa e una famiglia in cui rinchiudermi per proteggermi dagli altri e dalla mia condizione .
Ho fatto soffrire chi avevo accanto incapace di comprendere ciò che nemmeno io comprendevo .
Non devi scoraggiarti , si può avere una vita "normale" anche se si è un po' più che normali , bisogna affrontare le paure e farsi aiutare e sostenere , cercare persone fidate con cui aprirsi , e un aiuto terapeutico che ci guidi .
Io penso che il nostro disagio derivi dalla necessità di adeguarsi ad un mondo che percepiamo diversamente dagli altri , questo non vuol dire che il nostro modo sia di per sé sbagliato , solo che non è quello comune è diverso .
Ex membro
Ciao. Io credo di essere il tuo confronto. Pari pari a tutto quello che hai detto . Sono pronta a parlare. Dimostrarti che è vero tutto quello che dici. Ma devi trovare la strada più corretta possibile che ti porta alla consapevolezza che ne potrai un giorno uscire. Non puoi avere fretta in questa cosa perché è delicata. Non usare farmaci fai da te.
Devi trovare una base di appoggio più che valida. Io avevo la mia famiglia per esempio. Una cura precisa e mirata ma sopratutto tanta pazienza. Il mio travaglio è durato 18 anni perché ho deciso di curarmi quando ero al limite perché invece negli anni , non sapendo quello che avevo ho sempre sperato di guarire da un giorno all'altro, ma non sapevo invece di peggiorare sempre di più.
Esprimi la Sua opinione
Indagine
Indagine
I membri partecipano anche...
Articoli da scoprire...
27/05/24 | Diritti e procedure
12/03/23 | Attualità
31/10/22 | Nutrizione
24/05/18 | Consigli
08/10/18 | Consigli
04/06/16 | Attualità
28/08/18 | Testimonianza
Iscrizione
Vuoi ricevere notifiche quando ci sono nuovi commenti
La tua iscrizione è stata effettuata con successo
pallina89
pallina89
Ultima attività il 22/05/21 alle 16:52
Iscritto nel 2019
24 commenti pubblicati | 9 nel forum Depressione
Ricompense
Partecipante
Esploratore
Ciao a tutti, sono una giovane donna di 30 anni. Da qualche giorno ho ricevuto una diagnosi di disturbo ciclotimico, forma attenuata del disturbo bipolare classico, associato ad ansia generalizzata, e come vi immaginerete sto facendo i conti con quello che significa avere una diagnosi di malattia mentale. Ho inoltre iniziato una terapia con Escitalopram oltre allo Xanax di cui faccio utilizzo al bisogno.
Da tanti anni ormai (probabilmente dall'adolescenza) credo di portarmi dietro questo disturbo, che però negli ultimi due anni è andato sempre più peggiorando, causandomi due lunghi periodi di depressione alternati a fasi di "normalità"; chissà se poi si può parlare di normalità, quello che per me è un umore normale verosimilmente è un episodio ipomaniacale.
Questo disturbo dell'umore inficia pesantemente la mia vita quotidiana, nei giorni neri (e sono tanti) mi sento come divorare dall'interno, sento tutte le mie certezze vacillare, e quello che il giorno prima era perfetto oggi magari non lo è più. A tutto questo si aggiunge l'ansia, la paura della paura, ed ecco lì che diventa molto difficile, quasi impossibile, andare a lavorare, trovarsi in mezzo a tanta gente ed essere tranquilli, vivere la mia storia d'amore con serenità.
Mi sento molto sola, a parte il mio fidanzato e la mia psicologa non ho con chi parlare di questo disturbo, forse un pò me ne vergogno anche.
E ho paura, paura che non me ne libererò mai e che questa patologia possa influenzare la mia vita, le mie scelte, e che alla fine mi porterà ad abbandonare tutto quello che ho costruito e per cui ho lottato, semplicemente perchè nella maggior parte dei giorni è molto difficile affrontare una vita normale.
Spero insomma di trovare qui un conforto e qualcuno con cui poter parlare che capisca ciò che provo.