Pazienti Depressione
Interruzione
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Baptiste
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Baptiste
Ultima attività il 01/10/24 alle 09:36
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Ex membro
Ciao a tutti,
Da circa un anno ho interrotto i farmaci, di punto in bianco, senza far sapere niente a nessuno. Questa idea non è mai stata progettata, ma è stata il frutto di dimenticanze. Essendo che soffro di psicosi, in questo periodo (due, tre giorni) di dimenticanze, una marea di idee creative mi si sono affacciate davanti: ho ripreso a leggere e a scrivere. Scrivere per me è la base di quello che sono e, con l'andare del tempo, queste dimenticanze involontarie sono diventate volontarie in tutto e per tutto.
Stavo bene, vivevo finalmente nel mio mondo letterario e ogni idea che mi passava per la testa la buttavo su carta. Con l'andare del tempo, però, mi allontanavo sempre di più dalla realtà per come è e spesso mi ritrovavo a non distinguere perfettamente che cosa era reale da cosa non lo era.
Ora, fosse solo per questo, non mi dispiacerebbe così tanto stare nel mio "piccolo mondo fantastico", purtroppo altre problematiche sono tornate a galla. Ho iniziato a stare male, emozioni come tristezza, nostalgia, angoscia, ansia sono riemerse e io, dopo anni di psicofarmaci e mesi di volontaria interruzione di questi, non sapevo come gestirle. Guardare la realtà dei fatti, significava guardare anche queste emozioni e non volevo. Così, continuavo a restare in quella bolla immaginaria, in modo da non soffrire.
Dopo nove mesi di questo, sono scoppiata. Ho confessato i miei peccati e per un mese ho ripreso i farmaci... Per smettere subito dopo, ancora.
So bene che dovrei affrontare la realtà, prendere i farmaci e dimenticare. Ma non lo faccio e non so nemmeno bene che cosa io voglia esattamente... Il mio "piccolo mondo" è lì e mi piace, ma so che se ci sto per troppo tempo, dopo sto male perché non capisco più la realtà e mi perdo, ma nello stesso tempo la realtà fa male da sé e riprendere i farmaci vorrebbe dire non vedere né sentire... Vorrebbe dire niente libri da leggere o da scrivere. Vorrebbe dire realtà.