Progetti di vita

@blackcloud si, capisco bene perché succede anche a me.

Allora direi qualcosa meno del progetto, ma semplicemente un'alternativa di pensiero. Quando un'idea non mi piace, questa può occuparmi la mente. Passa il tempo, ma intanto resto ostaggio dell' idea. Dopo dico: "caspita, ma potevo fare queste altre cose!"

Non è facile allontanare un pensiero che non piace, ma se non si prova qualcosa di diverso, non se ne esce. E quando si insiste su un pensiero, questo viene inevitabilmente percepito come importante.

Inutile ragionare su com'è andata una partita persa. Si può solo giocare un'altra partita

@Hopeman tu scrivi: "un'alternativa di pensiero": non ne ho

"caspita, ma potevo fare queste altre cose!": non ho altre cose, tranne rassettare casa che detesto

"si può solo giocare un'altra partita": non ho altre partite. Sono sola a 360° e non ho spunti esterni.

Capisci Hopeman che intendo dire? Ha già del miracolo se, dopo la varia collezione di traumi in tutta la mia vita, io sia ancora in vita. E il coraggio non mi manca perchè l'anno scorso, a 73 anni, ho preso la decisione di trasferirmi di alloggio in una località del tutto estranea. E tutto sempre da sola. Ma adesso sono stanca, tanto stanca, vuota dentro e senza input per un futuro. Il mio cervello sta cercando disperatamente un'alternativa, ma non la trova!

@blackcloud direi che non si tratta di cambiare vita ma di cambiare idea. Io ho la stessa tendenza a mettermi in una gabbia mentale di 20 anni fa, quando ne avevo 43.

Un pensiero può tenerti in ostaggio a qualsiasi età. A volte mi sembra di non poter fare a meno di pensare a una certa cosa. Mi sembra doveroso e ineludibile, mi tiene impegnato. Ma è vero?

@Hopeman forse mi esprimo male ma non riesco a farmi capire... Io VORREI pensare ad altro, ma, ti sembrerà assurdo, a COSA penso? Al fatto che non ho amicizie? Che ho bisogno di affetto e di calore umano? Al fatto che invecchiando i problemi di salute sono sempre in agguato? Che non sono importante per nessuno? Che ho un figlio 50enne, che ha la sua famiglia, e che è dal 2006 che non ci parliamo? Ovvio che NO! Devo pensare a cose positive! Ma chiedo a te Hoperman, in PRATICA, quale pensiero positivo dovrei coltivare? Purtroppo da ragazza non ho mai potuto coltivare degli hobbyes, ero troppo occupata ad andare a lavorare, a crescere un figlio e soprattutto a gestire DA SOLA la violenza dell'ex marito. Per svuotare la mente dalla negatività devo necessariamente riempirla di positività. Ma ripeto, DOVE la trovo 'sta positività??

@Hopeman  ci sono 2 concetti da te espressi che non afferro pienamente.

"l'attività mentale che può essere elevata e indurre a un impegno sui pensieri."

Mi puoi fare un esempio pratico su come si ottiene questo processo?

"[...] ma di ridurre l'energia mentale."  Anche qui come si ottiene questo processo?

Grazie 

@blackcloud ciao.

Direi che è così: quando ci sono uno o più pensieri negativi fissi, ci si prenotano come problemi. E cosa si fa con un problema? Si cerca di risolverlo. Questa ricerca di soluzione spesso si protrae, ma si prova disagio (rabbia, rancore, senso d'ingiustizia, preoccupazione). Sembra che la soluzione porrà fine al problema. Il vero problema è l'impegno che ci mettiamo, il tempo dedicato e la concentrazione, cioè il fatto che non riusciamo a pensare ad altro, più la tendenza a drammatizzare.

Quello che sta accadendo è l'energia che ci mettiamo, cioè l'attività mentale. Per fare un esempio lampante, cito il sonno: se la mente è molto attiva non prendiamo sonno, non riusciamo a staccare, ma andiamo avanti a elaborare.

Rallentare può non essere facile, perché non ti fermi non appena decidi di fermarti. Non ce la fai.

Posso agire solo indirettamente, riducendo gli stimoli e gli impegni e cercando di dormire di più. Cerco di abbassare lo stress. Intanto mi aiuto con il farmaco, perché raddoppio la dose.

Devo essere cosciente che devo placare la mente e il corpo. Dopo il flusso dei pensieri si fa più lieve e non rigido

Grazie della pazienza e dell'interessamento @Hopeman 😗