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Pazienti Diabete tipo 2
La strategia giusta per uscire dal diabete
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giupipino
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giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Caro Estevan,
Perchè una scelta povera di carboidrati non sarebbe saggia per un diabetico con diabete T2 (diabete alimentare)? Ricorda che i carboidrati li trovi su moltissimi alimenti. Ovvero anche le carote, le mele, le lenticchie, i fagioli - alimenti PREZIOSI per un diabetico T2 - hanno carboidrati. Perciò un diabetico che si nutre CORRETTAMENTE, ovvero con prevalenza di ORTAGGI e LEGUMI, assume la sua dose sufficiente di carboidrati.
La cosa assolutamente ESSENZIALE è che assumendo tali alimenti (CAROTE, MELE, LENTICCHIE, FAGIOLI) i carboidrati sono UNITI ALLE FIBRE. Ciò li rende INNOCUI. Ovvero il transito intestinale risulta talmente lento, a causa delle fibre insolubili, che la glicemia NON SALE, o sale POCHISSIMO. Prova a fare questa prova: cena con un piatto di lenticchie (o fagioli) e un'orata al forno. Come bibita utilizza una spremuta di pompelmo rosa e una arancia.
La mattina ti troverai con una GLICEMIA DA FAVOLA (max 110).
Con tale tipo di cena hai sicuramente assunto la quantità di carboidrati necessaria al tuo organismo. Ma la tua glicemia NON SI E' ALZATA, come viceversa sarebbe accaduto se tu avessi cenato con un piatto di pastasciutta e un bicchiere di vino o una birra.
Stai attento che in fatto di DIETE (per diabetici, ma non solo) esiste una GRANDISSIMA SPECULAZIONE. Migliaia di personaggi si atteggiano a superesperti imponendoti diete letteralmente CRIMINALI. Tali sono ad esempio tutte le diete che promettono dimagrimenti mostruosi del tipo sette chili in sette giorni, o quindici chili in un mese!
Questi personaggi NON HANNO ALCUN INTERESSE A FARTI REALMENTE DIMAGRIRE, ma hanno tutto l'interesse a farti divenire dipendente da loro. Per cui tu avrai un forte dimagrimento iniziale a cui seguirà un successivo INEVITABILE INGRASSAMENTO, e la necessità di ricominciare tutto daccapo.
Quello che questi superesperti sanno (ma che si guardano bene dal dirti) è che per avere un dimagrimento DEFINITIVO devi cambiare il tuo MODELLO di alimentazione.
Capire che non tutti gli alimenti (a parità di calorie) hanno uguale valore nutritivo.
Ovvero un chilo di mele ( o di kiwi) con la buccia hanno le stesse calorie di 50 grammi di pasta al pesto. Ma quest'ultimo ti farà SALIRE IMMEDIATAMENTE la glicemia alle stelle (picco glicemico), mentre un chilo di mele con la buccia, specie se assunto nell'arco della giornata, non solo non ti farà salire la glicemia, ma ti darà una serie di vitamine e di sali minerali preziosi per la tua salute.
Ex membro
Ti rimando le parole del mio diabetologo ( dottore che è stato anche presidente dei medici diabetologi) il quale mi ha rimproverato di mangiare pochi carboidrati. Ricorda che la glicemia sia alza soprattutto con i grassi derivanti da insaccati carne rossa e formaggi). Ecco le sue parole
si è capito già a inizio secolo scorso che togliendo i carboidrati alle persone le persone poi morivano....
La dieta deve essere bilanciata e quando le persone dicono di mangiare un po di tutto lo devi leggere che fanno un dieta BILANCIATA. Questo a mio avviso ( e dei diabetologi) è il segreto e non demonizzare i carboidrati (come si faceva 100 fa') ma demonizzare i grassi insaturi. Poi è naturale come dici tu prediligere frutta e verdura ma questa scelta la dovrebbero fare tutti al dilla' se si soffre di questa patologia o meno
Ex membro
Sono d'accordissimo su quanto scritto da estevan, io faccio esattamente così, ho una dieta bilanciata sulla quale ho inserito un po' tutto, carboidrati compresi.
Come dicevo, i risultati che ho ottenuto sono buoni, l'emoglobina glicata, negli ultimi 24 mesi si è mantenuta tra 35 e 38 (sono partito a fine 2015 che era a 97).
La cosa che però ritengo più importante è monitorare, almeno per un primo periodo, l'andamento della glicemia, queste misure permettono di calibrare i pasti, si riesce a capire quanto e cosa si può mangiare anche in funzione al tipo di vita che si fa.
In pratica, con pazienza e metodo, ci si riesce a costruire la dieta giusta su misura, l'unica veramente efficace e che ti permette di curati in maniera profiqua.
Io, prima di trovare la mia dieta (che comunque comprende un po' tutto), mi sono misurato la glicemia 4 volte al giorno per almeno 4 mesi, alla fine ho trovato l'equilibrio con i risultati che ho detto (glicemia a digiuno: 98/110, dopo 1 ora dal pasto: 135/145, dopo circa 2 ore: 113/120 e la glicata a 38. Come medicinali prendo 1/4 di pastiglia di Gliclazide Molteni da 80mg ogni 1 o 2 giorni)
Sicuramente c'è da lavorare, metterci la voglia e la grinta per non subire la malattia ma la volontà di tenerla sotto controllo.
Per conto mio, non esiste una regola unica per tenere sotto controllo la glicemia, ma esistono una serie di regole generali che ognuno deve ritagliarsi su se stesso.
giupipino
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Per Estevan,
Partiamo da un dato di fatto: Io da tre anni mi nutro SENZA PANE, PASTA, PATATE, BISCOTTI, DOLCI, BEVANDE ZUCCHERATE, LATTE, BIRRA e VINO ovvero SENZA ZUCCHERI e CARBOIDRATI RAFFINATI, ovvero soggetti a trattamento industriale.
Ciò NON SIGNIFICA che non assumo carboidrati, ovvero che la mia dieta sia sbilanciata. Poichè i CARBOIDRATI LI ASSUMO LO STESSO.
E il fatto che io sia in OTTIMA SALUTE, NONOSTANTE NON PRENDA PIU' MEDICINE PER IL DIABETE DA TRE ANNI, lo dimostra.
I carboidrati li assumo quando mangio, come faccio tutte le mattine, una terrina di MELE, kIWI, PEPERONI, POMODORI e NOCI. Tutti questi alimenti contengono CARBOIDRATI.
Ma li contengono non i forma PURA come avviene quando mangi un piatto di PASTA 00, oppure dei BISCOTTI, oppure PANE o PIZZA di grano 00. Il grano 00 è grano RAFFINATO. Ovvero dal quale sono state eliminate tutte le FIBRE. Rimane solo l'AMIDO della pasta (o del pane o della pasta di pizza).
SONO SOLO I CARBOIDRATI CHE FANNO ALZARE LA GLICEMIA.
Non i grassi saturi o i formaggi come credi tu.
I grassi saturi o i formaggi sono DANNOSI ALLA CIRCOLAZIONE ARTERIOSA, MA NON ALZANO LA GLICEMIA.
Questo lo trovi su qualsiasi testo di medicina che parli di diabete.
Ma lo puoi verificare PERSONALMENTE in modo molto semplice:
Prova a pranzare con un piatto di PASTA 00, a bere BIRRA o VINO. Dopo DUE ORE misura la tua glicemia. Fallo diverse volte in modo da essere sicuro del risultato.
Fai la stessa cosa pranzando con PANE DI SEGALA E FORMAGGIO. Misura la glicemia dopo due ore e ripeti la misura diversi giorni in modo da essere sicuro del risultato.
Se fai veramente tale prova troverai che nel primo caso la tua glicemia è DI GRAN LUNGA MAGGIORE rispetto al secondo caso.
Io queste prove sono TRE ANNI che le faccio.
A differenza di Pgiorgio IO NON PRENDO ALCUNA MEDICINA.
Come vedi non solo non sono morto con la mia dieta priva di carboidrati INDUSTRIALI, ma sono più vivo e vegeto che mai. Mi faccio ogni giorno la mia passeggiata. Ho risolto TUTTI i problemi di salute che avevo TRE ANNI FA. Ovvero INSONNIA, IMPOTENZA, DEPRESSIONE, OBESITA', GOTTA, IPERTENSIONE e OBESITA'.
Il diabete T2, assieme a tutte le altre patologie elencate prima è dovuto alla OBESITA'.
Per combattere l'obesità occorre RIEMPIRSI LO STOMACO con alimenti NON CALORICI e ricchi di fibre, vitamine e sali minerali.
Con alimenti che ci sazino.
Questo significa che dobbiamo nutrirci principalmente di ORTAGGI e VERDURE, e come fonti di proteine solo di pesce e legumi. In quanto latte, formaggi e insaccati intasano le nostre vene di COLESTEROLO.
E non dobbiamo bere bevande zuccherate in quanto queste fanno SALIRE TANTISSIMO la glicemia in breve tempo (picchi glicemici).
Se si capiscono le cose che ho detto prima si può tranquillamente SUPERARE il diabete T2, in quanto perderemo i chili di troppo e il grasso addominale che ci hanno portato al diabete.
Se non si capiscono si sarà costretti a dipendere dalle medicine con tutto quello che ciò comporta.
Io rispetto le scelte di tutti.
Buona vita a tutti!
Ex membro
Caro Giuppino,
è vero, io prendo 20 mg di gliclazide (1/4 di pastiglia da 80 mg al giorno o ogni 2 giorni) e ottengo risultati ottimi che anche il mio diabetologo è più che sodisfatto, ma riesco anche a godermi la vita.
Anch'io mangio molta verdura e pochissimo pane, ma per il resto riesco a bilanciare il tutto e godermi la vita senza farne una mania.
Probabilmente è questione di età o come reagisce il mio fisico rispetto ad altri, comunque, senza fare particolari sforzi, a detta del mio diabetologo, potrei anch'io riuscire a portare la dose di medicinali a 1/4 di pastiglia ogni 5/6 giorni, se accettassi di avere l'emoglobina glicata un po'più alta ma per me, almeno per ora, è inaccettabile.
Comunque anch'io rispetto il tuo modo di affrontare la malattia, non lo condivido ma lo rispetto.
Io non sarei mai capace (se non in caso di estrema necessità) di fare le rinunce che hai fatto tu, io cerco di rinunciare il meno possibile ottenendo un risultato più che accettabile.
giupipino
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Caro Pgiorgio,
Ti assicuro che anch'io mi godo la vita. Del resto solo una visione miope può ritenere che i godimenti della vita si esauriscano in tavola. Delle limitazioni nella dieta siamo IN OGNI CASO destinati a farli. Ad esempio è chiarissimo che il modo di mangiare di molti americani (bistecconi, hamburger, grigliate colossali, burro di arachidi, coche cole giganti, eccetera) è senz'altro MOLTO piacevole. Esso tuttavia comporta degli sconquassi all'organismo tali che dopo poco tempo ci si troverà grassi come porci e con mille patologie, a cominciare dal famoso DIABETE, continuando con l'ipertensione e le malattie coronariche.
Se molti americani preferiscono godersi la vita in quel modo e crepare di ictus e infarto affari loro.
Anche noi italiani ci stiamo ponendo su tale strada. Si stanno infatti diffondendo sempre di più locali dove si mangia FAST FOOD. Io sono rimasto esterrefatto nel constatare che il centro di Bologna o di Firenze, che un tempo era ricco di ottimi ristoranti in stile italiano adesso siano affollatissimi di Mac Donald e locali simili, dove si mangiano saporitissimi Mac Giganti, inzuppati di salse, carne macinata e qualche foglia di insalata! E' questo godersi la vita?
Secondo me assolutamente NO.
A mio parere godersi la vita è stare bene con i propri cari. E' essere al settimo cielo perchè tua figlia ha preso un trenta nell'esame di estetica e il tuo esame della prostata ha rivelato ASSENZA di tumore!!!!
Festeggiare quindi, tutta la famiglia, in un ristorantino friulano dove ti concederai una deliziosa zuppa di fagioli, un baccalà alla vicentina e un quarto di straordinario cabernet!
E' realizzare di avere quasi settant'anni e non sentirli.
Fare una passeggiata di un'ora con tua moglie baciandola e desiderandola come trent'anni prima.
Constatare di non avere problemi di memoria, di insonnia, di impotenza, di depressione come tre anni prima quando avevi DODICI chili in più. E' vero, mangiavi quel che volevi. Ma eri costretto a prendere 11 (UNDICI) pastiglie per cercare di mantenere tutti i valori del sangue a posto. Che poi a posto non erano mai e le dosi delle medicine aumentavano sempre più. E la depressione cresceva.
Tu mi dici che non mi godo la vità perché rinuncio a pasta e pane? Rinuncio a salumi e carne rossa?
Io ti dico che anche quando ho rinunciato alle sigarette, più di trent'anni fa' mi è sembrato MOLTO difficile e doloroso. Addirittura mi sembrava che senza le sigarette tutta la mia vita non avesse senso.
Come mi sbagliavo l'ho capito solo molto tempo dopo avere smesso.
Le sigarette possono essere una droga.
Anche gli zuccheri e i grassi possono esserlo.
Riuscire a liberarsene è una conquista che dà valore alla vita vera. Una vita piena e sana. Non ricca di droghe di qualsiasi tipo.
Ex membro
Scusa giupipino, parli come un medico diabetologo di decennale esperienza. E se devo dirla tutta il tuo modo di approcciare la discussione risulta essere un po irritante. Si sa' e non lo dico io che basta l'assunzione di un pasto super-grasso per ridurre la sensibilità' dell'insulina e modificare in peggio il metabolismo. Nelle tue discussioni ti poni sempre quello che "la sa' tutta" e come custode della terapia da assumere, ma il tuo approccio alla malattia sembra vecchio di un secolo. Scusa ma questa è la mia impressione, io sposo pienamente la filosofia e il modus operarandi di PGiorgio.
giupipino
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giupipino
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Caro Estevan,
Ti faccio una domanda: Se Galileo ti avesse detto: ""Guarda che i corpi cadono nel vuoto tutti alla stessa velocità. Se vuoi puoi controllarlo tu stesso con i tuoi occhi.""
Tu gli avresti detto: "Guarda che Aristotele ha detto che i corpi leggeri cadono più lentamente dei corpi pesanti. TUTTI gli scienziati da mille anni credono ad Aristotele. Perciò tu sicuramente ti sbagli ed io il tuo esperimento non lo faccio perché so già che è SBAGLIATO" ???
Adesso è pur vero che i diabetologi dicono tutta una serie di cose. A me ad esempio mi avevano detto: "Guarda che dal diabete non si può guarire".
Bene sono TRE ANNI che io NON ASSUMO ALCUN MEDICINALE per il diabete e col mio sistema alimentare e motorio i miei parametri MIGLIORANO CONTINUAMENTE.
Migliora non solo la glicemia a digiuno e la emoglobina glicata (ultimo valore 5.9, mentre quando ero in cura con metformina era 6.7), ma migliorano soprattutto i trigliceridi. Pensa che io prima di cambiare dieta e di fare movimento QUOTIDIANO avevo dei trigliceridi a 450 (con una punta di 1000). Il mio diabetologo sosteneva che tali valori erano EREDITARI e mi curava con STATINE. La stessa cosa accadeva per il colesterolo LDL (troppo alto) e per il colesterolo HDL (troppo basso, circa 25).
Mi dava inoltre una medicina per curare gli ACIDI URICI che erano troppo alti e mi provocavano GOTTA. Come sai la gotta è una malattia molto dolorosa e invalidante.
Infine avevo problemi di IPERTENSIONE, che mi curava con un'altra medicina (il ramipril).
Per riassumere io assumevo UNDICI pastiglie al giorno. Ero stanco, depresso, obeso e impotente. Questo a soli 65 anni.
Bene, adesso a distanza di TRE ANNI che faccio una dieta rigorosa, messa a punto dopo numerosissime prove e controprove, ho risolto TUTTI i miei problemi di salute. Non solo il diabete, ma il colesterolo LDL, il colesterolo HDL, i trigliceridi (il mio valore attuale è 160), la mia pressione.
Tu credi che io avrei fatto bene a seguire il mio diabetogo e tenermi diabete, gotta, ipertensione, depressione, insonnia. E continuare a prendere undici pastiglie al giorno. Oppure faccio bene a continuare con la mia dieta che mi consente di avere valori ematici TUTTI corretti senza nessuna pastiglia?
Ti prego di rispondere con onestà.
Ex membro
Giuppino:
(tratto da SID (societa italiana di dibetologia)
Come deve essere composta una dieta “bilanciata” adatta ad una persona affetta da diabete di tipo 2?
Nelle persone con Diabete con dei chili in più è di fondamentale importanza il dimagrimento. Anche una modesta riduzione del peso corporeo (basta il 10%, ad es. su 80 kg 7-8) è in grado di indurre notevoli benefici: migliora la sensibilità all’insulina e la tolleranza agli zuccheri, riduce i livelli dei grassi nel sangue e la pressione arteriosa. Insomma il solo calo ponderale è efficace nel ridurre i maggiori fattori di rischio cardiovascolari. Oggi l’obesità è una condizione molto diffusa in Italia e le cause di questa vera e propria epidemia sono ben note. La dieta dell’uomo moderno si è arricchita progressivamente di alimenti ad alta densità energetica: dolci, formaggi, salumi, alcolici, bevande zuccherate e in contemporanea si è impoverita di cibi semplici e naturali quali legumi, cereali e ortaggi. Oggi si tende ad introdurre troppe calorie rispetto a quelle consumate e a condurre per lo più una vita sedentaria. Un uomo adulto, non in sovrappeso, con un’attività lavorativa non impegnativa sul piano fisico, avrà bisogno di circa 1800-2200 calorie giornaliere, mentre la donna avrà bisogno di 1500-1800 calorie. È per questo motivo, quindi, che se abbiamo dei chili in più che vogliamo eliminare, dovremo ingerire non più di 1000-1300 calorie giornaliere; se inoltre aumenteremo l’attività fisica ci sarà possibile perdere fino a 3-4 chili in un mese. Pochi sanno però che una dieta non ben equilibrata o seguita in modo non corretto può mettere in serio pericolo la salute. Essa dovrà contenere nelle giuste proporzioni i principi nutritivi indispensabili alla vita: proteine (almeno 70-80 g al dì), grassi (sono sufficienti minime quantità, tra questi vanno preferiti quelli di origine vegetale), carboidrati (vanno evitati lo zucchero e le bevande zuccherate, molto energetici e con scarso potere saziante), vitamine e sali minerali. Le proteine, soprattutto quelle di origine animale (carne, pesce, latte, uova) sono nutrienti essenziali e non dovranno, pertanto, mai essere eliminate dalla dieta o essere introdotte in quantità insufficiente altrimenti il nostro organismo per sopperire a tale deficit, brucerà quelle proteine di riserva che noi utilizziamo per costruire muscoli, tessuti,ecc. Tra le caratteristiche di una dieta dimagrante efficace e sicura un posto importante spetta alla presenza di un’adeguata quantità di fibre vegetali, che sono presenti in molti alimenti di origine vegetale. Imbibendosi di acqua, le fibre si rigonfiano, esercitando una pressione meccanica sulle pareti dello stomaco e dell’intestino; posseggono, pertanto, un alto potere saziante.
la tua mi sembra sinceramente l'ideologia complottistica che attanaglia quei ns tempi tipo:
I medici ti propinano solo medicine per arricchire le case farmaceutiche i vaccini fanno male
le scie chimiche e via di seguito. Scusa ma io mi rivolgo alla scienza che come vedi da dettami semplici e facili da seguire. Di guru' che spacciano la cura su internet ne ho sinceramente le tasche piene. Con simpatia, ti saluto buona vita
giupipino
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Caro Estevan,
BENISSIMO!
Quello che c'è scritto nel documento della SID IO LO CONDIVIDO IN PIENO!!!!
Ed è quello che io vado predicando da quando sono iscritto a Carenity (credo siano ormai due anni) nei miei NUMEROSISSIMI MESSAGGI. Si vede che tu sei nuovo di Carenity perchè altrimenti leggendo tali messaggi avresti visto che essi dicono ESATTAMENTE le stesse cose che dice il documento della Società Italiana di Diabetologia.
Tale documento dice che dobbiamo assumere TUTTI I COMPONENTI NUTRIZIONALI, ovvero carboidrati, grassi, proteine, fibre, vitamine e sali minerali, NELLE GIUSTE DOSI e PROPORZIONI. Tali cioè da non determinare carenze, soprattutto di vitamine, sali minerali e FIBRE, ma anche di carboidrati (indispensabili per fornire al fisico l'ENERGIA di cui ha bisogno) e di PROTEINE, comprese quelle NOBILI, ovvero quelle di fonte animale.
Il tutto deve avvenire in modo da non superare le CALORIE che ci sono necessarie e che sono in relazione alla nostra età, al movimento che facciamo, al fatto se siamo in sovrappeso o in sottopeso.
QUELLO CHE NON C'E' SCRITTO NEL DOCUMENTO è che i carboidrati che assumiamo debbano provenire da PANE, PASTA, PIZZA, PATATE e BANANE.
Non c'è scritto per il motivo che tali alimenti sono DANNOSI a un diabetico di tipo 2 in quanto gli zuccheri o gli amidi che contengono vengono assorbiti VELOCEMENTE dal nostro sistema digestivo e perciò ALZANO MOLTISSIMO LA GLICEMIA in breve tempo.
A questo scopo è stato introdotto dai medici un INDICE GLICEMICO, ovvero un indice che indica di quanto si innalza la glicemia mangiando i vari alimenti.
Bene, gli alimenti che ho elencato prima, ovvero PANE, PASTA, PIZZA, PATATE, BANANE hanno indici glicemici ALTISSIMI e si capisce che un diabetico che li assume avrà moltissimi problemi.
Per quale motivo? Perchè il pancreas dei diabetici produce meno insulina rispetto a un pancreas sano (oppure la insulina che produce non è efficace perché il paziente ha troppo GRASSO ADDOMINALE e perciò è resistente all'insulina) e perciò l'insulina rimane alta nel sangue del paziente per un lungo tempo.
Ma allora come si fa ad assumere i carboidrati necessari?
Basta ricordarsi che la FRUTTA (mele, pere, kiwi, mandarini, arance,...) contiene moltissimi carboidrati. Inoltre la frutta, soprattutto nella BUCCIA, contiene FIBRE INSOLUBILI le quali non vengono digerite e quindi passano inalterate nell'intestino. RALLENTANO PERCIO' IL TRANSITO INTESTINALE del cibo. E quindi gli zuccheri contenuti nel cibo passeranno nel sangue in un tempo MOLTO PIU' LUNGO.Questo significa che si evitano i PICCHI GLICEMICI.
Come ho spiegato più volte nei miei post su Carenity la mia colazione è perciò a base di FRUTTA (mela, kiwi, pomodori, peperoni dolci, noci) che mi fornisce la dose di carboidrati necessaria e sufficiente. Che la dose assunta sia sufficiente è dimostrato dal fatto che le ENERGIE che mi ritrovo nell'arco della giornata mi consentono di fare attività sportiva (un'ora di camminata veloce) e tutte le altre attività fisiche del quotidiano. Inoltre è notorio che gli zuccheri (che sono anch'essi carboidrati) sono necessari al funzionamento del cervello e quindi della memoria. Adesso, contrariamente a tre anni fa, la mia memoria è eccellente.
Occorre aggiungere che oltre alla frutta io consumo due/tre volte a settimana PASTA D'ORZO,oppure di LENTICCHIE GIALLE. Consumo molti LEGUMI (lenticchie e fagioli). E anche questi ultimi sono molto ricchi di carboidrati. Infine consumo modeste quantità di PANE DI SEGALA. Insomma, caro Estevan, vorrei tranquillizzarti: la mia dieta contiene i carboidrati necessari e sufficienti per VIVERE BENE, con energia, senza far soffrire il palato, nè soffrire la fame. Infatti MANGIO A VOLONTA'. Non pongo alcun limite alla quantità degli alimenti. Ma pongo dei limiti precisi alla QUALITA' degli alimenti, che devono essere GENUINI, FRESCHI, BIOLOGICI, privi di trattamenti industriali, ricchi di FIBRE e VITAMINE. Sto molto attento alla cottura, che non deve mai avvenire mediante frittura, ma sempre al forno, oppure tramite bollitura. Tutte queste avvertenze e attenzioni lungi dal rappresentare una limitazione, mi consentono di vivere una vita in salute, ovvero senza sofferenze, senza farmaci, senza limitazioni nei movimenti. Infatti ad esempio, da quando ho eliminato la carne rossa, il vino e i formaggi vaccini, è scomparsa la gotta.
Insomma la mia filosofia è che invece di curare le malattie con i farmaci è molto meglio prevenirli, con una sana alimentazione, un corretto modo di cucinarli, e un movimento dolce ma regolare (un'ora al giorno di camminata veloce).
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giupipino
E chi ha mai detto di non condividere col proprio medico le azioni da fare?
Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
Questa è la situazione VERA.
Chi vuole accontentarsi delle pillole fatti suoi.
Sappia comunque che la sua malattia diverrà negli anni cronica e sempre più grave.
Vedere il miglior commento
giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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giupipino
E chi ha mai detto di non condividere col proprio medico le azioni da fare?
Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
Questa è la situazione VERA.
Chi vuole accontentarsi delle pillole fatti suoi.
Sappia comunque che la sua malattia diverrà negli anni cronica e sempre più grave.
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giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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giupipino
Buon consigliere
giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Collaboratore
Esploratore
Amico
Una utente di Carenity, Filena, mi scrive:
"Ho cominciato a seguire i tuoi consigli da circa un mese, ma a Pasqua ho esagerato con tutto, poiché ho mangiato come una persona sana di buon appetito... comunque comincio dal peso, attualmente peso 82,500 sono alta 1,72, nell'ultimo mese ho perso almeno 4 kg, il mio girovita è spaventoso, 100-102 cm, la glicemia tende ad essere alta al mattino, assumo tre compresse di metformina 500 al giorno, cammino quasi tutti i giorni x almeno un'ora, quando ho compagnia, come oggi, cammino x 7 km, solitamente ne faccio sui 5 più o meno, per ora a passo sostenuto ma non proprio veloce. Compio 60 domani.Prendendo coraggio e determinazione dai tuoi consigli e risultati ho cominciato a seguire la tua dieta, con verdure nei pasti principali e uova o pesce o carne bianca, frutta negli spuntini, due compresse al giorno di omega 3, un integratore, psyllo gel per assimilare meno e soprattutto per facilitare il transito. Ho grossi problemi al riguardo e credo che questo non faciliti né il dimagrimento né la depurazione dell'organismo. La mia glicemia oscilla tra i 105 e 130, si alza appena mangio legumi o pasta e pane, ieri dopo una zuppa di lenticchie modesta era a 178 dopo 2 ore. Oggi invece non ha subito scossoni, non ha mai superato i 125, neanche dopo i pasti, il che credo sia male... evidentemente mangio poco... dopo i 7 km era a 88. La glicata l'ho misurata quindici giorni fa, dopo Pasqua, mai avuta così alta, anche la glicemia a 180, e il colesterolo, mai avuto alto prima, era a 240. Capisco che devo tenere un diario perché la dieta devo adattarla alle mie necessità alimentari, e spero di venirne a capo al più presto, ho comunque, sempre fame, anche adesso, ed è dura anche cambiare abitudini
Vorrei fare qualche commento su quanto scrive Filena, perchè indica chiaramente, quali sono gli ERRORI più comuni che commettono i pazienti ammalati di diabete T2.
Anzitutto vorrei, ancora una volta, (anche se sono certo che molti ne sono perfettamente consapevoli) che le GRAVISSIME PATOLOGIE legate all'alta concentrazione di glucosio nel sangue ci impongono, per il bene che dobbiamo a noi stessi e ai nostri familiari, di STARE MOLTO ATTENTI, soprattutto alla EMOGLOBINA GLICATA che ci fornisce il VALORE MEDIO del nostro glucosio nel sangue negli ultimi tre mesi. Filena dice di avere una glicata ALTISSIMA e questo è un indicatore MOLTO negativo.
Significa che, anche se la glicemia a digiuno è relativamente bassa (inferiore a 125) essa SI ALZA TROPPO DOPO I PASTI. Ovvero ci SI NUTRE MALE. Allora, per quanto mi riguarda, elenco le cose che mi alzavano di più la glicemia dopo i pasti, e che ho dovuto ELIMINARE per riuscire a raggiungere il valore di emoglobina glicata che ho attualmente (5.9). Tali alimenti sono:
1) BEVANDE ZUCCHERATE (coca, aranciata, latte, succhi di frutta, vino, birra). Lo so che una vita senza vino o birra sembra triste, ma è il prezzo che dobbiamo pagare per far SCENDERE la glicata SOTTO il valore 6.7 che è il valore assunto dal medico per classificarci DIABETICI T2.
2) PANE, PASTA e PIZZA di grano raffinato, RISO BIANCO. Si possono mangiare PICCOLE quantità (60g) di pasta d'orzo o di segale, ma non tutti i giorni e, soprattutto, NON LA SERA.
L'importante è NON MANGIARE CARBOIDRATI LA SERA, perché gli alti valori di glicemia del dopocena si mantengono alti tutta la notte (dato che di notte non si fa movimento che brucia i carboidrati). Per quanto riguarda il PESO è del tutto inutile FARLO DIMINUIRE IN FRETTA. Occorre dimagrire LENTAMENTE (1 chilo al mese), perché solo così NON SI RIPRENDONO I CHILI PERSI. Perciò non ci si deve preoccupare di dimagrire in fretta. Ma occorre preoccuparsi di far DIMINUIRE la glicata seguendo i consigli che ho dato prima. Soprattutto quello di fare COLAZIONE con una mela, un kiwi, una carota, chicchi di melagrana, due noci, spezzettati e conditi con un cucchiaino (misurato) di olio, zenzero, curcuma e semi di lino frantumati. In questo modo SCONFIGGEREMO LA FAME per tutta la mattinata.
La strategia che ho descritto mi ha consentito di portare la mia glicata sotto il valore 6.7 e quindi, con l'accordo del mio medico di base, prima di RIDURRE e poi di ELIMINARE (dopo tre mesi) i farmaci. Io ormai non ho più alcuna preoccupazione per il fatto di essere stato per dieci anni un paziente diabetico. Né avverto tutte le complicazioni legati a tale patologia e agli alti valori di glucosio nel sangue quando la mia glicata superava di molto il valore 6.7 nonostante l'assunzione di farmaci. Tali complicazioni andavano da disturbi alla vista, a disturbi circolatori (ipertensione), a disturbi della sfera sessuale. Tutti questi disturbi sono scomparsi o si sono molto attenuati.
Vi sono due modi di affrontare la vita. Il primo è quello di arrendersi. Di dire non c'è nulla da fare. Mi tengo i malanni che mi ha mandato il cielo o la malasorte. Il secondo è quello di dire LOTTO. Cerco di CAPIRE il motivo dei miei malanni e di combattere le CAUSE, non i sintomi.