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Pazienti Diabete tipo 2
La strategia giusta per uscire dal diabete
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Andare all'ultimo commentoEx membro
Il guaio è che lo zucchero si trova nei cibi più impensabili. E inoltre è presente anche in altre forme tipo saccarosio, fruttosio ecc...È diventato difficilissimo fare una spesa senza ritrovarsi con qualcosa zuccherata. Dovrebbero imporre alle aziende di non usare zucchero nelle preparazioni oppure di esporre nella confezione "contiene zucchero".
giupipino
Buon consigliere
giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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675 commenti pubblicati | 345 nel forum Diabete tipo 2
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Io mi regolo così: HO ELIMINATO DEL TUTTO TUTTI GLI ALIMENTI INDUSTRIALI. Non mangio cioè merendine, cornetti, crakers, dolci, bevande zuccherate....
Il mio cibo è fatto solo da ORTAGGI (carote, rape, cavoli, broccoli, pomodori, cicoria), che prendo da AGRICOLTURA BIOLOGICA tutte le volte che posso.
E' fatto da FRUTTA NON CALORICA (mele, pere, arance, mandarini, pompelmi, limoni, prugne) che mangio CON LA BUCCIA tutte le volte che è possibile.
E' fatto da PESCE e PETTO DI POLLO BIOLOGICO.
Ho eliminato ogni tipo di salsa o sugo industriale. Mi preparo da solo il mio sugo a partire da cipolle, aglio, capperi, olive e pomodori freschi.
E' fatto da piccole quantità di FORMAGGIO DI PECORA o di CAPRA (max 20/30 grammi).
In questo modo ho limitato al massimo i GRASSI ANIMALI, ricchi di colesterolo.
Ho incrementato l'assunzione di OMEGA 3 e OMEGA 6 (pesce e noci).
E ho diminuito a minimo l'assunzione di carboidrati, che sono quelli che alzano la glicemia.
Ed è la GLICEMIA ALTA che fa venire un senso atroce di fame (perchè stimola il pancreas a produrre insulina, e la riduzione improvvisa dello zucchero fa venire FAME). Ovvero la fame NON SI SENTE PER PROBLEMI PSICOLOGICI (questi li abbiamo TUTTI), ma si sente perchè NON ABBIAMO RIEMPITO LO STOMACO con una buona colazione, ricca di FIBRE, oppure con uno spuntino costituito da una MELA o da una PERA, mangiata con la buccia, in modo da assumere FIBRE che rallentino il transito intestinale.
Ex membro
No posso comprare solo alimenti biologici. Devo fare la spesa per più persone e ovviamente il biologico costa il triplo. Non posso mangiare agrumi perchè mi causano reflusso. Pesce esiste solo surgelato e pollo biologico costa un botto. Ho sostituito riso normale cn quello integrale e preso anche spaghetti di soia ma non so cucinarli giusti. Non mi piace cucinare. Formaggi posso mangiare solo quelli stagionati o senza lattosio. Io soffro di ansia e tutto quello a cui devo rinunciare mi crea più ansia. Odio fare la spesa e odio cucinare. In più vivo in un posto che non mi piace. E adesso che prendo Diamicron ( che contiene anche questo lattosio) da una settimana e ho mal di stomaco ogni mattina capirai bebe quanto odi anche l'idiota di dottore che me lo ha prescritto. In più a casa mentre io cerco di mangiare le mie verdurine bollite mi ritrovo a tavola con gli altri che mangiano lasagne, patatine, dolci a go go e non hanno nulla. Puoi immaginare che depressione mi viene?
salvuccioct1946
salvuccioct1946
Ultima attività il 20/05/20 alle 14:02
Iscritto nel 2019
1 commento pubblicato | 1 nel forum Diabete tipo 2
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@giupipino ciao giupipino sono rimasto molto affascinato da quello che scrivi sopratutto in una discussione dove dicevi che con le giuste cure sei uscito da molti problemi che ti affliggevano tipo diabete depressione ecc ecc anche io vorrei uscirne e mi farebbe piacere e te ne sarei lieto se potevi darmi una mano e qualche consiglio
mikep3366
mikep3366
Ultima attività il 29/03/21 alle 22:22
Iscritto nel 2020
6 commenti pubblicati | 6 nel forum Diabete tipo 2
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mikep3366
mikep3366
Ultima attività il 29/03/21 alle 22:22
Iscritto nel 2020
6 commenti pubblicati | 6 nel forum Diabete tipo 2
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Vorrei innanzitutto salutare tutti i partecipanti alla discussione ed inoltre esprimere la mia piena solidarietà, nonché approvazione con ciò che afferma in una forma semplice, ma incisiva e soprattutto veritiera il signor Giupipino.
Ho 54 anni tra pochi giorni e da qualche anno ho dei problemi causati da iperglicemia e quindi diabete mellito, ed ho iniziato il mio percorso terapeutico lo scorso anno più o meno in questo periodo. Ciò mi è stato dettato più dal buon senso che dai suggerimenti che pullulano in rete e mi ha condotto ad un drastico cambiamento del mio stile di vita.
Mi sento di affermare che quasi tutto quello che asserisce Giupipino aderisce perfettamente ai dettami che mi sono imposto per la mia dieta, nei termini di un cambio più qualitativo che quantitativo dell'alimentazione.
Quindi utilizzando come linea guida la tabella degli indici glicemici, o meglio la comparazione ragionata di più tabelle pubblicate da differenti medici tutti ugualmente autorevoli, ho iniziato ad eliminare, oltre ad ogni tipo di dolce, le quatro P dell'inganno (pane, pizza, pasta, patate ) sostituendolo con verdure a foglia verde,cavolo, verze, broccoli pomodori, peperoni, peperoncini, legumi e cereali, eccezion fatta per il riso, ahimè altro veleno da eliminare.
L'assunzione di pesce almeno quattro giorni durante la settimana o a giorni alterni, come pure l'uovo alla coque con il caffè a colazione alternato allo yogurt naturale, sono divenuti una regola quasi costante, d'altronde non difficile per me che adoro il pesce di mare.
Ho soppresso totalmente la somministrazione di bevande dolci, limitandomi alla sola acqua naturale, the verde o infusi a base di zenzero foglie di ulivo, tarasacco e cannella, rigorosamente senza zucchero.
A ciò ho aggiunto una costante attività fisica, ovvero camminare a passo sostenuto per un minimo di un'ora e mezza al giorno [10000 passi ] alternando pianura e salita in uguale proporzione.
Ho eliminato inoltre quasi completamente il consumo di insaccati, formaggi, eccezion fatta per la ricotta, carni rosse, fritti, e soprattutto tarallini e crackers che un tempo costituivano i miei abituali spuntini.
Tutto ciò mi ha portato a perdere in sei mesi circa 16 kg assestando il mio peso sugli attuali 80 kg che con un altezza di 1,94 mi pare un eccellente compromesso.
Sta di fatto che pancia, maniglie dell'amore eccetera si sono letteralmente dissolte nel nulla.
E sono riuscito a mantenere questo peso anche in agosto e nel periodo natalizio, quando mi sono concesso qualche deroga al mio regime alimentare, pur non discostandomi mai eccessivamente.
Ora ho notato che nella frutta che viene da voi contemplata come consigliata rientrano anche kiwi e anguria che dalla mia tabella degli indici glicemici si attestano su valori rispettivamente di 50 e 75,ritenuti medio alti a mio modesto avviso e, come ho sempre attuato nella mia dieta, da mettere all'indice.
Mi ritengo assolutamente un profano in materia, quindi mi rifaccio ai vostri preziosi consigli al fine di perfezionare la mia dieta che effettivamente già non consta di alcuna rinuncia significativa in termini di appagamento e sazietà.
Pertanto presumo che questi due frutti dal gustoso sapore, pur avendo un elevato indice glicemico, apportino altri nutrienti, come vitamine e sali minerali che in un certo qual modo valga la pena assumere anche se ciò introduce una dose un po' generosa di idrati di carbonio oppure constano di carico glicemico introdotto nell'organismo non eccessivamente oneroso.
Un' altra questione che mi lascia nel dubbio riguarda l'assunzione di vino.
Premetto che oltre a non essere mai stato un consumatore accanito di alcolici e astemio per quanto riguarda i superalcolici, le mie precedenti esperienze riguardavano soprattutto un consumo di birra più o meno moderato durante le feste e, meno, di vino.
Ho abbandonato completamente la birra, ad elevatissimo indice glicemico, sopra i 110,e ho dato una predilezione al vino, in quanto ritenuto meno dannoso in termini di innalzamento della glicemia.
Con ciò non intendo dire che quotidianamente mi bevo la mia bottiglia di bonarda o di chianti, bensì che il fine settimana e non sempre, con gli amici, un paio di prosecchi o qualche bicchiere di vino rosso durante i pasti o bianco con il pesce me lo concedo, anche se in settimana non lo uso nemmeno per cucinare.
Le divulgazione médico-scientifiche presenti in rete non forniscono una risposta univoca al dilemma vino si o vino no.
Pochi lo vorrebbero demonizzare come responsabile del l'innalzamento della glicemia e molti, anzi, rifacendosi all'adagio popolare in voga nel nostro paese che il vino fa sangue, farebbero passare l'idea tale da attribuire al 'nettare degli dei' la capacità di attuare un lavacro salubre e purificatore al nostro prezioso plasma e quindi in grado di ripulirlo dalla lordura della glicemia.
Alla luce di ciò e da quanto ho potuto leggere nelle vostre discussioni vorrei sapere se quest' abitudine dovrei abbandonarla totalmente, in nome di un livello glicemico soddisfacente, oppure se questo mio 'peccatuccio' può essere del tutto innoquo al fine di una effettiva ed efficace purificazione.
Vi ringrazio per la vostra pazienza se mi avete seguito in codesta tortuosa esposizione e sarei oltremodo lieto di fare tesoro dei vostri preziosi consigli.
Ritengo comunque che il nostro buon senso sia il giudice più equo nei riguardi dei vari comportamenti anche rivolti alla tutela della nostra salute, però il consiglio di qualcuno che ha vissuto le nostre stesse esperienze è a mio avviso il dono più prezioso e di inestimabile valore, elargito con un impeto di sana benevolenza e che tutti dovremmo essere disposti ad accogliere e fare tesoro per poi restituirlo con il medesimo fervore ed entusiasmo.
giupipino
Buon consigliere
giupipino
Ultima attività il 11/03/24 alle 17:06
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Ciao @mikep3366
Anzitutto ti ringrazio delle parole di apprezzamento nei confronti di quanto scrivo. Giustamente vedi nelle mie parole l'entusiasmo di colui il quale ha fatto in proprio delle scoperte semplici ma importanti, che ci consentono di fronteggiare efficacemente quella grave patologia che è il diabete di tipo 2, assieme a tutte le complicazioni gravissime che comporta a carico degli occhi, dei reni, del cervello, della circolazione, eccetera.
Il motivo per cui insisto con talora eccessiva ripetitività è quello di avere VISTO E CONSTATATO PERSONALMENTE gli effetti di una gestione medicale del diabete. L'ho visto sia su me stesso (DIECI ANNI di cure medicali a base di METFORMINA e altri farmaci NON HANNO PORTATO AD ALCUN MIGLIORAMENTO, anzi i miei valori ematici negli anni PEGGIORAVANO GRADUALMENTE, costringendomi sia ad aumentare le DOSI dei farmaci che prendevo, sia AGGIUNGENDO sempre nuovi farmaci a quelli già assunti.
Ne ho dedotto che TRATTARE FARMACOLOGICAMENTE IL DIABETE TIPO 2 è un LENTO SUICIDIO.
Il motivo è semplice: i farmaci NASCONDONO LE CAUSE DELLA MALATTIA. Ovvero mantenendo relativamente bassa la glicemia ci fanno illudere di avere sconfitto la malattia.
Ma ciò NON E' AFFATTO VERO. Infatti le cause della malattia (sovrappeso, intossicazione alimentare e da farmaci, infiammazione generale dell'organismo) rimangono tali e quali, e anzi si AGGRAVANO, rendendo necessario un aumento delle dosi farmacologiche.
Adesso io non so se TUTTI i casi di diabete di tipo due si possano risolvere con una terapia alimentare unita ad una pratica motoria costante, ma so che è IMPORTANTISSIMO TENTARE di risolverle con tale metodica.
Se poi non ci si riesce, nonostante l'impegno, amen. Almeno ci abbiamo tentato.
D'altra parte, come tu stesso affermi, la terapia alimentare da utilizzarsi non prevede LIMITI QUANTITATIVI per gli alimenti da assumere. Ovvero entro ampi margini si può mangiare a SAZIETA'. L'importante è mangiare alimenti SANI, possibilmente CRUDI, ricchi di FIBRE, poveri di GRASSI ANIMALI e, ovviamente, poveri di carboidrati. L'importante è soprattutto BERE LIQUIDI SENZA ZUCCHERI. Infatti i liquidi vengono assorbiti in tempi brevissimi. E, se hanno zuccheri, essi vanno rapidamente in circolo provocando un PICCO glicemico (che fa molto male all'organismo: infatti producendo noi diabetici poca insulina, la glicemia rimarrà elevata per un tempo molto lungo).
Vengo ai dubbi che esprimi nel post, relativi al consumo di alcuni frutti come il kiwi e l'anguria aventi indice glicemico relativamente elevato.
Io consumo OGNI GIORNO uno o più kiwi e la mia glicemia si mantiene in limiti corretti senza dover assumere farmaci. Il motivo per cui ho introdotto il kiwi (assieme al limone, alle arance e ai pompelmi) nella mia dieta è che essi sono RICCHISSIMI DI VITAMINA C. La vitamina C è un potente ANTIOSSIDANTE. Riduce cioè l'INFIAMMAZIONE dell'organismo. E, per quanto ho potuto capire io, il diabete non è altro che uno stato INFIAMMATORIO generalizzato dell'organismo, legato al fatto che l'eccessivo GRASSO attorno al fegato ne riduce le capacità disintossicanti che questo esercita.
Perciò se si vuole GUARIRE dal diabete la prima cosa da fare è CURARE IL FEGATO.
Per farlo sono ottimi una serie di alimenti a cominciare dal CARCIOFO, dal TARASSACO e dalla CICORIA.
Oltre naturalmente a fare del MOVIMENTO NON VIOLENTO, MA REGOLARE E DURATURO in modo da BRUCIARE I GRASSI che si depositano attorno al fegato (steatosi).
Infatti se si fa del movimento violento (come mezz'ora di corsa) si bruciano essenzialmente gli zuccheri. Mentre se si fa del movimento dolce (ad esempio una camminata sostenuta per un'ora) si bruciano i GRASSI, a cominciare da quelli sulla pancia.
Riguardo al vino anch'io ho avuto per molto tempo gli stessi dubbi. Ho visto tuttavia che una quantità modesta di buon vino (ad esempio mezzo bicchiere a pasto) non produce danni.
Perciò, dato che adoro il buon vino friulano, bevo giornalmente tale quantità, e mi concedo durante il pranzo domenicale la libertà di bere un quarto di Merlot o Cabernet!
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giupipino
E chi ha mai detto di non condividere col proprio medico le azioni da fare?
Quello che io cerco di far capire alle persone che non ne hanno consapevolezza è che nei casi di diabete di tipo 2, dovuti a obesità (che sono la stragrande maggioranza) ESISTE UNA ALTERNATIVA ALLA CURA FARMACOLOGICA.
Tale alternativa è nota ai medici, tuttavia per motivi di praticità e di tempo, i medici preferiscono darti il farmaco. Il medico infatti NON HA IL TEMPO di fornirti tutte le informazioni relative alla alimentazione e allo stile di vita necessarie per uscire dal diabete di tipo 2.
Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
Questa è la situazione VERA.
Chi vuole accontentarsi delle pillole fatti suoi.
Sappia comunque che la sua malattia diverrà negli anni cronica e sempre più grave.
Vedere il miglior commento
giupipino
Ciao,
Io, da sei mesi, misuro ogni mattina pressione, glicemia, peso corporeo e circonferenza addominale. Tengo inoltre nota della ALIMENTAZIONE e delle MEDICINE assunte (compresi gli integratori).
Il motivo per cui misuro ogni mattina, a digiuno, glicemia e pressione è quello di scoprire la relazione fra la mia alimentazione e questi due parametri. Ad esempio ho potuto scoprire che esistono alimenti che aumentano moltissimo la glicemia. Questi sono le patate, le banane, i cachi, e i ceci. Altri alimenti la fanno diminuire. In particolare i finocchi, le mele, le carote e le lenticchie. Alcuni alimenti fanno ingrassare. In particolare fa ingrassare un eccesso di biscotti o di yogurt (anche quelli cosiddetti magri). Alcuni alimenti fanno aumentare la pressione (formaggi stagionati e carni rosse). Altri la fanno diminuire (decotto di foglie di ulivo e omega 3). Alcuni alimenti aiutano la funzionalità del fegato, abbassando trigliceridi e colesterolo (omega 3 e estratto di carciofo).
Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
La nostra salute è una cosa troppo preziosa da lasciarla esclusivamente in mano ad altri. Il mio motto è divenuto: "Meglio sani e felici che malati e infelici".
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giupipino
Niente paura,
Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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giupipino
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Queste informazioni richiedono ad esempio di chiarire al paziente la nozione IMPORTANTISSIMA di INDICE GLICEMICO. Il medico dovrebbe insegnare al paziente QUALI SONO gli alimenti con indice glicemico elevatissimo, e quindi da evitare. Quali sono quelli con indice glicemico alto, e quindi da assumere con moderazione, e infine quali sono quelli con indice basso da potersi consumare a volontà. Dovrebbe poi chiarire l'effetto fondamentale degli INTEGRATORI alimentari sul diabete di tipo 2. Chiarire l'effetto di omega 3, curcuma e cannella.
Infine dovrebbe insegnare il tipo CORRETTO di movimento quotidiano da fare.
Tutte queste cose richiederebbero DECINE di ore per educare il paziente a uno stile di vita sano.
Essendo tutto ciò molto faticoso, dispendioso e difficile si preferisce dare la pillola, consapevoli che con gli anni la dose dovrà essere sempre maggiore e che si dovrà passare a farmaci sempre più forti e dagli effetti collaterali sempre più gravi.
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Insomma la cura della mia salute è divenuta per me una scienza SPERIMENTALE. Ad esempio ho scoperto, senza che nessuno me ne avesse mai parlato, che 3 grammi di OMEGA3 al giorno possono risolvere i miei problemi di ipertensione, di trigliceridi alti e di colesterolo alto. Ho scoperto che un cucchiaio di OLIO DI COCCO è in grado di risolvere il mio problema di colesterolo HDL basso (questo è un tipo di colesterolo utilissimo, perché pulisce le arterie, ed è necessario che abbia valori maggiori di 40).
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Il corpo è una macchina perfetta, purché non lo si intossichi con troppe medicine, con troppo zucchero raffinato, con troppi ormoni e antibiotici (latte e formaggi). Apprezzo la tua scelta di vivere in campagna. Io non vivo in campagna ma mi sposto ogni giorno di qualche decina di chilometri per raggiungerla. Posso così fare le mie lunghe passeggiate di un'ora fra le vigne, lungo viottoli fiancheggiati da piante di fico, da ulivi, da piante di nespole, di ciliegie o susine. Di tali frutti mi nutro senza paura, nonostante il mio passato diabete. Infatti ho imparato ad avere una fiducia assoluta nella Natura e nelle qualità salutari dei suoi prodotti. Mangio ogni frutto con la buccia e perfino con i relativi semi. Raccolgo le medicine che mi servono direttamente dalle piante del bosco o della campagna (tarassaco per il mio fegato, foglie di ulivo o di noce per la mia glicemia e per la pressione, eccetera). Ho imparato a riconoscere ogni piantina, perfino la più umile. E ad apprezzarne le qualità medicinali. La Natura, più la conosci e più la ami. E capisci che c'è qualcosa di molto Grande dietro. Qualcosa che nessuno ci ha insegnato a conoscere ed apprezzare per quello che la Sua bontà ci dona ogni giorno, senza pretendere nulla in cambio.
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Una utente di Carenity, Filena, mi scrive:
"Ho cominciato a seguire i tuoi consigli da circa un mese, ma a Pasqua ho esagerato con tutto, poiché ho mangiato come una persona sana di buon appetito... comunque comincio dal peso, attualmente peso 82,500 sono alta 1,72, nell'ultimo mese ho perso almeno 4 kg, il mio girovita è spaventoso, 100-102 cm, la glicemia tende ad essere alta al mattino, assumo tre compresse di metformina 500 al giorno, cammino quasi tutti i giorni x almeno un'ora, quando ho compagnia, come oggi, cammino x 7 km, solitamente ne faccio sui 5 più o meno, per ora a passo sostenuto ma non proprio veloce. Compio 60 domani.Prendendo coraggio e determinazione dai tuoi consigli e risultati ho cominciato a seguire la tua dieta, con verdure nei pasti principali e uova o pesce o carne bianca, frutta negli spuntini, due compresse al giorno di omega 3, un integratore, psyllo gel per assimilare meno e soprattutto per facilitare il transito. Ho grossi problemi al riguardo e credo che questo non faciliti né il dimagrimento né la depurazione dell'organismo. La mia glicemia oscilla tra i 105 e 130, si alza appena mangio legumi o pasta e pane, ieri dopo una zuppa di lenticchie modesta era a 178 dopo 2 ore. Oggi invece non ha subito scossoni, non ha mai superato i 125, neanche dopo i pasti, il che credo sia male... evidentemente mangio poco... dopo i 7 km era a 88. La glicata l'ho misurata quindici giorni fa, dopo Pasqua, mai avuta così alta, anche la glicemia a 180, e il colesterolo, mai avuto alto prima, era a 240. Capisco che devo tenere un diario perché la dieta devo adattarla alle mie necessità alimentari, e spero di venirne a capo al più presto, ho comunque, sempre fame, anche adesso, ed è dura anche cambiare abitudini
Vorrei fare qualche commento su quanto scrive Filena, perchè indica chiaramente, quali sono gli ERRORI più comuni che commettono i pazienti ammalati di diabete T2.
Anzitutto vorrei, ancora una volta, (anche se sono certo che molti ne sono perfettamente consapevoli) che le GRAVISSIME PATOLOGIE legate all'alta concentrazione di glucosio nel sangue ci impongono, per il bene che dobbiamo a noi stessi e ai nostri familiari, di STARE MOLTO ATTENTI, soprattutto alla EMOGLOBINA GLICATA che ci fornisce il VALORE MEDIO del nostro glucosio nel sangue negli ultimi tre mesi. Filena dice di avere una glicata ALTISSIMA e questo è un indicatore MOLTO negativo.
Significa che, anche se la glicemia a digiuno è relativamente bassa (inferiore a 125) essa SI ALZA TROPPO DOPO I PASTI. Ovvero ci SI NUTRE MALE. Allora, per quanto mi riguarda, elenco le cose che mi alzavano di più la glicemia dopo i pasti, e che ho dovuto ELIMINARE per riuscire a raggiungere il valore di emoglobina glicata che ho attualmente (5.9). Tali alimenti sono:
1) BEVANDE ZUCCHERATE (coca, aranciata, latte, succhi di frutta, vino, birra). Lo so che una vita senza vino o birra sembra triste, ma è il prezzo che dobbiamo pagare per far SCENDERE la glicata SOTTO il valore 6.7 che è il valore assunto dal medico per classificarci DIABETICI T2.
2) PANE, PASTA e PIZZA di grano raffinato, RISO BIANCO. Si possono mangiare PICCOLE quantità (60g) di pasta d'orzo o di segale, ma non tutti i giorni e, soprattutto, NON LA SERA.
L'importante è NON MANGIARE CARBOIDRATI LA SERA, perché gli alti valori di glicemia del dopocena si mantengono alti tutta la notte (dato che di notte non si fa movimento che brucia i carboidrati). Per quanto riguarda il PESO è del tutto inutile FARLO DIMINUIRE IN FRETTA. Occorre dimagrire LENTAMENTE (1 chilo al mese), perché solo così NON SI RIPRENDONO I CHILI PERSI. Perciò non ci si deve preoccupare di dimagrire in fretta. Ma occorre preoccuparsi di far DIMINUIRE la glicata seguendo i consigli che ho dato prima. Soprattutto quello di fare COLAZIONE con una mela, un kiwi, una carota, chicchi di melagrana, due noci, spezzettati e conditi con un cucchiaino (misurato) di olio, zenzero, curcuma e semi di lino frantumati. In questo modo SCONFIGGEREMO LA FAME per tutta la mattinata.
La strategia che ho descritto mi ha consentito di portare la mia glicata sotto il valore 6.7 e quindi, con l'accordo del mio medico di base, prima di RIDURRE e poi di ELIMINARE (dopo tre mesi) i farmaci. Io ormai non ho più alcuna preoccupazione per il fatto di essere stato per dieci anni un paziente diabetico. Né avverto tutte le complicazioni legati a tale patologia e agli alti valori di glucosio nel sangue quando la mia glicata superava di molto il valore 6.7 nonostante l'assunzione di farmaci. Tali complicazioni andavano da disturbi alla vista, a disturbi circolatori (ipertensione), a disturbi della sfera sessuale. Tutti questi disturbi sono scomparsi o si sono molto attenuati.
Vi sono due modi di affrontare la vita. Il primo è quello di arrendersi. Di dire non c'è nulla da fare. Mi tengo i malanni che mi ha mandato il cielo o la malasorte. Il secondo è quello di dire LOTTO. Cerco di CAPIRE il motivo dei miei malanni e di combattere le CAUSE, non i sintomi.