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Pazienti Linfoma non-Hodgkin
10 consigli dietetici per vivere meglio con il linfoma non-Hodgkin
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Tutti i commenti
jojojo
Buon consigliere
jojojo
Ultima attività il 30/12/23 alle 11:50
Iscritto nel 2015
74 commenti pubblicati | 7 nel forum Linfoma non-Hodgkin
Ricompense
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Buon consigliere
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Partecipante
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Collaboratore
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Esploratore
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Amico
Sono d'accordo.
E' importante cercare di non perdere peso. Oltre a frutta e verdura, non farsi mancare i carboidrati, riso, pasta e pane tutti i giorni e i vari tipi di formaggio, in particolare d'alpeggio. E fare escursioni, se le condizioni fisiche lo consentono, di una decina di chilometri a passo veloce o in montagna, almeno con frequenza settimanale.
Ex membro
Salve a tutti.
Vorrei sapere se con il linfoma non hodgkin si può inserire come bevanda il Kefir d'acqua? o/e Kefir di latte. grazie
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Indagine
Indagine
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Brunina
@Plastada anche a me è comparsa una recidiva dopo 12 mesi di mantenimento con Parp inibitore, si tratta di un linfonodo sulla doccia colico-peritoniale. Sono in cura al Policlinico Gemelli ed il Prof Scambia ha deciso di intervenire chirurgicamente a breve. Spero vada tutto bene, a me ed a tutte voi ! ☘️🤞☘️🤞☘️
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nicoletta.menzella-1963
@angelo59 purtroppo il mio caso è in peggioramento, sebbene la cura con Gemcitabina ha fatto scendere il marcatore, alcuni linfonodi sono risultati resistenti alla cura e la loro dimensione non è ridotta. Poi oltre alla PET ho fatto una TAC e all'encefalo sono risultati delle lesioni che adesso cerchiamo di combattere con radioterapia. Subito dopo ci co consulteremo con il Gemelli per stabilire la terapia x i linfonodi resistenti e che Dio me la mandi buona
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Brunina
@Plastada anche a me è comparsa una recidiva dopo 12 mesi di mantenimento con Parp inibitore, si tratta di un linfonodo sulla doccia colico-peritoniale. Sono in cura al Policlinico Gemelli ed il Prof Scambia ha deciso di intervenire chirurgicamente a breve. Spero vada tutto bene, a me ed a tutte voi ! ☘️🤞☘️🤞☘️
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nicoletta.menzella-1963
@angelo59 purtroppo il mio caso è in peggioramento, sebbene la cura con Gemcitabina ha fatto scendere il marcatore, alcuni linfonodi sono risultati resistenti alla cura e la loro dimensione non è ridotta. Poi oltre alla PET ho fatto una TAC e all'encefalo sono risultati delle lesioni che adesso cerchiamo di combattere con radioterapia. Subito dopo ci co consulteremo con il Gemelli per stabilire la terapia x i linfonodi resistenti e che Dio me la mandi buona
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Ex membro
Quando si soffre di un linfoma non-Hodgkin, è importante mangiare bene, cercando di mantenere un adeguato apporto calorico per evitare di perdere troppo peso e sentirsi più in forma possibile.
Un’alimentazione sana è naturalmente composta da molta frutta e verdura e da una moderata quantità di carne, latticini, zucchero, sale o alcool. Detto questo, i pazienti affetti da linfoma non-Hodgkin, e da cancro in generale, hanno bisogno di seguire una dieta particolare, di cui presentiamo qui di seguito alcune linee guida.
1. Mangiare quando si ha fame. Durante il trattamento o subito dopo, è possibile non sentire un senso di fame. Non bisogna preoccuparsi se per alcuni giorni non si può puoi mangiare niente. Tuttavia, è molto importante parlare con il medico immediatamente se non si mangia per più di due giorni.
2. Aggiungere proteine dieta. È importante consumare alimenti ricchi di proteine quando si è affetti da linfoma non-Hodgkin.
3. Mangiare formaggio, latte o uova (assicurandosi però di non essere affetti da allergie o intolleranze alimentare prima di consumare cibi che possono contenere allergeni. In caso di dubbio, rivolgersi al medico).
4. Se a volte si ha difficoltà a masticare o deglutire il cibo, consumare cibi morbidi o sotto forma di minestre per esempio.
5. Optare per alimenti a basso contenuto di fibre piuttosto che il contrario. In particolare, è importante mangiare cibi e piatti che non provocheranno vomito.
6. Parlare con il medico dei propri cibi o delle proprie ricette preferite, per sapere se si possono mangiare o meno durante il trattamento.
7. Idratarsi il più possibile.
8. Fare tanti piccoli pasti. È meglio fare 5 o 6 piccoli pasti al giorno piuttosto che continuare a rispettare la regola dei 3 pasti (colazione, pranzo e cena).
9. Prima di iniziare un pasto, cercare di rilassarsi e mettersi a proprio agio.
10. In caso di nausea o vomito durante o dopo un pasto o in caso di cambiamento nella percezione dei sapori e odori, parlare con il proprio medico.
Naturalmente, questi suggerimenti sono generali. È essenziale definire la propria dieta a stretto contatto con il medico, che può rispondere a ogni domanda e aiutare a consumare i cibi più adatti alla condizione di ciascuno.